IL VIAGGIO DI BOCCACCIO ALLA SCOPERTA DI DANTE – Il Maestro Pupi Avati propone un Dante insolito, con il suo libro “L’alta fantasia”.
a cura di ERNESTO BERRETTI ♦
A Civitavecchia, un altro sold out per il nuovo appuntamento con la Cultura con la “C” maiuscola organizzato dall’associazione culturale Book Faces, in sinergia con la Fondazione Ca.Ri.Civ.
Stavolta, dopo le grandi firme che si sono avvicendate in città, ospite della nostra comunità sarà il celebre regista e scrittore Pupi Avati, uno dei personaggi indiscussi del cinema italiano. Per il delicato compito di dialogare con lui, assieme al giornalista Eugenio Murrali, Book Faces ha avuto il piacere di contare sulla partecipazione di due moderatori d’eccezione: Fabrizio Barbaranelli, per Spazio Libero Blog e rinomato uomo di cultura, e Bruno Pronunzio, socio di Book Faces e cultore di Dante.
La presentazione del libro “L’alta fantasia” (ed. Solferino), martedì 30 novembre alle 17.30 presso il Teatro della Fondazione che da giorni ha segnato il “tutto esaurito”.
Il libro che ho letto: “L’alta fantasia” (Ed. Solferino)
C’è tutta la voglia di condividere una passione, in questo libro. Ed è niente di meno che Pupi Avati – proprio Lui – a proporre al lettore ciò che ha scoperto durante i vent’anni di studio e approfondimento su Dante Alighieri. Lo ha fatto in età matura, per una sorta di riscatto verso ciò che l’insegnante del tempo non è riuscito a trasmettergli: l’interesse e la curiosità per le opere del Sommo Poeta e per la sua vita.
L’autore narra attraverso il suo protagonista, Boccaccio, in viaggio verso il convento delle clarisse in cui era monaca Antonia, la figlia di Dante, per consegnarle un risarcimento spettante per l’ingiusto esilio subito dal padre. Grazie a quel viaggio, compiuto a distanza di trent’anni dalla morte del Poeta, in pieno Medioevo, Boccaccio renderà al lettore situazioni, stati d’animo e curiosità di quel Dante che lui ha sempre apprezzato. E Pupi Avati intende farne dono a chi leggerà il libro, liberando l’argomento dai cliché scolastici e didattici che, spesso, hanno reso inaccessibili ai più, il personaggio Dante e le sue opere. La maestria del regista e sceneggiatore si intreccia con quella dello scrittore, in una forma che può appassionare come “Il nome della rosa”, giocando con i trucchi che renderanno questo libro un film, in uscita per il cinema nel 2022.
L’autore: Appassionato clarinettista jazz, ha esordito alla regia nel 1968. Ha realizzato numerosi film quale regista e sceneggiatore. Tra gli innumerevoli riconoscimenti in carriera, spiccano: nel 1983 i Nastri d’argento come miglior regista e miglior soggetto originale con “Una gita scolastica”; nel 1989 il David di Donatello per la migliore sceneggiatura, e i Nastri d’Argento come miglior regista e migliore sceneggiatura per “Storie di ragazzi e di ragazze”; nel 1996 con “Festival” vince ancora un Nastro d’Argento per la Regia; nel 2003 vince il David di Donatello per la migliore regia per “Il cuore altrove”; nel 2020 col film “Il signor Diavolo” ha vinto il Nastro d’Argento per il miglior soggetto. Moltissimi anche i libri pubblicati, con case editrici prestigiose da Mondadori a Garzanti, da Solferino a Guanda e a numerose altre.
ERNESTO BERRETTI
Un evento cui mi sarebbe piaciuto partecipare. . Mi consolero’ leggendo il libro e aspettando i riscontri da parte del blog, che come sempre saranno interessanti quanto l’evento stesso. Forse verrà registrato. In tal caso fateci sapere.
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Grazie davvero, Caterina. E mi auguro un giorno di poterci conoscere personalmente, a uno dei nostri eventi.
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Un evento al quale parteciperò, ma, scusatemi, tempi bui per la quarta ondata… Bisognerà riprendere in mano la cornice del Decameron. Grazie Ernesto.
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