“PARLIAMO TANTO DI NOI” – LE ANIME BELLE

di PAOLA ANGELONI ♦

Voglio condividere una riflessione sul tema proposto da Fabrizio Barbaranelli e che ha alimentato molte riflessioni sul futuro di SpazioLiberoBlog.

Vorrei partire da una breve ricognizione su alcune giovani donne che hanno scritto sul Blog. Compito difficile questo come ci narra Virginia Woolf e ciò accade per una serie di motivi di ordine pratico. Direi anche per uno stile di scrittura, quasi mai referenziale, che rimanda sempre ad una specie di flusso di coscienza, in cui coabitano emozioni, ricordi che affiorano e sensi di colpa atavici. La donna per narrare, scrivere ed essere letta deve avere sempre un ruolo stabilito di comprimaria. Accade nelle arti, nella politica…

Forse ci si può consolare con Arthur Schopenhauer ed il suo metodo analogico nella narrazione per le ingiustizie e le miserie naturali del mondo.

TRISTANO E ISOTTA WIKIE con metodo analogico vorrei ricordare le schilleriane anime belle che hanno scritto e narrato sul nostro blog: Eloisa Beatrice Troisi, Elisabetta Appetecchi e Cristina Rocchetti. Esse sono giovani donne, non che non abbiano coscienza del reale e dell’empirico, ma giovani nelle menti e nei corpi che hanno saputo innalzare il mondo naturale, pieno di malattie e di repressioni, in un’aura di classico o di tragico, o di ironico o di grottesco. “Sarebbe stato meglio morire piuttosto che vivere in questo mondo” ma, come si sono salvati Tristano ed Isotta dal fluire del tempo, così si salveranno loro stesse dalla brutalità del mondo.

Riporto un mio commento ad uno scritto di Eloisa: “Hegel lo aveva già detto: è l’apparire progressivo dello spirito a se stesso, è la storia romanzata della coscienza nella sua vera natura, come infinta e universale; Hegel lascia in eredità la figura della coscienza infelice, quella che non sa di essere tutta la realtà e che si ritrova scissa in differenze, opposizioni e conflitti dai quali è “internamente dilaniata”. Ma sarà Schopenhauer che aprirà il varco alle “passioni” ed alla volontà di annientamento. La sua influenza sugli artisti e le anime belle rimane insuperata. Accade per Thomas Mann e Wagner , influenzati dal filosofo  più che da ogni altro (Tristano ed Isotta). Noi contemporanei constatiamo che la nostra epoca è dominata dal caos e dalla crisis, ma già in Hölderlin c’è il presentimento che sia il suo un tempo dominato dal caos rigeneratore, dal tragico, che prelude ad un ringiovanimento del mondo. Tutte le anime belle devono passare sotto le forche caudine  del tragico e della scissione.

C’è in loro, Eloisa, Elisabetta e Cristina il monito di Schopenhauer: noi tendiamo con uno sforzarsi inconscio al di là dell’esistenza, della vita.

Cosa è mai quel mondo classico su cui si costruiscono storie nel recensire messe in scena teatrali?

Cosa è mai quella vena parodistica, ironica sulle sciocchezze umane?

Cosa è mai quest’ impulso di fotografare con un interesse antropologico le fotoceramiche ed i nomi dei defunti imbrattate di nero indelebile nel nostro cimitero? 

Sono le riflessioni su eros e thanatos che Carlo Alberto riporta nelle sue narrazioni, sempre riferendosi alle attuali miserie umane della nostra provincia.

Cosa ci può salvare se non il miracolo dello scrivere? Il mio auspicio rivolto al blog è quello di evitare la ripetizione del reale, la ripetitività e la dispersione estensiva. Primariamente “un incontro con se stessi e poi con gli altri” come lo definisce E. Bloch. Per questo mi piacciono in particolare le recensioni di libri dove i nostri amici sono gli autori.

Questo SpazioLiberoBlog che stiamo contribuendo a far crescere è un recinto che  pur con i suoi inevitabili limiti va ben coltivato.

PAOLA ANGELONI

L’ “ Anima bella” di Friedrich Schiller: l’anima bella adempie al destino morale dell’uomo conciliando la grazia con la dignità.