GIALLISSIMI – 3/4. Edizioni e copertina / Classici.
di SILVIO SERANGELI ♦
Propongo qui di seguito una scelta necessariamente limitata di alcune copertine che raccontano la storia del nostro giallo. Si tratta di alcuni volumi che hanno un valore sentimentale, magari nel ricordo di come sono stati scovati e acquistati, diverso il valore di mercato, spesso altalenante e con cifre non da poco.
Apro questa piccola galleria con la sovra coperta dell’edizione cartonata (Salani, collana Romantica mondiale, 1956) de I Mohicani di Babele di Gaston Leroux, l’autore fra gli altri de Il mistero della camera gialla, capostipite del genere, considerato da John Dickson Carr come uno dei più bei romanzi polizieschi mai pubblicati. Protagonista della storia è il Grande X, un personaggio misterioso che nessuno ha mai visto, capo di un’associazione di malfattori che semina terrore nelle notti parigine.
L’astuzia del signor Reeder, di Edgar Wallace è del 1941, si segnala per la bella copertina del disegnatore inglese Edwin Austin Abbey.
Il relitto dell’Alcione di Robert Louis Stevenson (1950), povero nella sua veste tipografica, testimonia come molte case editrici, anche piccole, nel dopoguerra si impegnarono nel genere giallo, ritenuto redditizio nella sua diffusione popolare. Esso fa parte dei Romanzi del triangolo giallo, dell’editore Giachini di Milano.
Un’altra piccola rarità, scovata per caso su una bancarella a Bologna sono I gialli di Ellery Queen, edizione italiana di Ellery Queen’s Mystery Magazine, che riporta la scritta: Qui scrivono gli assi del poliziesco. L’edizione Garzanti è del marzo 1950 e comprende racconti di James M. Cain, John Dickson Carr, Stuart Palmer, T.S. Stribling, Francis Iles, James Yaffe, Baynard Kendrick. I diritti del Mystery magazine furono poi acquistati dalla Mondadori con la pubblicazione de La rivista di Ellery Queen.
Alla resa dei conti di Rufus King (15 marzo 1953, compivo cinque anni!) fa parte del settimanale dell’editore Gherardo casini I gialli del secolo con la civetta come simbolo. I romanzi pubblicati, come raccontano le foto in copertina, furono tutti portati con successo sul grande schermo cinematografico.
Le vacanze di Maigret è fra le prime edizioni del dopoguerra nella Biblioteca Economica Mondadori (1954). Per tutti gli altri titoli cambierà solo il colore di fondo della copertina e, in secondo momento comparirà il dorso in tela. Solo solo dopo il Maigret televisivo le copertine riporteranno il disegno con Gino Cervi contornato di volta in volta dagli elementi del caso.
Concludo questa rapida carrellata con una sorpresa: Il signor Arkadin di Orson Welles, pubblicato da Gallimard nel 1955 e riproposto nella collana R’ 78 da Garzanti.
SILVIO SERANGELI
Interessante e simpatico repertorio. Il razionalismo ci aveva insegnato a ricercare il filo rosso della Storia, adesso basta: dedichiamoci piuttosto al filo giallo della fantasia… grazie Silvio!
NP
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La proposta di queste copertine, come quella del prossimo capitolo, dedicata al giallo italiano, non è un’operazione nostalgia, ma per me va proprio nel senso di suscitare fantasie sempre con il loro filo rosso. Silvio
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