RUBRICA “BENI COMUNI” – 20. FIUMICINO/FIUMARETTA. 1. LA NOTIZIA

a cura di FRANCESCO CORRENTI ♦

La puntata della rubrica beni comuni, questa volta, è ispirata ad una notizia riguardante un “bene comune” giunta a noi cittadini il 5 luglio scorso attraverso i canali televisivi, anzi per la precisione dal telegiornale di Rai3 del Lazio, con chiari intenti propagandistici per l’operato della giunta regionale presieduta dal presidente Nicola Zingaretti. Dato che la notizia riguardante un “bene comune” è certamente interessante, la riprendo volentieri, assicurando i lettori che ospiterei altrettanto volentieri su questa rubrica qualunque altra notizia interessante riguardante un “bene comune” nei territori di cui ci occupiamo più assiduamente, che poi sono quelli che un tempo ricadevano nel «Patrimonio del beato Pietro in Tuscia». Per riportare la notizia, ho attinto nel modo più pedissequo da quanto ho trovato su Internet ed è quanto trascrivo qui senza aggiungere altro.

«Fiumicino – Lavori attesi da anni, un lungo e spinoso iter burocratico, ma ora ci siamo: Fiumicino avrà finalmente l’atteso Auditorium del Mare. Questo quanto annunciato oggi, durante l’inaugurazione dei lavori presso l’ex Centrale Enel, che porteranno alla realizzazione di uno dei poli culturali e civici più grandi di tutta la provincia di Roma.

Costruita nel 1957 dall’ing. Riccardo Morandi, l’ex centrale Enel è stata acquistata dal Comune di Fiumicino nel 2016 e dal maggio 2017 è iniziato il lungo iter sviluppatosi in diverse tappe: “Pensate che nel 2018 tutto sembrava essersi arenato – ha spiegato il vicesindaco Ezio di Genesio Pagliuca durante l’inaugurazione -. Erano sorti dei problemi, tutto si era fermato e già era stato dato per perso. Ma noi non ci siamo fermati, ci siamo battuti e questo ci ha permesso di arrivare qui, per donare alla nostra città un cantiere che darà un luogo di cui chiunque sia nato qui o chiunque abbia vissuto qui non può non aver sentito la mancanza: uno spazio culturale di cui una città di 85mila abitanti ha veramente bisogno”.

«L’iter burocratico che ha caratterizzato quest’opera, infatti, dopo anni arriva all’ultima fase, che è il progetto esecutivo: “In Italia è più facile costruire da zero che ristrutturare – ha aggiunto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti -. Per questo motivo siamo circondati da manufatti meravigliosi, ma abbandonati a se stessi. Questa centrale degradata ne è la prova, ma è anche l’esempio di una passione amministrativa che ci dimostra che è dura, ma si può fare. Gli orrori che ci sono in Italia e nel Lazio vanno recuperati prima di occupare ettari di giardino o di aree verdi. Bisogna ristrutturare i luoghi, dandogli nuova vita. Fino ad oggi, abbiamo riaperto circa 70 teatri nella nostra regione, ma questo sarà il più grande polo culturale di tutta la provincia di Roma, un investimento dedicato alla cultura di cui non ce n’è memoria”.

« “Crediamo – ha sottolineato il Vicensindaco -, che questo sia il più grande regalo che tutti noi possiamo fare alla nostra città, che oggi riesce ad iniziare a volare verso quello che è un futuro che ci auguriamo sia sempre migliore del presente che stiamo vivendo e, soprattutto, del passato che abbiamo cercato di cambiare”.

«Eppure, la destinazione dell’ex centrale Enel ad Auditorium non sembra, però, aver avuto il consenso di tutti, dividendo l’opinione pubblica sul futuro di questa struttura ormai fatiscente da troppo tempo: “Abbiamo sempre avuto l’idea di trasformare questa struttura abbandonata da oltre 20 anni in un luogo per i nostri ragazzi – ha dichiarato il sindaco Esterino Montino – ma poi è cominciata una lunga discussione che è durata diverso tempo anche sulla stampa. C’era chi avrebbe voluto un ospedale, chi un altro grande servizio. Con l’Auditorium del Mare non ci dimentichiamo dell’altro, perché di cantieri ne facciamo tanti, ma abbiamo insistito perché la costruzione di un luogo di cultura, era e rimane fondamentale per la nostra città. Un intervento culturale rimane un elemento di grande qualità per una città grande come la nostra, che non ha un effetto soltanto sui nostri concittadini, ma anche sui turisti, visto il luogo di grande attrazione che siamo diventati nel corso degli anni”.

«L’obiettivo dell’Amministrazione, però, non è fermarsi all’Auditorium, ma è quello di dare vita ad una vera e propria Città della Cultura: “L’Auditorium – ha spiegato il Sindaco – si collegherà con l’altro luogo della cultura che è Villa Guglielmi, attraverso un ponte pedonale. Quello che realizziamo oggi, non è solo un edificio, ma un’area complessiva nel cuore della città che diventerà il cuore culturale del nostro Comune. E potremmo fare questa grande opera grazie al PNRR ed alla Città Metropolitana del sindaco Gualtieri, che ci ha permesso di ottenere altri 7 milioni di euro per fare l’intervento esterno e per recuperare la parte dei luoghi anche dentro la nostra Villa. Insieme al direttore del Parco Archeologico di Ostia Antica stiamo, infatti, discutendo della possibilità di creare all’interno delle vecchie scuderie un luogo della cultura antica come, ad esempio, una scuola di archeologia. Inoltre, entro quest’anno, verso la Primavera, inaugureremo la Città dei Bambini, che è ormai a buon punto. Tutto questo sarà la nostra Città della Cultura”.

«Non solo teatro, ma anche musica e congressi: l’Auditorium del Mare punta a diventare uno spazio polifunzionale e “sarà anche un grande polo congressuale – ha concluso Zingaretti – un punto di raccordo tra mare, aeroporto, ristoranti e alberghi. Un polo logistico di carattere congressuale aumenterà la competitività di tutti per produrre lavoro. Non dimentichiamo che la cultura è identità: i teatri e i cinema sono i luoghi dove si fruisce la cultura e si conosce l’altro. E quello che stiamo facendo oggi, è mettere a disposizione della collettività un enorme polo culturale che sarà tra i più importanti del Lazio. Abbiamo detto che il dopo Covid dovrà essere migliore e questo intervento ne è un bellissimo esempio. Fiumicino sarà più bella perché l’identità che dà la cultura è la più bella che si possa avere“.»

FRANCESCO CORRENTI

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