LA LETTERINA

di CARLO ALBERTO FALZETTI

Caro nonno,

non so quando potrai leggere la mia letterina. La mamma dice che sei tanto lontano e molto in alto, in alto più delle montagne.

Covid il Virus è stato cattivo.

Quando sei andato via io ero a scuola. Ti ricordi quando abbiamo fatto la apotema? Tu però non me l’hai spiegata subito, hai detto che me l’ha spiegavi il giorno dopo. Io l’ho so perché. Tu non te la ricordavi e dovevi studiare un po’. Ma poi me l’hai spiegata bene.

Chissà quando arriverà la letterina e quando la leggerai. Io ti penso tanto e devo fare da sola la matematica senza di te.

Covid il virus lo ammazzeremo . Te lo giuro. Tutti stanno facendo le punture che fanno male. Perché non l’hanno fatta anche a te?

Mi hanno detto che quando si sogna io potrei parlare con te. Non vedo l’ora nonno. Mi addormento sempre con questo pensierino. Vedrai che una notte ce la faremo a parlare io e te.

Ti voglio tanto bene.

La tua nipotina.

I calcoli sui decessi non sono ancora chiari. Sugli oltre centomila decessi la stima delle persone anziane, oltre i 65 anni, deceduto per Covid, non è ancora precisa. Possiamo affidarci all’INPS perché interessata al massimo per via del suo bilancio beneficiato da questa ”sopravvenienza attiva”. Circa il 96%percepiva una pensione. Di questi una considerevole porzione aveva la qualifica di “nonna” o di “nonno”. Di questo insieme possiamo reputare che il doppio della quantità sia rappresentato dall’insieme “nipoti”.

A questi due insiemi va, da parte dei nonni in vita, tutto l’affetto possibile.

CARLO ALBERTO FALZETTI