I NOSTRI DIRITTI CIVILI: VIA DAL NASCERE.
di CARLO ALBERTO FALZETTI ♦
-VOCE DI DONNA. Piccola anima che ti fu impedito di essere,
palpito di cuore cacciato nell’oblio dalla mano crudele che doveva proteggerti.
Alito che fu soffocato dall’egoismo estremo.
Sei qui, io t’avverto. Qui in questo candido sepolcreto dei bimbi mai nati.
Anime che rimaneste solo potenza, perduta possibilità siete esistiti solo nel buio, avvolti dalle acque che dovevano nutrirvi e che invece vi hanno trasportato a caina morte.
Un angelo del Signore mi ha parlato nella tenebra del sonno. Io potrò dialogare con una di voi graziose creaturine, sogno di un ombra ingannata.
Ascolto!
Parlatemi, qui in questo santo campo a voi concesso da mano pia.
-VOCE DI BIMBO. Signora! Signora Buona io chiedo scusa. Io non volevo ma forse lei voleva non rivolgersi a me, Signora. Una interferenza, Signora, io non lo so. Ma io non sono quello che lei voleva ascoltare. Lei dovrebbe chiedere all’angelo. Io non ho colpa Signora Buona.
Io vivevo in Senegal. La mamma mi porgeva il suo seno ed io bevevo con tanto piacere. Sentivo il calore della mamma ed ero felice. Poi un giorno, dopo tanti mesi, la mamma mi lega alle sue spalle e viaggiamo per tanti giorni. La mamma è agitata, sento il suo affanno. La stringo forte, lei mi stringe. Il mondo va su e giù, c’è vento, tanta acqua. Il mondo non sta fermo e la mamma piange. Poi non riesco più a stringerla, l’ho persa, non sento il suo calore. Sono dentro un fiume, un grande fiume che mi trascina giù. Non sento più, non vedo più. C’è solo buio, buio…..acqua entra nella mia gola io…..
Signora io non volevo mancarle di rispetto. Lo chieda all’angelo. Io non ho colpa Signora Buona. Io non ho colpa. Nessuna colpa, Buona Signora.
. . .
In quel tempo Gesù parlò dicendo: guai a voi scribi e farisei che assomigliate a sepolcri imbiancati……
Due eventi a confronto della nostra coscienza: una potenza non diviene atto ed un bimbo di pelle nera che affoga con la sua mamma. Nel primo caso si grida all’ assassinio, nel secondo l’evento si registra come incidente occorso a clandestini.
CARLO ALBERTO FALZETTI
Carlo, ho meditato sul tuo scritto,
il tema dell’assassinio, della colpa, del peccato vichianamente mi rimanda a Kierkegaard e Heidegger, il peccato dei Cristiani, la colpa degli Umani, perché l’ assassinio è la colpa che ogni uomo e donna si porta dentro e sempre vi sono stati i sepolcri imbiancati che hanno infuso il loro potere sui singoli.
Ma ciò che rende apocalittico questi temi- l’ assassinio e l’ incidente occorso ai clandestini- è la valenza di comunicazione con scambi comunicativi di linguaggi inautentici.
Si è smarrito lo sfondo archetipico nel vedere gli eventi del presente alla luce dei caratteri poetici, dei miti, del linguaggio del cuore- angelo, scribi e farisei, sepolcri imbiancati..-.
Nella comunicazione attuale gli oggetti del discorso emergono in una superficie apparente, ridotti in immagini illusorie e trasformati in ” simulacri”( Baudrillard). Ogni cosa è ridotta a simulacro e noi ” saggi vecchi” assistiamo alla prostituzione della comunicazione, al ” bordello delle merci” (Marx). Il fine strumentale è quello di inquadrare, controllare e opprimere e questo esercito inquadrato che avanza nei consumi, nella politica, nel governo.
Nel labirinto ( Borges) della comunicazione tutti gli opposti si equivalgono, non esiste più opposizione! L’ opposizione fra valori perde senso, i puri simulacri- i non nati e i bimbi di pelle nera affogati- possono essere ” indecibilmente” buoni e cattivi : l’opposizione fra valori perde senso.
Ripeto: la prostituzione della comunicazione é l’essenza del capitalismo, come tu hai descritto in altri scritti, e il sapere, tradotto in quantità di informazioni, produce profitto (capitalismo).
Pertanto il sapere, invece di essere cultura, diventa una ” cosa” esterna al soggetto e scambiata con altre secondo un certo prezzo, ” forma- valore”( Marx), merce.
Dopo la meditazione ho concluso che ” Penseranno tutti allo stesso modo”, ossia assassinio e ordinaria amministrazione dei clandestini, l’ embrione sarà ente morale, con status morale di essere umano formato, mentre- e nel contempo- si concederà la ” libertà” di procreare senza curarsi delle condizioni in cui il bimbo dalla pelle nera dovrà sopravvivere.
La comunicazione è questione di potere e di controllo.
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