“SALUTI & BACI” DI SILVIO SERANGELI – 8 – Don’t look down
di SILVIO SERANGELI ♦
È la cartolina delle feste che ti viene recapitata sulla piattaforma Netflix. Per dire il cinema del futuro che avanza: appena uscito nelle sale, comodo da vedersi sul divano, senza fastidi e interferenze varie. E i “Saluti & baci”, l’anacronistico aeroplanino che c’entrano? Il film che racconta la minaccia di una cometa sulla sopravvivenza del nostro pianeta, sottovalutata al punto che questa specie di Everest lo distruggerà, mi porta a riflettere sul carattere di questa rubrica, che rischia di diventare un po’ scomoda, fra i dati statistici, le riflessioni filosofiche, le ricostruzioni storiche e i ricordi dei bei tempi che la contornano. Un po’ come i due guastafeste, lo scienziato e la stagista che denunciano il pericolo e stridono con il mondo che li circonda. Il film di Adam McKay con un cast d’eccezione: Leonardo di Caprio, Meryl Streep, Jennifer Lawrence, Cate Blanchett, mette a nudo il caravanserraglio del mondo politico, giornalistico, scientifico che, alla fine, verranno annientati dalla cometa. Ci mancherebbe! Non è il caso dei coinquilini di questo blog, ma è il mestiere di questa rubrica che fa i conti con la realtà minuta, s’infanga le scarpe, guarda con amarezza l’orizzonte quotidiano della nostra città, che è quella che è, e potrebbe, dovrebbe essere migliore. Ma qui è opportuno non divagare e tornare al proprio mestiere. Una volta tanto con la sincera, meritata lode ai medici, alle infermiere/i, al personale dei laboratori e del Cup del nostro ospedale. Sia lode a queste persone che, in un momento così difficile, ti accolgono sempre con il sorriso e con la massima disponibilità, efficienti e pazienti. E questo per chi come me ormai da tempo percorre il faticoso pellegrinaggio sanitario della Santiago personale è un gran conforto e una stimolo decisivo a non mollare. Lode al san Paolo, una lode soggettiva che nasce dall’esperienza diretta e continua in ambienti moderni, puliti, ricchi di strumentazioni. E questo vien da dire da chi come me, nello snervante pellegrinaggio ha percorso e continua a percorrere le tappe non troppo piacevoli delle strutture sanitarie romane e circonvicine. Tante e poi tante: tutte molto faticose e, spesso caotiche, devastanti. Sono e rimangono orgoglioso della mia città come quando vedo su TRC la notte delle pastorelle e la nostra gente festante.
È lo spirito con cui vengono scritte le cartoline di Saluti & baci: il mestiere è questo, guardare e riflettere sul presente, sul quotidiano. Purtroppo non sono sempre rose e fiori. Così capita che, dopo le meritate lodi sanitarie, incappo in una serie di sganassoni che mi prendo dalle cronache di queste ultime settimane. Ci telefona mio nipote e ci passa la nostra nipotina Silvia di cinque anni che vuole ringraziare per il regaletto di Natale. So che va in piscina e le chiedo se è contenta, se si diverte. E lei risponde che non ci va più perché la piscina comunale è chiusa: è venuta giù una parte del soffitto. La nota stampa parla di nessuna certezza per la riapertura. Fuori uno. Ma c’è di peggio: ben più grave è la situazione del mega impianto natatorio sul fosso di Campo dell’Oro.
La piscina è stata chiusa a causa della cessazione dell’erogazione dell’energia elettrica. Per dire che quello che è sempre stato decantato come un fiore all’occhiello dell’impiantistica sportiva, la nostra città non può permetterselo. È un po’ come mi racconta Massimo, il mio meccanico storico, quando parla dei possessori di costosi suv, acquistati con rate minime, che al momento di cambiare una gomma o fare un riparazione delicata chiedono una dilazionare del pagamento. Come dare torto allo scoramento dell’eterno Bebo Melchiorri che fa il punto di un situazione umiliante, in tutti i settori dell’impiantistica sportiva? Un malgoverno generalizzato, appagato dalle inaugurazioni, dai giochini di potere che lasciare gli impianti senza una gestione oculata e nessuna manutenzione. Capita così che due persone sono state bloccate al Pala Mercuri perché il tassista si è rifiutato di sfasciare la propria auto su una strada non percorribile. Ora non ci sono più i due dirigenti benemeriti della stagione d’oro dell’hokey dei Pirati che si accollarono un mutuo personale per la copertura. Lasciamo perdere il Fattori e attendiamo notizie dopo la presentazione del progetto del clan del cavaliere, di là da venire. L’elettrico Bebo, che ti guarda dritto negli occhi e non te le manda a dire, ti parla della follia di aver siglato una convenzione per il Tamagnini di venticinque anni, pagando una cifra totale che può valere il costo di un campo sintetico che dura otto anni. E per gli altri diciassette anni chi provvederà a rifare il campo di gioco? Lasciamo il Palagrammatico che aspetta e spera. E vergogniamoci perché la squadra maschile della As Gin non potrà partecipare al campionato di serie A 2. Porte chiuse e promesse non mantenute. Bambole non c’è una lira! Non è stata spedita nessuna cartolina, non ci sono stati i Saluti & Baci da Cv delle ragazze della pallamano di Teramo in gara nel nostro cosiddetto palazzetto dello sport, che è poi una palestra scolastica riadattata. Teramo con lo stesso numero di abitanti della nostra CV vanta una struttura da capogiro, come si può verificare sul sito internet. Le atlete abruzzesi sono state convinte dopo un lungo tira e molla a giocare perché sul terreno di gioco ci si vedeva poco e niente. Non funzionava l’illuminazione principale e ci si è dovuti arrangiare con quella delle tribune. E vabbè. Ma non è finita. Quando le ragazze hanno osato tentare la meritata doccia sono state investite da un corroborante gettito di acqua fredda. Che è, che non è? Ma non lo sapete gazzelle abruzzi che quello che veniva definito il “Palazzetto delle meraviglie”, una “struttura davvero eccezionale “ ha la caldaia rotta? Rotta, sta lì che aspetta magari l’intervento divino. C’è qualcuno che controlla o siamo tornati alle secchiate d’acqua? Una cartolina le pallamaniste ospiti l’hanno sicuramente spedita, via mail, è quella dello stato vergognoso, ributtante del piatto delle docce, che potete controllare su TRC Giornale telematico.
Lordura allo stato puro. Con una domanda: ma chi ci bada, chi pulisce, non se ne accorge nessuno? È la sozzura accumulata da anni d’incuria. Ma come vivono i frequentatori locali della mitica struttura, non anno paura di prendersi la rogna? Non è mai venuto in mente a qualcuno di comprare una ghirba di acido muriatico, di anticalcare? A Risparmio Casa viene sette euro! Fortuna che grazie al consigliere regionale Perello forse arriveranno gli spiccioli della Regione per incentivare il turismo. Spendiamone un po’ per il Palasport delle Meraviglie, così a Teramo potranno cambiare la pessima opinione sulla nostra città, e venirsi a gustare la zuppa di pesce.
SILVIO SERANGELI
Silvio, non sai che a parlar male di Civitavecchia si fa peccato? Forse alcuni sono talmente abituati che davvero pensano che questa sia una “città d’incanto”. Personalmente, ogni volta che torno da una gita o da un viaggio, vengo preso da un certo scoramento, dalla sensazione che mai cambierà…. così come ogni volta che imbocco via Montanucci l’eterno dissesto stradale mette alla prova ruote e sospensioni e…. la pazienza… a volte però la pazienza non frena la parolaccia che… scappa. I nostri politici, però, non evitano di compiacersi anche quando fanno il minimo sindacale, cose che dovrebbero essere di normale amministrazione, di cui non ci si dovrebbe compiacere, ma se mai ci si dovrebbe scusare per il ritardo. Vorrei ad esempio sapere perché i bagni alla Marina sono nuovamente chiusi, se non riusciamo a tenere aperti due bagni siamo davvero messi male. Non sarà il caso di dar vita ad un governo di unità cittadina mettendo da parte interessi personali e di parte? Logiche elettorali e spartizioni di potere? Non sarà forse il caso che la politica riconosca che siamo alla frutta e si dia diversamente da fare?
"Mi piace""Mi piace"
Silvio! Anche tu ti stai orientando sul distopico e fantascientifico! Come se la cometa avesse colpito CV e noi zombie telematici farfugliamo sui social di piscine e stadi perduti! Il povero Mister Melchiorri che strilla che “Civitavecchia c’è”, con questa malia per cui, se denunciamo sui social, sui telematici, sul blog, di fatto tutti i problemi si risolvano!
Il quadro delle strutture sportive da te posto è realissimo e ci trova impotenti! 7
PS. Un paziente è stato salvato dalla morte, curato amorevolmente e ‘scientificamente”in terapia intensiva all’ ospedale San Paolo di CV.
"Mi piace""Mi piace"
Silvio Serangeli
Cara Paola, sono di ritorno da controllo ematologico al San Paolo e confermo la lode di cuore.
"Mi piace""Mi piace"