Agosto: il mese delle ferie dedicato a Ottaviano Augusto
di LETIZIA LEONARDI ♦
Il mese associato per eccellenza alle vacanze e alle ferie è anche quello dedicato al primo grande imperatore: Ottaviano Augusto, che fondato l’Impero Romano e che ha introdotto il mese delle ferie nel calendario.
In agosto tutto si ferma anche se, nel corso degli anni, le città si svuotano sempre meno, i cartelli “Chiusi per ferie” diminuiscono sempre più e l’esodo di intere famiglie verso i luoghi di vacanza resta solo un lontano ricordo.
Agosto è anche il mese tipico dell’estate mediterranea dalle colonnine di mercurio che segnano temperature elevate, ma anche in questo qualcosa è andata modificarsi. I cambiamenti climatici ci fanno assistere sempre più a estati anomale con temperature e manifestazioni atmosferiche non consone al periodo. La prima parte del mese è generalmente caratterizzata da clima torrido e afa mentre, nella seconda parte cominciano a diminuire le ondate di calore per lasciare posto alle prime precipitazioni estive, spesso con fenomeni temporaleschi. Queste variazioni avvengono spesso intorno al 15 di agosto, infatti il mutamento viene appunto chiamato burrasca di ferragosto. Se guardiamo la luna piena al momento del suo sorgere o al tramonto noteremo che è più tonda e rosseggiante. Che questo mese sia quello delle ferie per antonomasia è provato dal popolare detto: “Agosto, moglie mia non ti conosco”. Nei campi tuttavia, era ben diverso. In agosto infatti, si raccoglievano le barbabietole con una specie di tridente, si tagliavano le foglie con un falcetto e con dei carri si trasportavano le barbabietole allo zuccherificio. Si tagliava la canapa, si raccoglievano patate, ceci e fagioli. Nel terreno si seminavano rape e cavoli mentre nei castagneti si ripuliva per la raccolta delle castagne. Adesso a fare questi lavori ci sono le macchine che si stanno sempre più sostituendo all’uomo. Ma, tornando al clima, ad agosto si verificano spesso fenomeni temporaleschi tanto che anticamente si praticavano dei rituali per placare la furia degli elementi. Generalmente si accendeva la candela benedetta della candelora davanti a una immagine sacra oppure, in caso di grandinata, si raccoglieva il chicco più grosso e si metteva nella mano di un bimbo. Il tempo che impiegava a sciogliersi era quello in cui la tempesta avrebbe avuto termine. Un proverbio dell’ambiente contadino dice: “Dopo la tempesta non ti scordare d’irrigar ben tosto l’erba pesta”. Dopo un lungo periodo di caldo e siccità, caratterizzato dall’estate infatti, la grandinata non fornisce il giusto apporto idrico al terreno quindi non si può evitare l’irrigazione. Di modi di dire, legati al mese di agosto (ma non solo), che nascondono dei preziosi consigli, ce ne sono molti. Ne cito alcuni presi in prestito dalla saggezza contadina. “Se il sole insacca (cioé si nasconde tra le nuvole) ci sarà vento ed acqua”; “Aria a fette, lampi a saette”; “Se a mezzodì senti cantare il gallo, la pioggia presto aspetta senza fallo”; “Se il gatto starnuta, il tempo muta”; “Il sonno dell’aurora è quel che più ristora”; “Chi dorme ad agosto, dorme a suo costo”. Quest’ultimo detto è rivolto a chi lavora nei campi…perché mentre nelle città, il mese d’agosto, è periodo di ferie per i contadini è proprio il contrario perché ci sono lavori necessari per i raccolti futuri e quindi chi si riposa lo fa a proprio danno.
C’è comunque almeno un giorno in cui tutto si blocca, anche nei campi: è quello del 15 agosto. Ferragosto, anche per i contadini, è stato sempre il tempo del riposo e del ringraziamento per i frutti raccolti. Anche anticamente era il periodo delle ferie ma, solo nel 18 a. C., venne introdotto nel calendario dall’Imperatore romano Ottaviano Augusto. Venivano onorate le divinità delle semine e dei raccolti. Da queste tradizioni traggono origine i pellegrinaggi con carri ricchi di offerte e cibo; i luculliani banchetti che hanno lasciato il posto alle moderne scampagnate, alle mangiate all’aperto, alle sagre di paese, alle feste di mezz’agosto, ai tanti falò fatti a mezzanotte, che un tempo venivano fatti a mare per scacciare le forze del male. In questi cerimoniali un ruolo importante lo riveste anche l’acqua, tanto che è ancora viva in molte zone, l’usanza di organizzare falò sulla spiaggia e di fare il bagno di mezzanotte dal valore purificatore e propiziatorio. I più giovani si divertono con il lancio di gavettoni. In tempi recenti i tradizionali falò sono stati sostituiti da fuochi pirotecnici. Dal punto di vista religioso e in particolare da quello del culto mariano, i festeggiamenti di ferragosto provengono dalle chiese d’oriente che celebravano la dormizione della Vergine. La chiesa cattolica ha associato la festa del Ferragosto con quella dell’Assunzione in cielo di Maria Vergine. Nella tradizione popolare la festa dell’Assunta è una delle più importanti e viene celebrata con funzioni religiose, processioni e offerte di ceri. Dopo questa carrellata di folclore antico e usi recenti non mi resta che augurare a tutti un sereno Ferragosto.
LETIZIA LEONARDI
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Immagine titolo: fonte Wikipedia.
Il tuo prezioso contributo di antropologia culturale non poteva mancare per il Ferragosto. Feriae Augusti oppure Madonna di mezzoagosto?Così avevo posto la domanda sulle chat e tu hai fornito la risposta. Perso, ormai, che i due diversi significati siano persi a vantaggio della semplice vacanza di rito. I raccolti non si festeggiano più. E di Maria, immacolata dunque incorruttibile la cui morte non è morte ma dormizione per poi essere Assunta, rimane solo la traccia che tu ci hai ricordato.
Ricordarci il “calendario” di contro all’elenco delle festività da lavoro è un atto molto importante, almeno lo spero.
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Ma quanto materiale, che attraversa vari saperi e sapuenze, mettete a disposizione di noi tutti!!! Grazie e Buon Ferragosto 👏💥
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