Notizie dalla Preistoria, 1.
di FRANCESCO CORRENTI ♦
Premessa
Preistoria. Per comodità, ne copio e trascrivo le definizioni dal vocabolario on line della Treccani: “preistòria s. f. [comp. di pre- e del lat. (h)istoria «storia», ma coniato sul prec. preistorico o come calco dell’ingl. prehistory]. – 1. Il periodo cronologico che precede la storia dell’umanità e dei varî gruppi umani; in partic., il periodo in cui la storia del genere umano può essere ricostruita soltanto con fonti reali (reperti fossili, geologici, paleontologici) e soprattutto con quelle della cultura materiale (reperti paletnologici), senza l’ausilio di fonti scritte: convenzionalmente tale periodo viene computato a partire da poco meno di tre milioni di anni fa, cioè dalla datazione del più antico reperto di ominide scoperto fino a oggi (nella valle del fiume Omo, in Etiopia meridionale), mentre anche le sue tradizionali divisioni (paleolitico, mesolitico, neolitico, eneolitico, età del bronzo, età del ferro) hanno, per il fatto che i varî stadî culturali si sono succeduti in popoli diversi con tempi diversi, il valore di schematizzazioni utili solo in aree limitate. 2. Per estens., condizione generale di arretratezza, di inciviltà, di povertà, di rozzezza: in quel paese sono rimasti alla p.!; vivono ancora nella preistoria. 3. fig. Le origini remote e poco documentate di un fenomeno, di un avvenimento, di un’idea, di una disciplina, di una tecnica: la p. dell’aeronautica risale alle ricerche di Leonardo da Vinci. Talvolta anche scherz.: per capire la situazione attuale bisognerebbe ricostruire la p. dei rapporti tra i due partiti; non starò a raccontarti la mia p. personale. 4. La disciplina che studia l’umanità preistorica, più comunem. denominata paletnologia.”
In tutte le definizioni, possiamo notare una certa presunzione, quella nostra, di esseri viventi in questi giorni, nei confronti di un periodo precedente poco conosciuto, in realtà fecondissimo e vivacissimo – per così dire e sotto infiniti aspetti –, di cui però abbiamo perso la memoria e che quindi conosciamo poco o addirittura per nulla.
Poiché, invece, conosco molto bene l’importanza di tutte le testimonianze che ci provengono da tempi remoti (che sia un frammento ceramico di un certo tipo o un più consistente insieme di pietre disposte a formare, ad esempio, un campanile di forme romaniche con bella volta a crociera al suo interno, che per Civitavecchia – e per qualche suo abitante – è quasi come parlare di preistoria), potendolo fare, in quanto a mia volta, in buona parte, uomo preistorico (senza specificare se “sapiens sapiens” o no), offro ai contemporanei di oggi ed ai posteri (se vorranno) qualche piccola testimonianza di mia produzione.
Non posso non apprezzare le recenti manifestazioni di civiltà di cui leggo, da parte di amici che – a loro volta – amano la storia (e la preistoria, naturalmente). Così la sezione di Civitavecchia del FAI è cosa buona e giusta, come la pulizia che – nonostante il clima e la fatica – è stata fatta alla necropoli etrusca della Scaglia. Tornerò sui due argomenti in seguito, ma intanto auguro alle due iniziative, come a tutte le altre anteriori e in corso, buona fortuna e lunga vita, con l’auspicio che tutte concorrano (con-tribuiscano, insieme!) a tenere viva l’attenzione sul patrimonio comune.
Mi sento molto “partecipe” di entrambe, pur non avendovi partecipato direttamente per la lontananza e non solo. La Sezione romana del FAI mi nominò a suo tempo socio onorario e la necropoli della Scaglia ha un vincolo di PRG proposto e progettato da me nel 1970. Si deve a quel vincolo se non è sommersa da case, villini e villette. Si deve a quel vincolo se le tombe scavate nella roccia – di cui pubblico la planimetria che ho già pubblicato in “Chome lo papa uole…”, disegnata dal geometra Fabrizio Ferrari – si possono ancora ritrovare tra la vegetazione di molti decenni e se ne possono discendere gli antichissimi scalini dei dromoi. Un po’ di preistoria che riemerge.
Questo era un mio post su Facebook. Da lì, l’idea di una breve serie di altre “Notizie” (nel senso che oggi diamo a “News”), da pubblicare su SpazioLiberoBlog: alla prossima, quindi.
FRANCESCO CORRENTI
L’immagine di copertina è tratta dal volume di Enrico Du Cleuziou, La Creazione dell’Uomo e i primi tempi dell’Umanità, opera pubblicata sotto la direzione di Camillo Flammarion, traduzione con note del Dott. Diego Sant’Ambrogio, illustrata da 444 incisioni, Casa Editrice Sonzogno, Milano 1935 (ex libris Correnti-Colla, Torino-Roma, 1935).
L’immagine che segue è una sintesi delle tavole del Piano particolareggiato di massima per l’inquadramento della zona residenziale n° 14, Borgata Aurelia – Torre d’Orlando. Progettista: Arch. Francesco Correnti. Adottato e approvato con deliberazione CC n° 93 del 22 aprile 1970