LA REGINA DEL NOIR PER “QUESTO GIORNO CHE INCOMBE” – La vincitrice dello Scerbanenco ‘21 al Salotto letterario della Fondazione CaRiCiv.
a cura di ERNESTO BERRETTI ♦
È Antonella Lattanzi e il 9 giugno alle 18:00 dialogherà con la coppia di scrittori Gino Saladini e Anthony Caruana che, supportati dall’associazione Book Faces, faranno gli onori di casa presso la Sala Giusy Gurrado della Fondazione Ca.Ri.Civ..
Il trio Lattanzi (giornalista, sceneggiatrice e scrittrice noir ultima vincitrice del premio Scerbanenco), Saladini (scrittore noir, eclettico autore teatrale e direttore artistico di “Tolfa Gialli & Noir”) e Caruana (scrittore segnalato allo Strega 2021 e direttore di collana per Bertoni Editore) lascia pregustare un incontro appassionante e, al tempo stesso, dagli imprevedibili sviluppi: giocando di fantasia, il titolo del libro (Questo giorno che incombe – ed. HarperCollins) potrebbe essere un presagio…
Antonella Lattanzi riporta il Premio Scerbanenco a Civitavecchia, seguendo la scia degli scrittori Piergiorgio Pulixi e Francois Morlupi già nostri ospiti.
Il Libro. La trama prende spunto da un fatto realmente accaduto: la sparizione di una bambina di buona famiglia, giunta trasferita da Roma in un quartiere in apparenza perfetto, nella Milano bene. Per la famiglia di Francesca, un marito d’altri tempi e due bambine amabili, i presupposti per iniziare una nuova vita c’erano tutti: il benessere, una casa da sogno, la tranquillità del parco, la gente educata e accogliente, ogni cosa allineata verso la felicità, fino a quando…
A poco a poco tutto cambia e poi, l’imprevedibile sparizione di una delle figlie! Tutto travolge impetuosamente Francesca, la trasforma in una donna diversa che vede mutare il bene che la circonda in male che la avvolge e la opprime. La casa che amava diventa un luogo che la terrorizza. Francesca è sul baratro più profondo. Il male che prende forma, sì, ma quale, con precisione? Alcuni hanno definito questo un “romanzo prismatico” per la caleidoscopica visione del male che si mischia a quella del bene, confondendola fino a renderla unica. E questa è la motivazione per cui ha vinto lo Scerbanenco: «È un noir di alta qualità letteraria che esplora in maniera perturbante il genere sondando le inquietudini e le ossessioni femminili in un contesto di atmosfere hitchcockiane. Attraverso un viaggio nella mente della protagonista, il romanzo rivela il senso di claustrofobia e incertezza del nostro attuale momento storico».
ERNESTO BERRETTI