Alla ricerca di valori perduti.

di ALFIERO ANTONINI ♦

Alla ricerca di valori perduti, atti a risvegliare la vitalità che sembra svanita, come perduta e spenta. E imposta dall’avvolgente palude di ignavia, indifferenza e menefreghismo e dall’aver non saldo il piede delle paure di essere coinvolti in questioni più grandi di sé. Coinvolti e assenti dalle future scelte della classe dirigente di questa città, che sembra faccia tutto meno di occuparsi della vita, dello sviluppo di questa loro terra, che avrebbe tutte le possibilità di essere LA REGINA DEL MEDITERRANEO, grazie al suo porto che sta a cavallo tra Roma e l’Etruria. Che se a breve avverrà il previsto collegamento stradale che si aspetta da anni, anche essa con l’apertura della possibilità di offerta turistica riguarderà certamente la civiltà etrusca, vedi Cerveteri, Tarquinia, Viterbo, Orvieto e gli altri centri minori, e la sua bellezza della natura che ha come stelle tre laghi ed è un unico di cose e bellezze vedi Civita di Bagnoreggio, che è stata capace di attirare anche le pietre.

Svegliamoci, non possiamo perdere altro tempo e si deve essere pronti per le future battaglie che ci aspettano. La valorizzazione di questa città è condizionata dalla valorizzazione di alcune idee proposte da questo gruppo e da altri che completeranno il percorso di approccio turistico e riusciranno a fare intraprendere ai dirigenti di questa città i tanti, difficili ma non impossibili, contatti di tipo economico che occorrerà avere per riuscire ad attuare ciò che è il cardine del nostro progetto di sviluppo di questa terra: “il turismo”. Utilizzando e propagandando e più che altro proponendo tante idee per la valorizzazione del territorio, il turismo, gli etruschi e i romani e i loro lasciti, la natura, tre laghi, tre perle meravigliose, potremmo utilizzare come un “in più” del sistema che vogliamo riportare in superficie. Le città che hanno resistito al tempo, testimoniando  i cambiamenti che questa terra ha avuto nel tempo. Quello che io vi propongo è questo:

piccoli passi fattibili subito, i cui risultati faranno in modo di continuare e aprendo la strada alle mille possibilità di riuscita del nostro progetto. Impegnandoci riusciremo a farlo diventare grande e bellissimo. Partiamo da Civitavecchia e svegliamola dal sonno che le impedisce di volare.

Civitavecchia, dopo Barcellona, è il porto passeggeri più importante del Mediterraneo, ma coloro che vi scendono vengono spinti e guidati a Roma dalle compagnie, che li invitano a correre nella capitale e purtroppo non riescono a vedere nulla di ciò che stiamo proponendo: visita del porto romano di Civitavecchia, i reperti sotto Forte Michelangelo e sotto ogni edificio del porto romano, sotto tutta la città, sotto la scuola di San Gordiano e sotto la Scuola di Guerra. E non è poco. Occorrerebbe proporre e realizzare la visita alle navi affondate lungo la costa, che sono circa una ventina in mare a quote non eccessivamente profonde. Questa visita andrebbe fatta con un piccolo sommergibile per i turisti e sarebbe certamente una cosa importantissima per la città.

Visita a Cencelle, una città perduta e per gli amanti del paesaggio e della natura un pranzo particolare ad Allumiere e Tolfa.

E ancora Terme e acque termali. Alla città e al sindaco che non se ne è neppure accorto, è stato regalato dal sottoscritto, insieme ad altri progetti, quello di un impianto termale che da chi lo ha veduto è stato giudicato fantastico. Occuperebbe lo spazio del vecchio campo sportivo Fattori, attualmente inutilizzato, che potrebbe trovare la sua localizzazione in un sito nei pressi della autostrada Roma-Civitavecchia, così da non intralciare il resto della città. La posizione sul mare, con la realizzazione di una spiaggia dotata di barriere frangiflutti, mentre faranno bella vista di sé pale eoliche che illumineranno la notte…“non sarebbero male”.

Il progetto di massima è tuttora in attesa di essere visionato, ma è passato più di un anno da quando è stato visionato da molti cittadini di questa città. Le terme sono importanti per Civitavecchia, dato che l’acqua “santa” della Ficoncella verrà trasportata in riva al mare con il sistema del microtulling, facendo passare sotto le strade con circa un mese di lavoro che sarebbe sufficiente per portare, salvando tutte le caratteristiche, le acque sante della Ficoncella (Microtulling è il sistema usato nelle grandi città per gli attraversamenti fognari). Il progetto è dotato di tre piscine esterne, campi da gioco, giardini, spiaggia protetta, due campi da tennis e piacevole ambiente per il relax e per le occasioni importanti a livello cittadino.

Visionare il progetto ed arricchirlo se si può. Il progetto potrebbe essere un gioiello di questa città. L’acqua e le sue fonti sono un regalo della natura, quindi l’uomo dovrebbe aggiungerci la sua volontà: ricercare i soldi dove ci sono, a Roma, all’esterno o in Italia del nord. Si potrebbe proporre il progetto ad una clientela ricca e gente capace, ed in Italia e all’estero fortunatamente ce n’è molta.  Anche gli antichi etruschi ne potrebbero trarre vantaggio in tutte le città dell’Etruria: Tarquinia, Viterbo, Cerveteri, Vulci, Orvieto sarebbero interessati alle realizzazione di questa struttura a seguito della realizzazione delle bretella di collegamento con la città-porto di Civitavecchia. Questo sarebbe lo sbocco principale di collegamento al mare di tutte le città dell’interno, con la possibilità di interessanti scambi tra il mare e la terra dei tre laghi. Scambio certamente fruttuoso per le due comunità marina e lacustre. Per favore, non perdiamo altro tempo: diamoci da fare! Sembra un ordine, ma in effetti lo è.

Questa mia è solo una risposta ad una richiesta di un caro amico che mi ha telefonato chiedendomi: “Perché improvvisamente te ne esci con questi tuoi lavori? E perché solo ora???”. Sono andato in pensione insieme ai primi problemi del Covid, ma non puoi smettere e mettere in pensione anche il tuo cervello, che comunque è condizionato da 50 anni di lavoro, di sacrifici e speriamo anche di architettura. Scrivo a tutti quelli che aspettano questa risposta, così: quando sei vicino al tramonto della vita e cerchi di rileggere le cose decenti che non sei riuscito ad accompagnare al risultato che ti eri prefisso, alla realizzazione, fai un ulteriore passo senza la timidezza di esporre ciò in cui avevi creduto.

E sono queste: la prima le Terme imperiali sul mare a Civitavecchia, secondo il recupero del Pirgo, terzo il restyling della Medusa, un albergo come un oggetto galleggiante poco lontano dalla costa, l’utilizzo delle aree a ridosso del porto per un albergo con i vari servizi, e, udite udite udite, un centro di presentazione e vendita dei prodotti commerciali di tutta la Tuscia, ossia tutte le campagne da Orvieto, Viterbo, Tarquinia, Cerveteri e tutti gli altri centri minori. Perché così Civitavecchia deve diventare ed essere il porto non solo di Roma, ma di tutta la Tuscia. Questo sarà possibile dopo la realizzazione della superstrada che unirà Monte Romano a Civitavecchia. Sarà ultimata. Purtroppo, le tre amministrazioni comunali che si sono succedute al comando della nostra città non hanno tenuto conto del fatto che ci sono tempi in cui occorre volare per non perdere l’attimo fuggente. Le tre amministrazioni succitate ne sono i campioni: non c’è una cosa fatta da costoro che valga la pena di essere ricordata. Inetti, la ruota panoramica, le lucernarie più o meno vistose, una o due rotatorie…questo è tutto. Il prossimo sindaco, prima di essere eletto, dovrà mostrare alla città quale sarà il suo programma, le intenzioni di realizzarlo. Quindi se non farà queste cose non sarà altro che uno da prendere a pedate. Sulle aree al fianco del Bagno Penale, a contatto quindi con il porto, ho previsto e disegnato due strutture che sono indicative: un fabbricato in cui verranno esposte tutte le produzioni particolari che la terra etrusca produce, dall’orvietano al viterbese con tutti i prodotti di questa regione, ed un piccolo albergo per gli addetti agli scambi internazionali ed in cui i viaggiatori abbiamo così un posto adatto, consono al livello che potrebbe avere la nostra città. Un ambiente relax con piscina, tennis e spazi per passare due o tre giorni in attesa di un imbarco o di una possibile combinazione di affari importanti.

Civitavecchia, svegliati! Impara a sognare alto, così anche chi dovrà governare questa città dovrà essere migliore di chi lo ha preceduto finora e fare cose giuste e serie per tutti noi e per i nostri figli. Così questi smetteranno di insozzare i muri della città con stupide scritte e non andranno più a strappare i fiori delle aiuole e a rompere le panchine. Insomma, useranno meglio il loro tempo per crescere.

Civitavecchia

porto di Roma

ma

porto di tutta l’Etruria Meridionale

che

come lascito ai posteri “noi”

ha donato gioielli come

Cerveteri – tombe come le antiche

case di abitazione

Tarquinia – tesori come le tombe dipinte

a testimoniare

la cultura e la magnificenza

delle sue opere scultoree

che hanno fatto grande

la terra dei tre laghi

L’ETRURIA MERIDIONALE

LA NOSTRA TERRA

CIVITAVECCHIA

PORTO DI ROMA

MA ANCHE E SOPRATTUTTO

DI UNA TERRA FATATA E MISTERIOSA:

“L’ETRURIA”

ALFIERO ANTONINI

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