UNO SCENARIO INATTESO: TRUMP SCONFITTO DAL VOTO DELLE DONNE
ALLE ELEZIONI USA DI MIDTERM TRUMP E LA DESTRA CONNSERVATRICE SOTTOVALUTANO LA MOBILITAZIONE DELLE DONNE CHE HA EVITATO ALLA DEMOCRAZIA AMERICANA DI PRECIPITARE NEL BARATRO
di SIMONETTA BISI ♦
Umair Haque, un autore che seguo online su “Eudaimonia e Co” (fa parte di Medium) nel suo ultimo articolo The MAGA GOP Made a Big Mistake: Pissing Off Women, racconta un divertente episodio secondo lo stile anglosassone che ama inserire biografie in articoli scientifici.
… Io e la mia adorabile moglie stavamo guidando attraverso la piccola città in cui sono cresciuto. È appena fuori il Columbia District, un piccolo posto carino. Snowy sorrideva dal sedile posteriore attraverso il finestrino. Mai – nemmeno una volta – nella mia vita avevo visto alcuna forma di attivismo politico lì. Anche quando ero adolescente, e marciavamo per i diritti degli omosessuali, al culmine della crisi dell’AIDS, andavamo per le strade di Washington – non i pittoreschi viali della piccola città placida, piena di tutto, dai negozi vintage ai ristoranti, lì il vecchio pub irlandese, poco vicino lo studio d’arte.
Così, quando ho visto ragazze adolescenti in fila fuori dalla biblioteca pubblica indossando magliette con scritto “giù le mani dai nostri corpi” e gridando che il Roe è stato abrogato, ho esclamato: Tesoro, guarda, stanno… protestando! Ho suonato il clacson e ho fatto il tifo per quelle liceali. Ci hanno regalato sorrisi e hanno ripreso a protestare con maggior vigore…
Questo episodio era bastato a Umair per prevedere l’esito del voto di midterm, un voto complesso e ritenuto incerto dalle previsioni: le donne avrebbero determinato il successo dei democratici, ribaltando tutte le previsioni dei sondaggisti sull’onda rossa dei trumpiani.
Ma cosa ha scatenato la reazione delle donne, e non solo delle donne, in tutti gli Stati Usa?
L’abolizione del Roe, cioè del riconoscimento del diritto all’aborto come diritto acquisito dalla Costituzione.
- La situazione precedente
Le sentenze Roe v. Wade (1973) e Planned Parenthood v. Casey (1992) avevano impedito l’applicazione di leggi che vietavano l’aborto dopo le prime quindici settimane, come è stato il caso dello stato del Mississippi, citato in giudizio dalla Jackson Women’s Health Organization, l’unica in quello stato a gestire cliniche dove è possibile praticare l’aborto. Azione persa proprio basandosi sulla sentenza Planned Parenthood v. Casey, che aveva impedito agli stati di vietare l’aborto prima della vitalità fetale, generalmente entro le prime 24 settimane, considerando la scelta di una donna per l’aborto durante quel periodo protetta dalla “clausola del giusto processo” prevista dal quattordicesimo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti.
- Oggi
Durante l’amministrazione Trump cambia l’orientamento ideologico della Corte Suprema che sarà evidenziato nel 2020 dalla nomina del giudice Amy Coney Barrett.
Così, nel giugno 2022 la Corte Suprema degli Stati Uniti, con una decisone storica, ha stabilito che la Costituzione degli Stati Uniti non prevede in alcun modo il diritto all’aborto. La sentenza ha così annullato sia il Roe v. Wade (1973) sia il Planned Parenthood v. Casey (1992), riconoscendo ai singoli Stati il pieno potere di regolare qualsiasi aspetto dell’aborto non previsto dalla legge federale.
I’m pissed
I’m pissed (sono inc…). È stato questo lo slogan adottato dalle donne durante le proteste contro la revisione della legge sul diritto all’aborto del giugno 2022. E l’arrabbiatura si è concretizzata anche attraverso il voto. Lo prova quanto emerge dall’analisi disaggregata dei dati: le donne hanno davvero voluto vendicarsi contro il trumpismo.
Tom Bonier, stratega democratico e amministratore delegato di TargetSmart, una società di dati e sondaggi, ha affermato che già a settembre le donne si erano registrate per votare in numero significativamente più alto del solito proprio negli Stati in cui l’aborto era divenuto materia di confronto elettorale. “I democratici – ha affermato – sembrano aver ottenuto i risultati migliori negli Stati in cui erano palesi i divari per genere nella registrazione al voto, da quando la sentenza Roe vs Wade è stata ribaltata”.
Due terzi degli elettori che si registravano per la prima volta, infatti, erano donne. I divieti di aborto sono stati respinti ed è stato eletto un numero record di governatori donne.
Un esempio per tutti: in Arizona la democratica Katie Hobbs che, come segretario di Stato dell’Arizona, aveva rifiutato di sostenere la campagna animata da Trump per ribaltare le elezioni del 2020, ha vinto la corsa all’incarico di governatore.
Ha sconfitto, seppur di misura, Kari Lake, un’ex giornalista di destra di cui si parlava come astro nascente di un Partito Repubblicano dominato da Trump. Si è trattato di una battaglia aspra e attentamente monitorata che ha rappresentato un test efficace per capire se i candidati modellati a immagine di Trump avessero possibilità di successo. Karie Lake ha perso insieme ad altri candidati che come lei continuano a non riconoscere la vittoria di Biden.
Nella parte finale della corsa, la Hobbs ha continuamente ricordato agli elettori le principali questioni in gioco, ricordando l’ostinato antiabortismo della Lake e presentando la propria candidatura come una garanzia di tutela dei diritti acquisiti.
The MAGA GOP Made a Big Mistake: Pissing Off Women
Torniamo a Umair Haque e al suo titolo: i GOP MAGA hanno sbagliato la campagna elettorale sottovalutando la rabbia delle donne, dove Gop sta per Grand Old Party (i Repubblicani) e MAGA è l’acronimo dello slogan trumpiano “Make America Great Again”. MAGA è così diventato l’acronimo simbolo dell’appello populista di Donald Trump a designare coloro che si ostinano a sostenere di avere vinto le elezioni e che gli Usa siano precipitati da più di venti anni in un declino causato dalle politiche dei presidenti democratici.
Certo, nota correttamente Umair, non va dimenticato che sono state molte anche le donne che hanno portato Trump alla Casa Bianca. Il trumpismo, però, alla fine è andato troppo oltre. Il punto di rottura è avvenuto quando ha cominciato a minacciare i diritti delle donne provocando una reazione dura e massiccia quanto inaspettata nelle sue dimensioni. È uno strano paradosso, una sorta di eterogenesi dei fini. Sono state le donne a consentire l’ascesa di Trump ma sono state ancora loro ad affossare il trumpismo, guadagnandosi l’ammirazione di una parte massiccia dell’opinione pubblica.
Se le elezioni di metà mandato fossero andate come volevano i MAGA, e come si aspettavano molti sulla base dei sondaggi, la democrazia americana sarebbe letteralmente finita. I negazionisti delle elezioni, i fanatici, i teorici della cospirazione e i baciapile intolleranti e inclini alla volenza sarebbero adesso al comando di uffici chiave, e le prossime elezioni sarebbero combattute in condizioni disperate, forse già segnate. Non è esagerato sostenere che la democrazia americana sarebbe finita con il Midterm senza il voto delle donne. Sono le donne che, pur in un regime dominato dal patriarcato, hanno fissato i confini invalicabili: quelli che in una democrazia segnano la soglia oltre cui non si può andare. Quando un popolo si sveglia, la capacità di incantamento dei demagoghi perde la sua aura magica.
Mentre leggo con piacere l’entusiasmo di Umair per il successo ottenuto in gran parte per merito delle donne, “risvegliate” dal letargo per combattere a favore della libertà di decisione sul proprio corpo, penso con tristezza alle ragazze dell’Iran che continuano a ribellarsi in condizioni disperate. Sono loro a sfidare nelle strade un regime teocratico che risponde alla protesta con i soli argomenti di cui dispone: sparando ad altezza d’uomo nei cortei di protesta. Noi possiamo solo commuoverci guardando i video rubati ala censura, le ragazze che buttano via il velo o si tagliano i capelli, i ragazzi che manifestano improvvisando cortei e barricate. Sono per lo più minorenni, quasi bambine/i. Sappiamo che la loro è una battaglia che forse non potranno vincere ma che continueranno a morire per difendere la loro libertà, i loro diritti. Angosciante, in proposito, è questa foto realizzata da Amnesty International e pubblicata sul Corriere della Sera del 14 novembre.
Cinquanta minorenni sarebbero morti, un migliaio imprigionati. Continue irruzioni della polizia perfino dentro le aule scolastiche, l’età media delle vittime è di soli 15 anni. Invito a leggere l’articolo di Greta Previtera sul Corriere della sera del 14 novembre c.a. “Iran. La violenza del regime contro i minorenni”. Ci vuole un incredibile coraggio per fare quello che la gioventù iraniana sta facendo.
E se è giusto, come fa Umair, ringraziare le donne americane e il loro coraggio, dobbiamo sempre ricordare che, nonostante tutto, in una democrazia anche malata qualcosa si può ottenere con proteste meno cruente di quelle che avvengono nelle vere e proprie dittature, specialmente se sostenute da un pensiero teocratico.
SIMONETTA BISI
Una storia, quella del trumpismo sconfitto dalle donne, che faremo bene a tenere a mente. Perché rappresenta una rivoluzione antropologica assai più rilevante dei mutevoli umori degli elettorati. Il protagonismo dei diritti negli Usa si è fatto movimento, con un impatto assai più dirompente di quanto non fosse ai tempi del dissenso pacifista degli anni Sessanta-Settanta. Cruciale è comprendere come il protagonismo delle donne sia la causa e non l’effetto di questa rivoluzione. Penso, per un feedback, alle famiglie italiane dei primi decenni del dopoguerra. Penso al vecchio amico operaio che sotto elezioni ci riempiva le cassette con la propaganda comunista ma in privato confessava di non essere riuscito a convincere la moglie perché “tanto lei alla fine dà retta ai preti”. Il mondo cambia. Per fortuna.
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Grazie Simonetta della condivisione della tua lettura con dati e approfondimenti sul controcanto alla propaganda trumpiana. Che le voci corali forti ed energiche siano soprattutto femminili non mi sorprende, dopo l’attentato al loro diritto fondamentale! E continuo a credere-e a sperare-nella rivoluzione iraniana a traino donna… ❤️💪
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Grazie Simonetta per il tuo approfondimento. ❤️❤️
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