L’ETA’ TRISTE DELLA COINCIDENZA DEGLI OPPOSTI.
di CARLO ALBERTO FALZETTI ♦
Ma in quale mondo si vive?
Guerre dappertutto. Omicidi. Folle in ribellione. Gente torturata. Diritti negati. Disperati in fuga. Bambini straziati. Intolleranza di genere, di razza, di credo. Minacce di annientamento totale con armi atomiche.
E poi odio, odio ovunque. La memoria degli anni quaranta appartiene ad una generazione in via di dissolvimento. Tutto sembra iniziare nuovamente.
E mentre questo accade il marketing non arretra, continua imperterrito la sua marcia: novità tecnologiche, prodotti e servizi sempre più attraenti, sofisticati, ingegnosi quanto inutili.
Forse mai il mondo con la sua globalizzazione ha sperimentato tante contraddizioni. Una coincidenza degli opposti permanente (la coincidenza degli opposti è cifra del divino ma, in terra, è solo un triste venir meno della logica dal momento che non esiste nemmeno una dialettica che sintetizzi ad un livello più elevato).
Un tempo si sarebbe invocata la categoria del “peccato”. Ma ora che le chiese sono, per buona parte delle persone, solo “il sepolcro del Dio morto” non ha più alcun senso invocare questa categoria dal momento che per peccato si intende l’offesa ad un Dio vivente.
Ed ecco che ai mali del mondo si risponde evidenziando due cause “profane” fondamentali: l’ingiustizia sociale derivata da una profonda mancanza di solidarietà e la nevrosi che dilaga nel mondo occidentale ma che va contaminando anche i paesi che si dicono avversi all’occidente ma che di esso si nutrono e ad esso aspirano : capitalismo comunista (ossimoro non più ossimoro) e fondamentalismi islamici.
L’uomo sembra essere incapace del suo esistere. Eppure stiamo alle soglie dell’Intelligenza Artificiale.
ChatGPT è un chatbot (software escogitato per simulare una conversazione tra macchina ed essere umano) che sta sorprendendo il mondo con la sua capacità di rispondere “ verosimilmente”a richieste di ogni tipo (comporre poesie,nello stile di un dato autore, scrivere saggi storici e cose simili). Ma il termine “verosimilmente” significa che la macchina non ha ancora superato pienamente il “Test di Turing”quel test che permette di non riuscire a capire se dietro le risposte ci sia l’umano o l’algoritmo. Comunque, un punto di partenza certamente spettacolare.
Il problema è, almeno fino a questo momento: la macchina può mostrare una enorme capacità di agire con successo ma senza, per ora, l’intelligere. Che accadrà quando saprà agire in modo intelligente per arrivare a quel successo, ovvero, cosa accadrà quando avrà acquisito la capacità di automodificarsi come potrebbe l’essere umano?
Ma tutto questo è ancora poco se pensiamo al “Transumanesimo(H+)”
Il progetto cibernetico (Transumanesimo, Humanity plus, H+) ha un obiettivo: passare da una situazione darwiniana (struggle of life, decadimento, malattia, vecchiaia, morte) ad una situazione di superamento del” caso e della necessità” dove sia possibile innestare la mente su apparati corporei diversi e garantirsi la sopravvivenza. La materia cogitans (la mente con tutti i suoi neuroni e sinapsi ) riprodotta in un file ed innestato in una materia extensa più giovane o di “materiale” non sottoposto al decadimento del DNA o ai danni e perdite cellulari(silicio al posto di carbonio, cioè della “carne”).
In breve, tutto questo altro non è che lo sforzo di contrastare l’entropia ovvero il disordine termodinamico che conduce alla morte (una azione di contrasto chiamata neghentropia).
Ebbene, secondo molti osservatori noi non siamo lontani dalla “singolarità tecnologica” ( il punto di svolta) che dovrebbe far nascere una superintelligenza cibernetica e permettere una lotta contro la morte ben più efficace di ora (tralasciamo i relativi problemi etici che tutto questo comporta)..
Perché accanto ai drammi del mondo ho fatto questa divagazione sulla tecnologia futuribile?
Perché questi pochi cenni sulla Intelligenza Artificiale e la cibernetica ci chiariscono l’assurdità umana del momento confermando la coincidentia oppositorum “volgare” quale cifra fondamentale del nostro tempo .
Da una parte tentiamo di battere la morte, il decadimento, la malattia, la dissipazione energetica. Tentiamo di costruire macchine pensanti che possano “lavorare al nostro servizio ”( sognando l’era della “noosfera” come superamento della biosfera) . Nel contempo scanniamo, brutalizziamo, devastiamo, amputiamo, schiavizziamo, affamiamo, soffochiamo diritti, fino a minacciare la dissoluzione apocalittica (in questo caso evidenziando il massimo della stupidità umana: dare morte per ricevere morte)
Che conseguenze trarre da tutto questo? E’ l’antica questione del male e della sue cause!
Il male non è qualcosa che si è aggiunto ad un cosmo innocente. Il male non è conseguenza di una disobbedienza umana avvenuta nel luogo edenico.
Il male naturale deriva da un cosmo in continua evoluzione (creazione permanente)
Il male umano deriva dall’uomo in quanto tale (tra i tanti esempi: il “legno storto” di Kant, il “ cor malignum” di un testo apocalittico del I secolo d.c.).
CARLO ALBERTO FALZETTI
Mi appassionano entrambi i temi, quello della IA e quello dei diritti negati; probabilmente situazioni che abbiamo visto in molti film dive le macchine prendono il sopravvento sugli umani non saranno più fantascienza; la nascita di una coscienza è avventura affascinante e pericolosa insieme; su questo fronte l’uomo non si fermerà perché è troppo interessante scoprire fino a che punto l’IA può arrivare.Giustamente come fai notare, sul lato opposto trovi troppa disperazione, morte, guerre, diritti negati e odio, odio che scaturisce evidente dai social e che appartiene ad un numero elevatissimo di persone, tanto che alla fine io mi sono cancellata da tutti i social: anche un qualunque avvenimenti stupido della tua vita scatena migliaia di odiatori seriali con frasi e battute che ti lasciano di stucco. Cosa stia succedendo a questa nostra umanità io non riesco a capirlo. Anche io non credo che il male abbia radici trascendenti ma che sia connaturato al nostro animo come parte di noi, esigenza al dolore e riuscire a superarlo è un’arte difficile che pochi esercitano
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Che il male sia consustanziale all’essere e al vivere dell’uomo e non un dato casale e transitorio è coscienza diffusa, senza discrimine tra laici e credenti, ultimamente sigillata da tragedie di micro e macro storia. Purtroppo. E non vedo antidoti, proprio perché abbiamo travalicato anche forme di neo-umanesimo. Fare fronte è compito però di ognuno di noi, anche nell’esperienza quotidiana, anche nel gesto minimo..
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E dai, che Gaunilone insisteva che non si può avere un’esperienza diretta dell’ ente descritto dalle parole, perchè fuori dalla portata umana ( cosa obietterebbe ora, con l’AI?). Anselmo insisteva, e con la prova della ragione( logica)zittiva lo stolto: non solo nel pensiero ,ma Dio deve esistere nell’intelletto e nella realtà. Miracolo della ragione: credo ut intelligam! Credo per capire!
E il platonico, mistico, matematico Cusano: l’ infinità è razionalmente comprensibile con la coincidenza degli opposti( la circonferenza massima coincide con la linea retta). ( Che goduria vedere ragazz entusiasti del Proslogion di Anselmo e della docta ignorantia di Nicolò).Non è stato scoperto solo ora che la nostra conoscenza è congetturale, ipotetica…
E l’ arma della Dialettica che con Hegel si proietta nel Novecento, dovunque si combattesse la ” reificazione” sociale, burocratica, scientifica. Se il pensiero dialettico in Unione Sovietica fa cadere l’ accento sulla base economica per costruire il socialismo, in Occidente ( allora come ora..) il fascismo comincia a governare e la riflessione marxista assume toni più utopistici ( siamo figli dei fiori…), e tende a recuperare una dimensione progettuale,filosofica, che faccia leva sui punti morti da superare.
Il nome di Hegel è l’ eredità più dialettica della tradizione borghese, sarà la base della prospettiva politica tra classe operaia e ceti medi democratici.
Per questo noi parliamo ( e chi vuole intendere intenda) di un umanesimo marxista, ( anche se constatiamo che il tutto non sia armonicamente ed hegelianamente composto). Perchè tale dialettica compositiva ha da combattere” il legno storto”- al quale Carlo Alberto fa riferimento- e sarà l’ idea neo -kantiana dell’ incommensuralità della parte con il tutto a farci rivalutare la logica della disgregazione che si esprime nell’arte, nella poesia, nelle avanguardie.
” Solo al margine della pazzia( Adorno)” si può concepire la conciliazione hegeliana, la coincidenza degli opposti, in ciò che oggi è schiacciato, oppresso , impotente, individuale, “inutile” “.
E’ l’ arma della dialettica negativa: il pensiero deve pensare anche contro se stesso, per essere vero. La Macchina ha facoltà cognitive tali che un uomo, interagendo, non è in grado di distinguere se sta avendo a che fare con una macchina o un altro uomo?( Touring). Noi computiamo, pensando, come l’ AI abbiamo un linguaggio del pensiero, oltre al linguaggio naturale, il ” mentalese”. Il cervello è l’hardware.. ma ci salva Searle, noi siamo ” coscienti ” di quello che facciamo..e il bene e il male sono affar nostro, la guerra/ immortalità nel finito baipassa l’ etica, la virtù, il bene comune.
Possiamo essere solo ” liberali ironici”che hanno desideri infondabili, cioè la speranza che la sofferenza possa diminuire, un’ immagine ora utopica.
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” incommensurabilità”…
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Notizia di oggi..
https://www.corriere.it/tecnologia/23_marzo_31/stop-immediato-a-chatgpt-in-italia-il-garante-della-privacy-dati-personali-a-rischio-f9940be2-f883-46b7-a5dc-4fd0828c8xlk.shtml
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Carlo, ho molto apprezzato questo tuo contributo,mi induce riflessioni…Il male insito nell’uomo, come il bene, ne definisce la capacità di scegliere, il libero arbitrio, in altri termini.Quindi, è una delle dimensioni della complessità dell’uomo e del mondo antropocentrico. Chissà che a qualcuno , più pazzo degli altri direbbe Svevo, non venga in mente di sostituire l’uomo “peccatore” con la macchina “perfetta”, quindi “compiuta”,quindi morta.
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