IL RIMEDIO – 11. Eponia; – 12. Cercatori e Paladini
di FEDERICO DE FAZI ♦ 11 – Eponia La donna dai capelli di rame si incamminò lungo il cortile di terra battuta. Un giovane uomo dai capelli corvini e dal semplice vestito di… Continua a leggere
di FEDERICO DE FAZI ♦ 11 – Eponia La donna dai capelli di rame si incamminò lungo il cortile di terra battuta. Un giovane uomo dai capelli corvini e dal semplice vestito di… Continua a leggere
di FEDERICO DE FAZI ♦ 10 – I Beteni “Non avete sonno, signor mago?” chiese Bogatir. “Che ci fate già in piedi a quest’ora?”. Samaele era avvolto nel mantello a ruota con il largo… Continua a leggere
di FEDERICO DE FAZI ♦ 8 – Gli Automi Davanti a loro c’erano due figure che di umano non avevano altro che la sagoma. Su di una lunga sopraveste nera si ergeva una… Continua a leggere
di FEDERICO DE FAZI ♦ 7 – Il Luccio e il Grifone La sala dove i tirocinanti seguivano le loro lezioni era un piccolo anfiteatro chiuso, dove la platea era composta da banchi… Continua a leggere
di FEDERICO DE FAZI ♦ 6– I Nodi I fogli di carta di panno del Manuale dei nodi non erano mai stati rilegati come si deve. O meglio, lo erano stati, ma due dei… Continua a leggere
di FEDERICO DE FAZI ♦ 5 – Il Grimorio “Allora, che impressione ti ha fatto il vecchio?”. Marzio era venuto a prenderlo nella foresteria e gli aveva proposto una passeggiata lungo l’argine del fiume… Continua a leggere
di FEDERICO DE FAZI ♦ 4. L’Accademia La pesante giornea imbottita, di un blu così scuro da sembrare nero, copriva un giustacuore dello stesso colore. Il voluminoso copricapo che si afflosciava su un lato… Continua a leggere
di FEDERICO DE FAZI ♦ 3. L’Aharat’sir L’aria della mattina era fredda e pungente, ma Pavel la sentiva solo sul volto. Il suo corpo era coperto da un tessuto caldo e la paglia… Continua a leggere
di FEDERICO DE FAZI ♦ 2 – La foresteria La stufa di metallo, arroventata dal buon carbone beteno che vi ardeva all’interno, spandeva nella stanza un piacevole tepore, mentre l’acqua della piccola tinozza di… Continua a leggere
di FEDERICO DE FAZI ♦ Cavallo e cavaliere si avvicinarono alle mura cittadine con calma. Ormai il sole era tramontato da un pezzo ed era improbabile che le guardie gli avrebbero aperto, anche… Continua a leggere
di FEDERICO DE FAZI ♦ L’aria fredda e umida della notte le riempiva i polmoni, grattandole la gola. I piedi nudi e le gambe erano stati lacerati dai rovi, dai rami e da ogni… Continua a leggere
Ovvero: riflessione sconclusionata sulla narrativa “leggera” e sul suo valore. di FEDERICO DE FAZI ♦ Voglio avvisarvi che, da scrittore di narrativa leggera e d’evasione quale sono, affronterò questa riflessione con assoluta leggerezza, definendo… Continua a leggere