Fenomenologia di Enrico Montesano

di ROBERTO FIORENTINI

La vicenda la conoscete. L’attore Enrico Montesano, nato a Roma nel 1945, è stato mandato via dalla trasmissione “Ballando con le stelle” – una delle “ammiraglie” della Rai (che non ho mai visto) – perché pizzicato da una dei giudici, Selvaggia Lucarelli, giornalista e polemista nata a Civitavecchia, a fare le prove con indosso una maglietta, ovviamente nera, della X MAS. Non starò a spiegare cosa sia stata la X MAS, perché la storia non è il mio settore. Non c’è dubbio però che questo corpo d’élite della Marina Italiana della Seconda Guerra Mondiale sia parte importante dell’immaginario mitologico della Destra italiana, specie di quella neo-fascista. Questo aspetto lo spiega bene Michele Serra, nella sua “Amaca” del 15 novembre su “La Repubblica”, ricordando che Junio Valerio Borghese, uno dei capi di quella che Serra definisce una specie di Gruppo Wagner dell’epoca, fu responsabile di rastrellamenti, torture e esecuzioni sommarie a fianco dei tedeschi. Per tacere poi del ruolo di Borghese nel dopoguerra in contiguità col terrorismo stragista nero e in patetici tentativi di golpe. Una maglietta della X Mas, insomma, non è il capo che può sembrare opportuno indossare durante una trasmissione della tv di stato. Del resto l’attore romano, nel recente passato, si era distinto per posizioni sul Covid quanto meno discutibili, sposando tutte le polemiche dei no vaxno green passno mask e partecipando a tutte le manifestazioni degli ultimi due anni, facendosi portavoce di tesi complottistiche, anche le più strampalate. “Montesano, che ha combattuto contro i vaccini, il green pass e spesso anche la logica nei mesi duri del Covid – e sapete bene come la penso al riguardo – è stato reclutato in Rai forse proprio per questo, anche se nessuno lo ammetterà“, ha scritto su Twitter Enrico Mentana. Per capire il livello delle polemiche, un anno e mezzo fa circolava un video di Enrico Montesano in cui sosteneva che ,secondo una fonte “di rango” dell’AVIS, il sangue dei vaccinati anti Covid19 si sarebbe coagulato, tanto che i centri avrebbero gettato via le sacche. Insomma la stessa presenza alla trasmissione era frutto di una scelta decisamente opinabile oppure estremamente furba, a vederla come Mentana. I motivi di queste posizioni da parte di Montesano, che occhieggiano alla destra più becera e barricadera, non sono facilmente comprensibili, specie alla luce del fatto che percepisce una pensione da europarlamentare per essere stato eletto a Strasburgo, nel 1994, con il Partito Democratico della Sinistra guidato da Massimo D’Alema. Insomma non è facile capire se sia semplicemente un “furbo” che oggi sposa teorie deliranti per cercare di ottenere quella visibilità che evidentemente i palcoscenici non gli danno più, o se sia una delle tante vittime della sua generazione. Se sia, cioè, uno di quelli che con un cellulare in mano e un cervello ormai stanco e invecchiato, non riesca più a distinguere la differenza tra un vaccino che salva milioni di vite da una cura a base di clisteri di candeggina. Concludo con il testo di un post di Selvaggia Lucarelli, la stessa che ha fatto scoppiare il caso: “Enrico Montesano ha avuto un’opportunità non scontata a seguito di un’offerta non condivisa da molti (me compresa). Un’offerta generosa, che era quella di dargli la chance di andare oltre le cose terribili che ha detto sul Covid, di regalargli una pista su cui tornare a essere Montesano e non uno sciroccato che parla di scie chimiche, sangue infetto e vaccini killer. Ha preso questo enorme regalo che gli è stato fatto e l’ha sprecato con dolo, visto che era anche un ottimo concorrente. Questo dimostra che le seconde possibilità le merita solo chi se le guadagna. E che quello che gli abbiamo sentito dire in questi anni non era una parentesi opaca. È l’essenza.”
ROBERTO FIORENTINI