“MERITERESTI D’ESSER PUBBLICATO!”
di LUCA GUERINI ♦
Spesso si dice, forse con leggerezza, che non ci sono più le canzoni di una volta, i testi poetici ed impegnati alla De Andrè, Battisti, Guccini… ma ne sono convinti i neo-maggiorenni? Alla vigilia dell’esame di maturità è stato chiesto agli studenti che lasceranno quest’anno il liceo di indicare quali cantanti vorrebbero studiare nelle antologie di letteratura italiana (sinceramente non so se questo termine sia ancora in uso tra i banchi di scuola), probabilmente sulla scia del Nobel a Bob Dylan. Ebbene il podio è risultato essere composto da Coez, Fedez, Ermal Meta. Calma, non ci buttiamo in superficiali “si, vabbè” oppure “ma questi chi sono”: sarebbe facile, amici, ma non buttiamoci giù e cerchiamo di arrivare coi nervi saldi alla fine di questa riflessione che voglio fare con voi. Qui non sono in ballo i gusti personali o il classico “è migliore la roba che ascolto io”, perché nel panorama musicale molto contemporaneo ci sono anche Calcutta, The Giornalisti, Motta che scrivono robe un po’ migliori. Andiamo ad analizzare: il vincitore è quello sconosciuto ai più che scrive “C’è troppa luce dentro la stanza/Questo caldo che avanza e io non dormirò/ E scusa se non parlo abbastanza ma ho una scuola di danza nello stomaco/ E balla senza musica con te/ Sei bella che la musica non c’è”. Questo è il refrain più noto sinora composto, noto quanto non sense con quest’immagine della scuola di danza che ammicca al pubblico dei teenagers e nulla più. Più personaggio che cantautore Fedez è stato addirittura usato da La Perugina per i bigliettini di San Valentino e in effetti ce n’è ben donde: dall’erotico “Arrivi portando brividi e scappi lasciando lividi” all’allitterazione del verso “Senza più limiti. Senza più lividi. Un po’ più liberi.” Insomma i lividi ci sono sempre. Discorso a parte merita Ermal Meta, vincitore a Sanremo assieme a Fabrizio Moro con il brano “Non ci avete fatto niente” A Il Cairo non lo sanno che ore sono adesso/ Il sole sulla Rambla oggi non è lo stesso / In Francia c’è un concerto/ la gente si diverte/ Qualcuno canta forte/ Qualcuno grida a morte” e su questo nulla da dire: riferimenti e giochi di parole degni di finire nelle antologie scolastiche! Se siete inorriditi per i primi esempi sappiate che alle nostre cavie (futura classe dirigente) è stato chiesto anche quali scrittori vorrebbero nelle suddette raccolte ed ebbene (non sto scherzando) la medaglia d’argento è stata conquistata da Fabio Volo, mentre sul gradino più alto del podio è arrivato Roberto Saviano, probabilmente per la serie e per il film e non per il libro che, statistiche alla mano, è stato letto da un target più adulto di pubblico. Come commentate queste risposte?
LUCA GUERINI