SEGRETI IN CERTOSA
di ANNA GRAZIA MASTROFILIPPO ♦
Il romanzo ” Segreti in Certosa”, scritto da Marina Marucci, è ambientato nella Certosa di Trisulti, nel Frusinate, luogo di grande bellezza naturalistica, ma soprattutto ricco di un patrimonio culturale e religioso di oltre ottocento anni.
Tra le sue antiche mura si celano enigmi ancora irrisolti.
Uno, per esempio, è l’orologio senza ore. Su tre dei quattro lati del campanile della Certosa è presente un quadrante, ognuno dei quali è dotato di una sola lancetta: le tre lancette segnano solo i minuti. Come mai manca l’indicazione delle ore?
Chi poi entra nella Certosa avverte un alone di mistero nei pressi dell’antica farmacia.
Tra i vari affreschi realizzati dal pittore Filippo Balbi c’è il cosiddetto “Quadrato magico” con un enigmatico palindromo: “ Sator arepo tenet opera rotas”, che non è stato ancora tradotto in modo comprensibile.
Al di sopra è dipinto Abante, un personaggio mitologico, con sotto un’altra scritta misteriosa :” Ma il cambiar di natura è impresa troppo dura”.
Nelle vetrine polverose della farmacia ancora s’indovinano dentro i loro vasi di ceramica smaltata erbe medicinali ed aromatiche di cui furono famosi esperti per secoli i monaci della Certosa.
Oltre gli enigmi secolari, Trisulti ci presenta oggi un nuovo problema, attualissimo e insoluto.
Retta per secoli dai Certosini e poi dai Cistercensi di Casamari, a causa della crisi delle vocazioni, la Certosa è rimasta senza cure pastorali. Riconosciuta monumento nazionale con Decreto ministeriale 17 Luglio 1879 è passata al ministero per i Beni Culturali. Nel febbraio 2018 fu concessa in affitto per diciannove anni all’associazione Dignitatis Humanae Institute, associazione vicina e finanziata da Steve Bannon, intenzionata a farne una scuola di sovranismo. Una volta emerse le finalità della Dignitatis, sono divampate polemiche con marce di protesta e interpellanze parlamentari. Il ministero per i Beni Culturali ha avviato la revoca della concessione, ma, dopo fasi alterne, in cui sembrava possibile riportare a Trisulti una comunità religiosa che continuasse l’antico percorso di fede e spiritualità, ad oggi il Tar ha dato ragione alla tesi della concessione alla Dignitatis. Le proteste hanno ripreso vigore con più convinzione e resta il dilemma di come finirà questo scontro.
L’autrice ha scelto come ambientazione la Certosa di Trisulti, sia per il suo innegabile fascino, sia per sensibilizzare al rispetto del nostro immenso patrimonio culturale, tesoro tutto italiano, che va tutelato e tramandato intatto alle nuove generazioni perché possano usufruirne.
Il romanzo si svolge nella prima parte in un arco di tempo che va dal 1916 al 1955 e nella seconda fino ai giorni nostri aggiungendo ai vecchi misteri nuovi ed attuali intrighi.
Le due guerre mondiali fanno quindi da cornice alle vicende e dimostrano come la “grande storia” condizioni il vissuto individuale di tutti, anche di chi vive appartato e lontano dai grandi eventi. L’autrice indaga con profonda sensibilità negli animi di coloro che hanno sofferto e patito per questi accadimenti, soprattutto se più deboli ed indifesi.
Nella prima parte del romanzo i protagonisti sono due giovani, Eugenio, che coniuga la sua fede con il desiderio di conoscenza e diventerà don Claudio, certosino tutto dedito a Dio e all’erboristeria, ed Ersilia, un’ingenua fanciulla rifugiata nella Certosa per scampare agli eventi dopo l’8 Settembre del 1943.
S’insinua inaspettato nell’animo di don Claudio l’amore proibito per Ersilia, che lo devasterà.
L’improvvisa uccisione del Padre Procuratore responsabile delle finanze della Certosa e la tragica fine di don Claudio chiudono la prima parte del libro.
La storia continua poi ambientata nella Certosa, nel 2018, prendendo una svolta intrigante verso il genere noir.
E’ scomparso il prezioso volume a cui il giovane Don Claudio aveva affidato i risultati delle sue ricerche sulle piante aromatiche e terapeutiche per ricavarne medicinali .
Il Padre Priore del Monastero, don Marcello, deve consegnarlo all’Abbazia di Casamari ed incarica Sophia Vitti, insegnante romana, di aiutarlo. Interviene l’ispettore Roberto Masina della Polizia di Frosinone per portare avanti le indagini sul delitto irrisolto del Padre Procuratore nel lontano 1945.
Nonostante che tra Sophia e Roberto nasca un amore sofferto e contrastato, insieme riescono a scoprire l’assassino del Padre Procuratore e a risolvere la drammatica storia di Ersilia e don Claudio.
L’ultima parte del romanzo, ricollegandosi alle attuali vicende della Certosa, ancora di più fa apprezzare la ricchezza contenutistica dell’opera, che evidenzia una sentita adesione all’impegno sociale e un’intelligente partecipazione alle problematiche di genere.
ANNA GRAZIA MASTROFILIPPO
Tra il palindromo (perfetta inversione) e la frase circa la difficoltà di cambiar natura c’è palese contraddizione. Il DHI di Bannon e di Burke dovrà dunque, a Trisulti, rigettare l’inquietante esaltazione della inversione ed abbracciare la raffigurazione pittorica dell’Abante con la sua tranquilla sentenza: il Vaticano di Francesco è niente altro che un centro di potere gay che noi, populisti ultraconservatori, cattolicissimi, sovranisti dobbiamo combattere entro queste sacre mura!!
Penso che, da parte antipopulista, qualcosa bisognerà pur dire rispondendo a chi pensa che la lotta contro le insidiose “inversioni di natura” sia fatta allo scopo di proteggere l’uomo che, come dice DHI, è stato creato “a somiglianza di Dio”( innocua domanda: ma come è fatto Dio?)
Domanda più impegnata: come si reperisce il romanzo di Marina?
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Si può acquistare sul sito dell’editore: Prospetiva editrice, ordinare sulla piattaforma Amazon o
presso le librerie di Civitavecchia.
Grazie Carlo, saluti da Marina Marucci
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