RUBRICA “BENI COMUNI”, 22. VIAGGIO IN U.R.S.S. – UNA GUIDA TURISTICA / prima parte
a cura di FRANCESCO CORRENTI ♦
La Guide touristique «Voyage en U.R.S.S.», Éditions en langues étrangères, Moscou [1962], in-8° (13 x 16 cm), legatura in tela, pp. 276, ill. 15 b.n., 30 f.t., 2 dépl. col., 3 plan. all. (Moscou, Kiev, Leningrad), imprimé en Union Soviétique (Поездкав СССР), è una delle molte centinaia (sempre che non siano giunte alla classe successiva) di pubblicazioni “turistiche” che si sono fermate nel tempo a casa mia, accolte di buon grado dalle diverse generazioni di Correnti, sia per semplice informazione, sia per programmare itinerari e accompagnare viaggi, sia infine come “souvenir de voyages” e documentazione storico-artistica (e urbanistico-architettonica) di Paesi, città, borghi, località, castelli, chiese, musei, case natali, grotte, giardini, ambienti naturali e così via visitati. Con una quantità di arrivi resa notevole dalla particolare frequenza degli spostamenti famigliari, dovuti tanto a motivi professionali quanto a propensione o tendenza al diporto, senza dire dei trasferimenti a comando, perentori e inderogabili.
Il volumetto che ho adesso davanti mi è giunto quale dono di due famigliari carissimi, mio zio (fratello di mio padre) e mia zia (la moglie di mio zio), con i quali ho compiuto diversi viaggi e che, per loro conto, di viaggi ne avevano fatti davvero molti, prevalentemente per motivi di studio e di ricerca scientifica o per partecipare a congressi scientifici con comunicazioni e relazioni, oltre alla mobilità settimanale dovuta, per vari lunghi periodi, alla docenza universitaria in località lontane. Si diceva in famiglia che pochi erano i luoghi, al mondo, anche molto insoliti, strani e in qualche caso impervi, in cui la coppia non fosse stata.
Tornando al suddetto libro, avuto in regalo al ritorno da un loro viaggio, mi è parso in qualche modo pertinente con la rubrica sui “Beni comuni” e, soprattutto, di attualità, pur avendolo ricevuto quando frequentavo i primi anni della Facoltà di Architettura ed ero nei miei anni Venti. Gli autori del testo sono A. Priss, V. Kassatkine, V. Mazov. Solo del primo sono riuscito a sapere per intero il nome proprio, Andrei, mentre degli altri due non so se si tratti di Vanja (Ваня, da Ivan), Valentin (Валентин), Vladislav (Владислав), Vasiliy (Василий) o Vladimir (Владимир).
Quest’ultimo secondo una versione significa “celebre re” ovvero “famoso per la sua potenza”, secondo altre fonti “a regola con grandezza”, derivato dall’elemento slavo volod “regola” combinato con mer “grande, celebre”. Il secondo elemento è stato associato a mir e significa “pace” o “mondo”, concetti che speravamo fossero collegati. Questo era il nome di un Gran Principe di Kiev del secolo XI, venerato come santo per aver promosso la conversione della Russia al cristianesimo. È stato il nome anche dello stesso fondatore dello Stato sovietico, Vladimir Ilyich Lenin (1870-1924). [Da name-me.net]
La data di edizione della guida, come ho detto, è il 1962 e quindi si trattava di un testo fresco di stampa quando gli “Zii Dini” (come si chiamavano in famiglia, Dina e Dino, diminutivi dei loro nomi non proprio brevi né facili da portare, immagino, Fernanda e Venerando) fecero il loro voyage in Unione Sovietica – all’epoca una meta non comune – nel quadro degli scambi scientifici con le maggiori Università del mondo per i suoi studi antropologici sull’accrescimento umano e altri aspetti, di forte rilevanza, anche perché condotti con ampie indagini antropometriche su vasti campioni di popolazione dei vari Paesi, come anche sugli atleti delle varie Olimpiadi di quel periodo: Roma nel 1960, Tokyo nel 1964, Città del Messico nel 1968. Credo, comunque, che quel viaggio – di cui non ho trovato la data precisa – sia da collocare diverso tempo prima del 15 ottobre 1964, quando il Presidio del Soviet Supremo accettò le dimissioni di Kruscev, come allora si scriveva il nome di Nikita Sergeevic Chruščëv, premier dell’Unione Sovietica e segretario generale del PCUS.
Fatta questa premessa, trascrivo, nella mia traduzione volutamente molto letterale, l’introduzione della guida, che è un amichevole messaggio rivolto dagli autori al lettore – e visitatore dell’Unione.
Al Lettore
Chi potrebbe negare che il miglior mezzo di raggiungere la comprensione reciproca e l’amicizia tra gli uomini sia il contatto personale? Più gli uomini si conoscono gli uni con gli altri e più profondamente essi comprendono le particolarità del modo di vita, del carattere e della mentalità di ciascun popolo. Il turismo è molto incoraggiato in U.R.S.S. L’Unione Sovietica è aperta a tutti i turisti stranieri, indipendentemente tanto della loro appartenenza razziale o della loro nazionalità quanto delle loro opinioni politiche, ai cittadini di tutti gli Stati, anche di quelli con i quali l’U.R.S.S. non intrattiene relazioni diplomatiche.
Le condizioni sono assolutamente le stesse per tutti. Dei fondi importanti sono stanziati per il miglioramento del servizio dei turisti. Nelle differenti città dell’Unione Sovietica si costruiscono degli alberghi e si sono attrezzati dei terreni da camping; è stata istituita tutta una serie di vantaggi e di facilitazioni per i turisti stranieri. Un numero crescente di Sovietici effettuano dei viaggi all’estero mentre sempre più visitatori stranieri vengono in U.R.S.S. Più di 800.000 stranieri hanno visitato l’U.R.S.S. nel 1961.
Ogni viaggio è cosa complessa, soprattutto quando si tratta d’un lungo viaggio. Implica non solo delle spese ma anche ogni sorta di problemi e di contrattempi. La società per azioni Intourist farà tutto il possibile affinché il vostro soggiorno nel paese dei Soviet sia per voi gradevole al massimo quanto pieno d’interesse. L’Intourist vi propone tutta una scelta di itinerari e di mezzi di trasporto e non vi resterà che decidere secondo i vostri gusti o i vostri interessi. L’Intourist avrà cura che in nessuna parte vi manchi nulla né abbiate a soffrire della mancanza di comodità. Così, metterà a vostra disposizione delle guide-interpreti qualificate. In breve, l’Intourist vi aiuterà a conoscere meglio il paese ed a portare con voi più impressioni possibili.
La guida proposta alla vostra attenzione non può fornire risposte a tutte le domande che voi vi porrete, ma in una certa misura vi sarà, senza alcun dubbio, utile. Il lettore vi troverà ogni genere di informazione sulle condizioni in cui si svolgono i viaggi turistici in U.R.S.S., sulle formalità concernenti i visti e il cambio di valute.
Contiene altresì una descrizione degli itinerari turistici delle città, delle curiosità più notevoli e vi troverete anche dei consigli pratici nei campi più diversi, così come delle brevi panoramiche sulla geografia dell’U.R.S.S., la sua storia, la sua struttura sociale e politica, la sua economia nazionale, la sua cultura, sul modo di vivere dei Sovietici e su parecchie altre cose ancora che potrebbero interessarvi. In altre parole, questo piccolo libro vuole servirvi durante il viaggio d’amico e da consigliere. Se voi vi trarrete le indicazioni necessarie, se vi aiuterà veramente a conoscere meglio il nostro paese, ad orientarvici meglio, noi ne saremo pienamente soddisfatti: il nostro obiettivo sarà raggiunto. Noi esprimiamo in anticipo la nostra sincera riconoscenza ai turisti che ci faranno pervenire le loro critiche e i loro desideri, così da poterne tenere conto nelle edizioni seguenti.
Gli autori
E qui lascio il “mio” Lettore, ripromettendomi (e promettendo a Lui) di fornire nella prossima puntata validi argomenti ed altri stralci della guida che giustifichino i motivi per cui ho ritenuto di qualche “interesse comune” parlarne nella rubrica.
FRANCESCO CORRENTI