Identità da salvaguardare.
di TULLIO NUNZI ♦
Secondo uno studio della Georgetown University, Il cristianesimo è la religione più perseguitata al mondo sia nei regimi islamici, sia in quelli ateisti comunisti, come la Cina.
Nel 2018 nel mondo sono stati uccisi oltre 4000 cristiani e 2625 sono stati arrestati o detenuti senza processo.
Numeri da fare paura, numeri passati in completo silenzio. Non solo la stampa non ha mai evidenziato, questa che potremmo definire una vera strage, ma nemmeno dalla Chiesa stessa, rispetto ad altre problematiche, quali quelle degli sbarchi e dell’accoglienza degli emigranti.
Credo che come laici, democratici, dovremmo dare più spazio a tali tematiche perché di vero problema umanitario si tratta, di tolleranza, di civiltà, umanità.
Se a questo poi si aggiunge una pacata intervista di monsignor Camillo Ballin, vicario apostolico dell’Arabia, in cui escludendo ogni tipo di disegno politico, ogni piano di conquista, o di guerra di religione, prevede per i prossimi anni una Europa completamente musulmana semplicemente perché l’europa non fa figli, perché non difende quegli ideali che si rifanno a quelle che sono le radici cristiane.
Credo che questo sia un tema che debba essere ripreso eliminando le banalità manichee, le guerre di razza (sic) o di religione ma alcune radici valoriali, che permettano di mantenere una identità anche culturale, vanno salvaguardate, tutelate.
Sono consapevole che non bisogna identificare la cultura con la nostra cultura, né la morale con la nostra morale, però alcuni tratti tipici indentitari di una civiltà, a mio avviso andrebbero difesi senza incorrere o tracimare in forme di razzismo.
Abbiamo forse parlato troppo di economia poco di valori.
Una nazione non è il suo PIL.
TULLIO NUNZI
Fonte immagine di copertina
Condivido a pieno la riflessione. Non si è razzisti se si chiede rispetto e se si difende la propria identità. Non si può costruirà un nuovo modello di convivenza che integri culture diverse, se si perde di vista da dove ognuno arriva, se si dimenticano le proprie radici. Guardando la questione da persone cresciute a sinistra, bisogna ammettere che per un lungo periodo proprio la sinistra ha fatto confusione.
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Pur di andare contro al paese di destra la gente di sinistra spesso fa confusione e scamia l’attaccamento al proprio paese e alle proprie tradizione retaggio di intolleranza e razzismo fascista sepolti nel profondo dell’animo delle persone, pronto ad uscire fuori alla prima occasione. Per alcuni, chi lo è dovrebbe sinanco vergognarsi di essere cattolico ancora con la macchia delle crociare e della inquisizione da lavare. Ricordo tempo fa vidi una famiglia islamica, lui in calzoncini corti maglietta del Bayern monaco ed il figlioletto per mano, lei dietro 4 o 5 passi senza un pezzo di pelle al sole. E’ vero che nasciamo tutti uguali, ma è pur vero che la differenza la fa il luogo nel quale nasci. Poi si può anche far finta che siamo tutti uguali ma davvero si possono negare le criticità di culture ed usanze quando vengono in contatto? Siamo fascisti o razzisti per questo?
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