E SE ELLA NON FOSSE QUELLA?

di CARLO ALBERTO FALZETTI

(Mattino incerto e nebuloso. Primo sbadiglio . Genesi di un errore)

Gorgheggia il gallo del mattino“  Appagato è il mio ardente desiderio . Io Calimera, guadagno la più chiara prova del mio successo. Più il sole dell’avvenire brilla,  più le turbe affideranno a me le loro angosce. Giovane Elly, la tua vittoria è la mia vita ”!

Tripudio dei giovanissimi rottamatori della sinistra (forse quelli veri).Sorriso beffardo, ironico , mordace, sarcastico, sprezzante, troppo sprezzante dei possibili rottamandi della sinistra (pachidermi, capibastone, cacicchi  vari).  Prime fughe eccellenti  benedette da alcune (troppe) curie.

 

( Giorno chiaro. Prima colazione. L’errore comincia a rivelare se stesso)

La serenità della prima mattina si  offusca. Calimero emette rigurgiti:  Cacciari indica che il successo di Elly derivi dal modello Calimero. Il rigurgito si fa mugugno: “ E se fosse proprio così! Io, la Grande Proletaria! Nacqui dal popolo, in un quartiere del popolo, soffrii l’abbandono  popolare del maschio iniquo e comunista, mi feci strada tra il popolo a gomitate popolari, in un mondo popolare tutto al maschile. E lei? La radical, la chic, che, mentre io lottavo per sopravvivere in mezzo al popolo della  Garbatella  ella se ne stava… ? A Man-ha-ttan stato di New York, USA, dietro ad O-bama!  Chiaro!!”

Turbamento anche verso il centro-sinistra, verso sinistra, verso sinistra inoltrata. La tribù variegata dei pachidermi dopo il primo entusiasmo partorisce un iniziale impercettibile, flemmatico, sottile, viscido, sinuoso, lentissimo ma che diviene sempre  meno lento, poi  forte, più forte ed acuto ed ancora più acuto  pensiero che, vieppiù, acquista energia nel suo corso esibendo alla fine gagliardi salti sinaptici sempre più frequenti. Nel pieno del processo, ormai, vaste aree cerebrali cominciano ad essere interessate. L’intero globo cerebrale dei pachidermi , alla fine, ne è contaminato. Una voce tribale osa mormorare la sintesi di questo percorso neuronale:  forse siamo fregati!

Le riserve della memoria, tuttavia, danno segnali rassicuranti: in passato le quinte hanno sempre funzionato nel far muovere gli attori sulla scena nel modo desiderato. Tranquilli, compagni ed amici ! Tranquilli! Nulla è perduto (gulp!!).

 

( Mezzogiorno. Momento del sole allo zenit. Fine dell’errore, la verità inizia a galleggiare in superficie).

Calimero ora è divenuta irrefrenabile e comincia a sentirsi come Lady Macbeth. “ Il nostro desiderio è stato appagato senza contentezza. Meglio esser colei che volevamo abbattere che restare in una gioia piena di dubbi. Io mater, io mulier, io Giorgia, io dannata, io archetipo del mio male…

A sinistra del campo le cose non vanno meglio. “Ma come? Le assicurazioni erano chiare: donna al potere per controbilanciare il nemico, ma….quando mai la forma è contenuto, almeno fino ad ora “.

Qualche pachiderma rosso di vergogna entra nel cono umbratile, troppi suggerimenti  errati, troppa sicumera.  Era dai tempi di Ipazia che non si vedeva tanta intelligenza,  bofonchia qualcuno di lungo corso.

L’errore di valutazione è ormai arrivato in superficie e tutti lo contemplano ondeggiare.

Bonaccini sembra aver capito prima di tutti ed accetta il nuovo corso impresso al sistema:  “e se i pachidermi trasformassero il rancore, il risentimento, la volontà di potenza in saggezza ? Ne avrebbero certo da vendere se solo volessero”.

 Sgomento nell’estremismo di sinistra sempre affascinato della  rivoluzione- che- non- c ‘è.

Padre Prodi  suggerisce una strategia : prima  di federarsi si provi a far rinascere il sistema. Autopoiesi: capacità di un sistema complesso  di mantenere la propria unità attraverso reciproche interazioni “interne” dei suoi componenti “vitali” innestati in sostituzione delle cellule morte. Smorfia di terrore altera il volto dell’”Avvocato di tutti noi” che si volge repentino all’indietro temendo pericolosi voli a bassa quota di oggetti non identificati . Le cellule morte e moriture del sistema continuano comunque a fluttuare mostrando un elevato grado di entropia  nonostante le parole di Bonaccini&Prodi.

Tripudio dei giovani, tripudio delle donne, tripudio degli astenuti, tripudio dei delusi  del passato, tripudio dei lavoratori, tripudio dei sindacati, tripudio degli sconfitti, tripudio dell’arcobaleno, tripudio degli umili, tripudio degli ecologisti, tripudio degli entusiasti di Francesco, tripudio delle genti del sud oneste ed impegnate, tripudio dei rifugiati fuori casa e… tripudio dei ritardatari riflettenti.

Al tripudio  il “torcibudella” di molti che sono al comando del Paese ma anche la sordida speranza di taluni (non pochi) che al meriggio della Elly possa seguire  l’occaso, come da manuale di sopravvivenza.

 

Di cosa è fatto il racconto esposto? Di che materia son fatti i sogni?

Forse il principio di realtà che scaccia il sogno consiste in un punto fondamentale che è già venuto fuori nello scontro parlamentare: l’esibizione plateale di una cesura con il passato. Staremmo assistendo alla genesi di un partito di opposizione.   

 

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Un devoto ringraziamento a Nietzsche, per la forma, ovviamente.

CARLO ALBERTO FALZETTI

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