Almanacco civitavecchiese di Enrico Ciancarini – Civitavecchia ricorda Italia Astrologo e gli Arditi del popolo

di ENRICO CIANCARINI

Nei prossimi giorni la Società storica civitavecchiese promuove due importanti appuntamenti che commemorano eventi e personaggi legati alla storia della nostra città.

Domenica 23 ottobre alle ore 11 presso il Cimitero monumentale, nel piccolo settore ebraico, sarà inaugurata una lapide a ricordo della civitavecchiese Italia Astrologo e di suo marito Abramo Di Veroli rastrellati nel ghetto di Roma il 16 ottobre 1943 e trucidati ad Auschwitz la settimana successiva, settantanove anni fa, perché ebrei.

Su internet ho rintracciato la testimonianza di Enrico Di Veroli, figlio di Renato, nipote della coppia, pubblicata in occasione della posa in via Luce 20 a Roma delle pietre d’inciampo a loro ricordo, avvenuta il 7 gennaio 2015:

In memoria dei miei nonni Abramo Di Veroli e Italia Astrologo

Purtroppo non ho avuto l’onore di conoscere i miei nonni paterni, Abramo Di Veroli e Italia Astrologo, deportati ad Auschwitz dopo la razzia del ghetto di Roma (16 ottobre 1943). So che mio nonno avrebbe potuto salvarsi; quella mattina, infatti, era uscito molto presto per mettersi in fila per comprare le sigarette; ma non appena si accorse del pericolo e vide mia nonna trascinata su un camion, non esitò a seguirla per quell’ultimo viaggio dopo una vita passata insieme, forse “rassicurato” dal fatto che erano riusciti a salvare i loro figli (mandati pochi giorni prima e nascosti nel paese di Acuto).

Quei pochi racconti fatti da mio padre e dai miei zii sono riusciti a trasmettermi la convinzione che si trattasse di due persone stupende, che hanno saputo trasmettere ai loro figli e a noi nipoti i valori profondi, morali e religiosi, che gli appartenevano in modo sincero.

La loro tragica scomparsa, avvenuta appena arrivati in campo di sterminio, è sicuramente una ferita profonda, non solo verso noi parenti, ma verso tutto il genere umano e deve rimanere nella memoria di tutti affinché simili tragedie non debbano più ripetersi.

Italia Astrologo era nata a Civitavecchia il 2 febbraio 1880 e abbiamo ritenuto giusto che fosse ricordata nella sua città natale con una lapide posta nel Cimitero monumentale della nostra città insieme a suo marito Abramo, affinchè la memoria del loro olocausto, insieme a quello di milioni di ebrei e di altri perseguitati per motivi politici, religiosi, sessuali, culturali, diventi patrimonio condiviso nella nostra Comunità che in quella guerra molto sofferse per la perdita di vite umane e distruzioni materiali per i bombardamenti angloamericani nel 1943 e 1944, e per le devastazioni ad opera dell’esercito occupante tedesco.

La lapide è stata generosamente donata alla Città dalla Tittozzi Onoranze Funebri di Alessio Gregori ed Alfonso Russo che la nostra Associazione ringrazia.

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Sabato 29 ottobre alle ore 10 la Società storica in collaborazione con la Compagnia portuale civitavecchiese, presidente Patrizio Scilipoti, e l’ANPI, sezione di Civitavecchia, presidente Giorgio Gargiullo, organizza il Convegno nazionale di studi sugli Arditi del popolo. Nel Centenario della caduta della Città marinara, una delle poche città che resistettero fino all’ultimo alla violenza quadristica dei fascisti provenienti dalla Toscana.

Mi affianca come organizzatore del convegno, Silvio Antonini, di Viterbo, che presenterà il volume collettaneo “Vincenti per qualche giorno, Vincenti per tutta la vita” recentemente edito da Lotta Continua in cui appaiono vari saggi sulla fatidica e drammatica estate del 1922 che vide trionfare il movimento fascista con la marcia su Roma e con l’incarico che il re conferì a Benito Mussolini per la formazione di un nuovo governo, prodromo della sua ventennale dittatura in Italia e del catastrofico intervento nel conflitto mondiale nel 1940.

Al convegno hanno dato la loro adesione studiosi provenienti da varie parti d’Italia: Marco Rossi autore di “Arditi non gendarmi! Dall’arditismo di guerra agli arditi del popolo 1917-1922” edito nel 1997, che parlerà di “La Battaglia di Livorno 1921-1922”; Franco Dominici da Grosseto, il suo saggio è “Il Fascismo dalla Maremma a Civitavecchia”; Antonia Lovecchio, Bari “La Roccaforte inespugnabile di tutti i rivoltosi”; Alessandro Mantovani, Schio, “I rapporti tra Arditi del popolo e Partito comunista d’Italia”; Lorenzo Tore, Parma, “La Storia dell’arditismo popolare attraverso le interviste”.

Coordinerà il convegno Fabrizio Barbaranelli, presidente di SpazioLiberoBlog.

È utile ricordare che lo Statuto del Comune di Civitavecchia all’articolo 6 recita:

Il Consiglio comunale di Civitavecchia celebra, in maniera solenne, il 28 ottobre di ogni anno, l’anniversario dell’ultimo episodio di resistenza degli Arditi del Popolo contro migliaia di fascisti in marcia su Roma. Il Comune ne promuove gli aspetti culturali, storici e di memoria attiva coinvolgendo le nuove generazioni e le scuole cittadine nel ricordo dei tanti di ogni appartenenza politica che, nel buio periodo del fascismo, si impegnarono anche con la vita, a difesa della libertà e della democrazia.

È con questo spirito che la nostra Associazione si è impegnata per ricordare Italia Astrologo deportata e trucidata ad Auschwitz e il Battaglione civitavecchiese degli Arditi del popolo, primo nucleo di resistenza alla violenza squadrista e precursore delle formazioni partigiane che nel 1944, protagoniste della Resistenza italiana, supportarono le truppe angloamericane nella liberazione della nostra città.