LA STELLA POLARE DELLA COSTITUZIONE
di VALENTINA DI GENNARO ♦
Liliana Segre ha deciso di intraprendere il suo cammino di testimonianza di ciò di cui è stata protagonista, suo malgrado, solo dopo essere diventata nonna.
Tanti deportati infatti non riuscirono a parlare e a raccontare da subito ciò che fu la loro vita all’interno dei campi di concentramento. Per anni, fino almeno al processo Eichmann in Israele, in molti ignoravano la portata del male che si consumò nei lager.
Diventata nonna, la senatrice Segre, cominciò a raccontare pubblicamente, perché sapeva che non era più procrastinabile una forte opera di divulgazione e testimonianza.
Molti dei suoi racconti, molte sue parole sono ormai diventate paradigma di ciò che è stato.
“Morti per la colpa d’esser nati”. La parola “indifferenza” ancora prima di odio, violenza, razzismo, incisa sul binario della stazione di Milano dove partivano i treni diretti ai campi di concentramento. Così come il numero indelebile sul braccio che non ha mai voluto cancellare. L’albicocca secca e dolce che ha il sapore della libertà. Lo scheletro di pochi chili che continuava a camminare nella neve, senza capelli, senza seno, senza mestruazioni, senza indumenti: “Perché così si toglie la dignità ad una donna”.
Alla senatrice Liliana Segre il compito di intervenire Il il 13 ottobre 2022, in occasione della prima seduta del Senato della XIX legislatura.
Da quel discorso, memorabile omaggio alla nostra Costituzione, è nato un volume edito da Einaudi arricchito da una introduzione di Alessia Rastelli e da un saggio di Daniela Padoan.
“La stella polare della Costituzione”, questo il titolo, in cui ritroviamo i passaggi più importante di quel discorso, come quello sulle istituzioni repubblicane: “preservare le istituzioni della Repubblica, che sono di tutti, che non sono proprietà di nessuno, e che devono operare nell’interesse del paese, che devono garantire tutte le parti”.
Sabato prossimo, 29 aprile alle ore 17:30, all’Hotel de La Ville, la presentazione di questo prezioso pamphlet.
Ne discuteranno Fabrizio Barbaranelli, Giorgio Gargiullo, Mario Agostinelli per le tre associazioni organizzatrici, Spazioliberoblog, l’Anpi sezione di Civitavecchia e l’associazione Laudato sì’.
Sarà presente all’iniziativa la curatrice del volume Daniela Padoan, suo il saggio, contenuto nel libro, in cui si mette al centro la dimensione dell’antifascismo e le lezioni di Calamandrei, di Ferruccio Parri e di Primo Levi, che mette in guardia contro i rigurgiti del fascismo: “mentre c’è una inestricabilità, fra passato e presente che, non vista non analizzata, non discussa, non solo ritorna, ma entra con effetto di paradosso nelle istituzioni fondate sull’antifascismo con il rischio di intaccare, insieme al valore costitutivo dell’antifascismo, le istituzioni stesse”.
Non c’è però della nostalgia e nemmeno della tristezza, ma l’appello, l’invito a innamorarsi di nuovo di una dimensione della politica che sia cura, cura delle persone, delle istituzioni, del pianeta. Di pace e solidarietà internazionale.
VALENTINA DI GENNARO