KIEV aut MOSCA
di CARLO ALBERTO FALZETTI ♦
PARS DESTRUENS
Il giudizio a sostegno della lotta del popolo ucraino presenta 2 diverse posizioni.
- sostegno incondizionato
- sostegno condizionato.
Esaminando, sine ira et studio, questa seconda posizione si rilevano 3 distinte modalità del condizionamento.
La retorica della equidistanza. Non si può stare nè con l’una nè con l’altra parte. In particolare, tale posizione evidenzia il fatto che non si può stare né con la NATO né con Putin.
Questa posizione sembra essere contaminata da una fallacia di rilevanza: il problema dell’Ucraina non coincide con la NATO ma con il fatto di una aggressione di un paese non NATO. L’equidistanza richiama un atteggiamento etico. Si può evocare l’equidistanza solo fra contendenti di pari entità. Nel caso contrario l’equidistanza è eticamente iniqua.
L’attenuazione dell’azione criminale dell’aggressore. Questa posizione si basa su due premesse: gli USA sono stati in molti momenti della loro politica “aggressori”; gli USA sono ora dalla parte di Kiev. Da tali premesse si arriva alla conclusione: l’azione dell’aggressore Putin va condannata ma di fatto si attenua l’azione criminale per la presenza degli USA a favore dell’Ucraina.
Questa posizione è affetta dalla fallacia del “non sequitur”.Ovvero, le premesse sembrano non essere rilevanti rispetto alla conclusione di stare dalla parte di chi al momento è oggetto di drammatica aggressione. In questo caso si adatta la metafora del” guerriero colpito da una freccia” e dei suoi compagni che discettano su chi sia stato a lanciare il dardo, di che materiale esso sia, quali colpe può avere la vittima, se gli stessi suoi compagni hanno più volte lanciato dardi rendendosi colpevoli essi stessi e così via …. Nel frattempo il colpito muore per dissanguamento.
L’attacco a Zelensky. Se il presidente cedesse il suo ruolo ed accettasse la resa, si potrebbe porre fine alla guerra risparmiando vittime. Se l’Occidente smettesse di cedere armi, se Davide gettasse via la fionda contro Golia tutto sarebbe finito.
Questo argomento contiene al suo interno una “falsa causa”. Chi propone tale argomento non comprende (o vuole non comprendere) che la volontà di resistenza non dipende dal presidente ma dal popolo. Il presidente è l’effetto non la causa del potenziale di resistenza. Questo elemento appare una sottovalutazione dell’aggressore. La scomparsa del presidente non incide sulla resistenza armata ucraina.
PARS CONSTRUENS
La democrazia appartiene alla categoria dei “beni fragili”.All’interno di essa sono molteplici i movimenti tellurici: le opposizioni sono libere di agire, il “quarto potere” è libero di sconvolgere l’esistente, la contrapposizione fra le forze è permanente, le distorsioni anche gravissime riescono a ricomporsi, gli oltraggi alle leggi sono, con fatica, puniti.
In sintesi: la libertà costituzionale presenta nella percezione popolare un valore superiore alle possibili situazioni caotiche governative.
Finchè sussiste questa superiorità valoriale esiste democrazia.
Il vero dramma che attanaglia Putin non è tanto la NATO quanto la possibilità che si avveri nella sua terra un regime democratico.
La Russia è stata un tempo la terra del primo esperimento di socialismo reale. Oggi è un sistema di capitalismo di grado qualitativamente inferiore ai modelli occidentali ed affetto da un regime anti- democratico.
Ogni slancio nostalgico non può non tener conto di questa nuova diversa realtà del suolo russo e del suo popolo.
CARLO ALBERTO FALZETTI
Come sempre hai il dono della sintesi e questo è un merito non da poco: condivido ogni parola
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Sottoscrivo parola per parola. Ricordando alle “anime belle”, convinte che si debba cedere per limitare il danno (come ci spiega l’ineffabile Orsini), che se i londinesi si fossero arresi a Hitler per salvare la Torre di Londra e non rischiare le bombe, la globalizzazione in Europa l’avrebbero fatta i totalitarismi alla loro maniera: cancellando la nostra civiltà.
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Sono d’accordo con lo lo scritto di Carlo Alberto e anche, naturalmente, con il commento di Nicola.
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Complimenti! Concordo parola per parola del tuo articolo e sopratutto l’incredibile capacità di sintesi!
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