“ALEXANDRIA OCASIO – CORTEZ LE DONNE CHE CAMBIERANNO L’AMERICA: NUMERO RECORD DI ELETTE ALLA CAMERA”

di MARINA MARUCCI

“ Penso semplicemente che non siamo abbastanza coraggiosi. Quando non lottiamo per le persone, le persone non lottano per noi! Ed è per questo motivo che stiamo perdendo e non credo che siamo perdendo perché non siamo abbastanza moderati. “

Queste le parole di Alexandria Ocasio-Cortez giovane deputata USA eletta per i democratici nel collegio Bronx- Queens di New York ad appena 29 anni, nelle lezioni di mid- term, politicamente vicina a Bernie Sanders.

L’eco del risultato delle elezioni statunitensi è ancora nelle orecchie, anche per ricordarci che non è arrivata l’onda azzurra auspicata dal Partito Democratico.

La strada della rimonta è ancor tutta in salita , come nella nostra Europa, ma segnali di luce si cominciano ad intravedere alla fine del tunnel. Le donne sono soprattutto la grande novità del panorama americano, si sono presentate in 529 , quelle candidate nelle primarie del Partito Democratico 273, e 61 per la carica di governatore: dietro tutto questo ci sono stati anche gli stimoli e la lotta del movimento MEE TOO.

Inoltre i giovani, i Millennials hanno sostenuto e votato i loro candidati su idee e programmi decisamente socialisti e tale parola negli Stati Uniti d’America non ha lo stesso significato come da noi in Europa.

Jahana Hayes 45 anni figlia di una tossica dipendente, Raghida Tlaib 42 anni ,figlia di rifugiati Palestinesi, Sharice Davids 38 anni, la prima nativa americana eletta al Congresso, Antonio Delgrado 41 anni, Rapper autore di brani contro le ingiustizie sociali, Ilhan Omar 37 anni la prima ex rifugiata, di religione musulmana e tanti altri , sono tra gli eletti nelle liste del partito democratico.

Alexandria Ocasio- Cortez ha ribadito più volte ,durante la sua campagna elettorale, che si batterà nel Congresso per l’Assistenza Sanitaria Universale,” Midicare for all”, l’istruzione universitaria gratuita e l’ abolizione dell’ ICE Agenzia americana per il controllo sull’immigrazione affermando: “ Non vado nei posti dove il pensiero progressista ha perso, vado nei posti in cui il messaggio progressista ha vinto ed hanno perso i democratici”

come nel Midwest .

Certo la situazione storico politica americana è diversa da quella italiana ed europea, compresi i meccanismi istituzionali ed elettivi, ma le affermazioni ed i programmi politici comportano comunque una riflessione.

La Cortez dichiara : la gente pensa che gli elettori indecisi siano politicamente moderati, invece no, non è il candidato a doversi adattare all’elettore indeciso. Se il candidato si impone abbastanza, l’elettore sceglierà la politica di quel candidato e’ così che conquisti gli elettori che sono passati da Obama a Trump”

Non trovate una certa similitudine nel panorama politico italiano?

Una nuova radicalità potrebbe, a mio parere aiutare la ricostruzione di una sinistra istituzionale e partitica che guarda oltre i propri confini. I movimenti vivi in Italia, tra le donne , e non solo, i Larbour Party nella Gran Bretagna della brexit ( dove si ipotizza un referendum contro), il partito dei verdi nella Germania , forte dei risultati nelle ultime elezioni , potrebbero aver la capacità di occupare nuovi spazi politici, senza abbandonare l’Europa alla destra sovranista e resistendo al trumpismo.

Forse ricominciare da qui potrebbe essere un’idea!

MARINA MARUCCI