PARLIAMO ANCORA DI NOI – MA COS’È QUESTO BLOG
di FABRIZIO BARBARANELI ♦
Cerchiamo di riepilogare le considerazioni svolte il 26 nel corso della riunione degli amici di spazioliberoblog arricchite successivamente dagli articoli pubblicati sul blog stesso. Riepilogare, ma soprattutto semplificare nei termini operativi.
Qualche perplessità è stata espressa sulla opportunità di dotarci di una struttura, una associazione culturale per intenderci.
Come si può conciliare uno spaziolibero retto da una “fantasiosa anarchia” per dirla con Nicola con una associazione con tanto di statuto e quindi di regole? Non c’è il rischio di un cortocircuito, di irrigidire le posizioni, fossero anche le più condivise, e quindi nei fatti limitare il pluralismo?
Problema reale che può mettere in luce una nostra latente e irrisolta (o irrisolvibile?) contraddizione: essere un gruppo ma non avere una linea, neppure una linea redazionale.
Non essere nella sostanza un collettivo perché la somma di tante individualità non fa necessariamente un collettivo e non dà una identità.
Tuttavia da cinque anni ormai stiamo facendo una sperimentazione che sembra stia funzionando e che vorremmo proseguire e migliorare.
La sperimentazione è quella di tenere insieme voci diverse, libere di esprimersi nei diversi campi del sapere.
Chi ha idee le metta in campo, le esprima, sapendo che gli altri, tutti gli altri, dentro e fuori del blog, possono condividerle, arricchirle, negarle, contraddirle.
La linea quindi del confronto, aperto, libero, senza altro confine che la civiltà, la disponibilità all’ascolto, la collaborazione anche interdisciplinare, i principi della tolleranza e della solidarietà, la visione democratica. In una parola la cultura, che è tutto questo ed altro ancora.
Non è un blocco politicamente caratterizzato, partigiano di qualcosa. Ci sono anche affinità ed omogeneità, sarebbe ipocrita negarlo, ma non possono e non debbono costituire fattori discriminanti.
Al contrario: il nucleo originario, un gruppo di amici con molte esperienze comuni, ha fatto proprio di questa esigenza di apertura e di confronto il centro e la ragione della iniziativa.
Questa caratteristica è un imperativo categorico, da essa deriva la sopravvivenza di spazioliberoblog.
La creazione di una associazione non può suscitare quindi problemi ed interrogativi su un indirizzo che costituisce il dna del blog.
Essa ha un carattere strumentale e qui si ferma. Deve solo essere funzionale a creare condizioni per uno sviluppo ulteriore: dare possibilità di accesso ai bandi e costituire un soggetto per la interlocuzione con le istituzioni e con altri soggetti affini.
Per il resto spazioliberoblog può solo continuare ad essere ciò che è, con qualcosa in più che non ne alteri la natura originaria, lo scopo per cui è stato creato.
Le altre questioni sollevate nel corso della riunione investono direttamente la nostra capacità operativa e il nostro impegno diretto.
Ne cito alcune. La maggiore presenza sui problemi cittadini, allargando possibilmente la dimensione territoriale oltre i nostri ristretti confini, puntando alla crescita della discussione e del confronto, l’assunzione di tematiche rilevanti per lo sviluppo culturale rendendole oggetto di iniziative pubbliche, l’organizzazione di incontri, conferenze, la presentazione di libri, la realizzazione di eventi, ecc.
Il tutto anche in contatto e collaborazione con altri soggetti impegnati su questi terreni.
Attività quindi tese a corroborare ed estendere la presenza del blog e la sua diffusione nonché a rendere servizi culturali. Perché la nostra deve restare una attività di servizio.
Significativo l’orizzonte esterno alla città con la collaborazione di personalità capaci di arricchire le nostre riflessioni, come già avvenuto con importanti contributi in varie discipline.
La discussione ha rivolto una attenzione particolare alla creazione di rubriche che impegnino stabilmente nostri collaboratori e che potrebbero diventare periodiche.
Un capitolo a sé è costituito dai social, Face, Instagram, Twitter. Abbiamo una pagina face, pochissimo frequentata e dovremmo creare un gruppo face da affidare a giovani collaboratori che potrebbero gestirlo ed animarlo.
La presenza sui social è importante. Aiuta la diffusione del blog e consente di entrare in contatto con settori rilevanti della società. Rende più esplicita la funzione di attore sociale, per dirla con Carlo, che spazioliberoblog deve avere per superare i rischi della autoreferenzialità di un gruppo, sia pure significativo sul piano qualitativo e quantitativo, che vuole incidere sulla realtà.
Se guardiamo a questi cinque anni trascorsi dobbiamo riconoscere che la sfida lanciata ha avuto comunque qualche positivo effetto: 102 collaboratori e 1290 articoli pubblicati, tutti di notevole impegno, la grande maggioranza di autori della nostra città, costituiscono un bilancio significativo e testimoniano della capacità e della voglia di scrivere, di esprimersi, di approfondire, di proporre, che caratterizza la nostra realtà.
Molti di questi contributi con ogni probabilità non sarebbero mai stati forniti senza il riferimento del blog.
È una forza reale in campo, che deve accrescere le strade della sua diffusione per incidere con sempre maggiore efficacia sullo sviluppo di un territorio che non vede una politica culturale, una utilizzazione razionale degli spazi, una valorizzazione delle sue risorse intellettuali adeguate al livello che è capace di esprimere.
C’è da augurarsi che su questi terreni spazioliberoblog riuscirà ad esprimere la sua capacità di essere un collettivo.
FABRIZIO BARBARANELI
Ottima sintesi. Ci sono tutti i presupposti per dare un’identità plurale e, al tempo stesso, omogenea, caratteristica della cultura che non vuol chiudersi a riccio ma, anzi, intende condividere.
"Mi piace""Mi piace"
Caro Fabrizio, mi pare che la tua proposta di costituire una associazione culturale abbia espresso un sostanziale generale consenso. Le perplessità di alcuni vanno comprese e rappresentano utili stimoli al fine di rendere questa iniziativa la più consona possibile al raggiungimento degli obiettivi da te chiaramente delineati e credo condivisi da tutti gli amici: fare cultura nella massima libertà e con funzione di servizio sociale. Il blog deve crescere e consolidarsi, ne ha bisogno la città e il territorio.
A questo punto si sciolgano gli ormeggi e si vada in mare aperto: ci aiuteranno la nostra curiosità e l’onestà intellettuale che sono gli altri attributi essenziali del fare cultura.
Enrico
"Mi piace""Mi piace"
Le vostre parole sono la prima carezza del giorno grigio e piovoso di una città che si interroga sull’orrore di un assalto al simbolo anche urbano e collettivo del lavoro. La collettività culturale, non solo politica, si percepisce profondamente colpita e non può che opporre se stessa alla rozzezza e alla barbarie. Persone come voi DEVONO far sentire il proprio impegno culturale così serio ma mai serioso, così trascinante ma raffinato nei modi e nella correttezza delle forme oltre i confini avuti finora. Se per farlo vi dovete trasformare in associazione è bene mettere da parte diffidenze e perplessità. Sono convinta che siate naturalmente provvisti, tutti, anche di un rispettoso controllo interno pur nella libertà di espressione, di opinione e di scrittura. Questo vi permetterebbe di non “esondare”, di conservare la vostra identità anche etica permettendo soltanto alle energie di cui il blog dispone ulteriori differenziazioni e allagamenti territoriali. Siete e resterete comunque custodi della vostra forza che è il sapere libero e dinamico. Un sapere che può circolare ancora di più!
"Mi piace""Mi piace"
Il patto sociale tacito attraverso il quale si collabora nel nostro blog è, come ho cercato di dire in un precedente articolo, la cultura non l’erudizione pedante che altro non esprime che se stessa. La cultura richiama la tolleranza, il rispetto altrui, la sfida razionale, la solidarietà, la voglia di fare squadra e di essere rappresentativa di un collettivo.
Il patto non è scritto? Bene, viva l’anarchia! Non c’è bisogno, lo riconosco, di regole scritte nella misura in cui esiste un “gentlemen agreement”, detta in termini italici un sodalizio di gente di cultura (non di saccenti).
L’Associazione, come Fabrizio ha spiegato, è strumentale al ricorso a finanziamenti, Altro non c’è.
Continuiamo , dunque, con questa sperimentazione allargando la platea anche ad altri centri “di gravitazione”.
Disporre di un collettivo spontaneo è arduo ma certo fertile rispetto a sodalizi irregimentati ed irti di regole. E’ una prova non da poco agire nel rispetto di regole tacite. Ma è questo e non altro il concetto di cultura.
"Mi piace""Mi piace"
Vi seguo saltuariamente tramite FB.
Visualizzando Spazio Libero Blog, nel suo insieme, rapportandolo alle argomentazioni su associazione SI-NO, credo che un ampliamento, mirato alle problematiche di Civitavecchia, del blog, possa aiutare in questo senso.
Per spiegarmi:
Su Civitavecchia,nel blog, alla voce “politica – cittadina”, il primo articolo che si trova è del 29 sett. di Luisa Contu, sulla biblioteca. Interessantissimo argomento, il cui dibattito dovrebbe essere sempre aperto. A distanza di 13 giorni dalla sua pubblicazione, anche se tardivo, si potrebbe ancora intervenire in merito, diversamente dagli articoli successivi, ad iniziare da “lettera al presidente” , 9 agosto di R.Sansolini, ormai lontano nel tempo.
Altra pagina sempre su Civitavecchia, si trova alla voce, rubriche in città, qui gli argomenti sono molto vari e ampio è il settore di intervento.
Per spiegarmi meglio; ad esempio,i vari articoli su blog e associazione , pubblicati recentemente, a mio avviso dovrebbero essere raggruppati in un unica pagina, trattano lo stesso argomento e nell´insieme si capiscono meglio.
Pensando di voler intervenire sul territorio, una pagina specifica sulla città, di articoli attivi e sempre aperti, con un suo responsabile, in cui poter intervenire in modo continuativo nel tempo.
Clicco su Civitavecchia e si aprono finestre,rifiuti,porto,scuola….. in cui si può sempre dire qualcosa. Chi ha interesse interviene.
Diversa cosa una associazione ad ampio raggio, come credo di aver capito, richiede impegno,contributi economici personali ma la sua potenzialità nella partecipazione alla vita sociale è completamente diversa dal blog.
L`associazione è un impegno che si deve sentire, non è un lavoro retribuito, si costituisce quando il tempo è maturo. saluti
.
"Mi piace""Mi piace"
Concordo nell’analisi e ribadisco quanto ho espresso nell’assemblea: va bene il patto non scritto e il comune sentire di cui parla Carlo Alberto. Anche per questo il blog non è un esercizio di narcisistiche erudizioni ed è aperto. Sono per le rubriche con brevi scritti e graffianti, ma so che ci vuole una grande attenzione redazionale. L’associazione è la linfa vitale per le iniziative che hanno bisogno di fondi.
Silvio Serangeli
"Mi piace""Mi piace"
Il nostro blog lavora da sei anni, con novanta persone che scrivono articoli, è l’intellighénzia della città. In esso sono affrontati temi su realtà culturali spesso ignorate. Se l’amministrazione comunale è priva di un assessorato alla cultura, se la ProLoco rimane chiusa a riccio, allora è nostro dovere ampliare la cultura della comunicazione in rete, con il desiderio che possano aprirsi alla cultura gli spazi reali: il Teatro Traiano, la Cittadella della musica ( o meglio…l’ex Infermeria Presidiaria), le Terme, la Biblioteca comunale. La nostra città non può più avere una vocazione industriale, altre devono essere le “vocazioni” di una città! In tale contesto solo alleanze culturali possono aprire spazi alle necessarie alleanze sociali. Ci siamo impegnate ed impegnati nella diagnosi e nella indicazione di rimedi per i processi di degradazione culturale, sociale ed ambientale nel nostro territorio, abbiamo evidenziato certi errori nel pensiero e negli atteggiamenti della cultura locale ed italiana, dobbiamo ammettere che molti “valori” nella cultura dominante sono sbagliati: speriamo di diventare tutti migliori.
"Mi piace""Mi piace"
Tanti ssimi articoli, ma quanti li leggono ?
Commenti pochi o nessuno.
La città è piena di associazioni culturali.
Si faccia un CENTRO STUDI RICERCHE E PROGRAMMAZIONE e se ci si vuole mettere al setvizio della Città si prepari un progetto e ci si presenti alle elezioni :
se il progetto è valido gli elettori lo premieranno.
"Mi piace""Mi piace"