Prosumers ovvero le comunità energetiche

di LUCIANO DAMIANI

“… e’ consentito attivare l’autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili ovvero realizzare comunità energetiche rinnovabili…”. Così recita l’Art. 42bis del milleproroghe 2019. L’articolo anticipa il recepimento della direttiva europea che consente a due o più persone, siano persone singole, enti, società ecc…, di auto produrre l’energia di cui necessitano. Questo è il tema del primo incontro che il M5S cittadino ha organizzato nell’ambito del progetto “Libro Bianco per Civitavecchia” Questo progetto, attraverso incontri, gruppi di lavoro e partecipazione, intende produrre proposte progettuali a disposizione della politica, non solamente del M5S.

Giovedì scorso s’é svolto il primo incontro dal titolo “Le comunità energetiche”. L’Eurodeputato Dario Tamburrano, promotore dell’iniziativa europea, ha posto la domanda topica: “Le comunità energetiche possono essere un nuovo modello da perseguire?”

La legge ora lo permette e lo incentiva, in precedenza i condomìni, ad esempio, potevano produrre in proprio energia solo per l’uso condominiale, non per i singoli utenti, ora invece ogni condomino potrà essere socio della comunità ed utilizzare l’energia prodotta. Si possono associare non solo persone ma anche, ad esempio, gli esercizi di un centro commerciale, il ‘prosumer’ (produttore consumatore) oggi può associarsi ad altri in una iniziativa di produzione energetica sostenibile. Sempre l’Art. 42bis recita “..i consumatori di energia elettrica possono associarsi per divenire autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente…”.

L’ottica di questa norma non è il semplice soddisfacimento del bisogno, ma è quella di fornire anche un contributo al miglioramento ambientale e sociale: “l’obiettivo principale dell’associazione e’ fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità ai suoi azionisti o membri o alle aree locali in cui opera la comunità, piuttosto che profitti finanziari”.

Nella nostra città il tema dell’energia è focalizzato sui grandi centri di produzione e sulle loro emissioni nocive, ma ciò non può ridurre l’importanza delle progettualità private e/o pubbliche di ridotte dimensioni ad uso locale, quella che viene indicata come “democrazia energetica”. La libertà tradotta in possibilità ed opportunità di auto produrre l’energia per il proprio consumo ora ha uno strumento legislativo adatto ed all’altezza delle sfide, occorre però abbattere un paio di ostacoli, come ha detto l’europarlamentare, occorre “..superare gli ostacoli delle normative nazionali e convincere le persone”. Entrambe le cose non sono così semplici, la prima abbisogna di semplificazioni burocratiche, la seconda di una forte attività d’informazione. L’Associazione ‘Italy Carbon Free’ è partita da Procida ed ha allargato la sua attività di informazione e consulenza a molti comuni campani, grazie ad amministrazioni sensibili al tema. In effetti l’opera di divulgazione e coinvolgimento va fatta prima e soprattutto nei confronti delle amministrazioni locali. Queste non solo possono offrire supporto a chi volesse intraprendere l’avventura della comunità, ma possono essere protagoniste partecipando ma anche avviando proprie ‘comunità energetiche’. Alcuni comuni già lo fanno.

L’ATER di Civitavecchia, per voce del suo Presidente Antonio Passarelli ha accolto con grande favore le notizie condivise nel convegno, fra le tante quella che forse ha colpito di più Passarelli è quella comunicata da Roberta Lombardi, l’Assessore Regionale ha annunciato l’impegno della Regione nella realizzazione degli impianti delle prime 100 comunità energetiche della regione. L’Azienda si è intanto “portata avanti” a livello progettuale con una collaborazione con La Sapienza. Nell’ambito delle ristrutturazioni programmate si installeranno pannelli solari sui palazzi ATER ma anche sui propri terreni inutilizzati.

Il nostro territorio, per via delle sue servitù energetiche, “dovrebbe farsi promotore di autoproduzione della energia, ora ci sono le normative e le risorse” (Cit. R. Lombardi). Ciò sarebbe coerente con il progetto di Porto Bene Comune che propone un futuro di autoproduzione del porto cittadino. Tutto ciò in contrasto al modello dei grandi centri produttivi, ovvero le mega centrali che ben conosciamo e che tanto danno hanno fatto. La democrazia energetica contro l’oligopolio delle grandi aziende.

L’incentivo del 110% e gli altri bonus ecologici (parte degli incentivi sono stati sottratti alle fonti fossili; cit. Sen. Girotto) stanno dando una mano, e forse ancora per qualche tempo potranno produrre lavoro ed una sorta di rinnovamento, la domanda è se l’idea della ‘Comunità energetica’ avrà tempo di diffondersi e di sfruttare le opportunità di questo tempo.

Certo l’Amministrazione Comunale dovrebbe farsi protagonista, e ben lo ha spiegato il Senatore Gianni Girotto elencando i modi nei quali i comuni possono essere protagonisti, ma già, qui da noi, ci contenteremmo se il comune facesse opera divulgativa e di supporto per le eventuali iniziative di questo tipo. Certo meglio sarebbe se intervenisse in prima a persona, ma mica si può avere tutto dalla vita, specie in questi tempi di traballante politica comunale, già è tanto se riesce a stare in piedi, del resto non mi pare ci fosse qualcuno dell’amministrazione al convegno.

In video collegamento il ‘Centro Comunità Locali’ testimonia di alcuni modelli già attivi, di un punto informativo, all’interno di un centro commerciale, dedicato al tema delle comunità energetiche e di una figura che ha preso il simpatico nome di “acchiappa watt” in buona sostanza un consulente.

Le comunità energetiche richiedono un bel cambio di mentalità, certamente è più comodo essere mero utente, c’è solo da pagare la bolletta, e ci piace anche un po’ lamentarci, sono sempre troppo care, siamo certo bravi a fare le vittime. Essere protagonisti è tutt’altra cosa occorre partecipazione, come diceva Gaber “libertà è partecipazione”, occorre cambiare mentalità occorre essere capaci di rapportarsi con il proprio vicino, avete presente le riunioni di condominio?

LUCIANO DAMIANI

Per approfondimento:  DL 162 del 2019 Art. 42-bis Autoconsumo da fonti rinnovabili; All’interno dell’articolo vi sono i riferimenti alla normativa europea.