Cinema, un’opportunita ancora sottovalutata dalla nostra città
di PIERO PACCHIAROTTI ♦
Torna il grande cinema in città con le riprese del film BENT …. Pochi giorni in verità, ma si tratta di una produzione internazionale con il regista Bobby Moresco già premio Oscar come sceneggiatore ed attori del calibro di Andy Garcia e Sofia Vergara, che fa il paio con il recente ZOOLANDER2 con Ben Stiller e Penelope Cruz; nel frattempo sono passati nella nostra citta altri film come ad esempio IL PERMESSO con Claudio Amendola e Luca Argentero , l’ormai di casa SQUADRA ANTIMAFIA con la bellissima Hongu-Ada madrina dell’ ITFF2016 , sono appena terminate le riprese di MANUEL di Dario Albertini, mentre siamo ancora in trattative per altra produzione che speriamo arrivi a maggio…. e stiamo parlando solo di questi ultimi mesi dove pare che ormai anche le produzioni internazionali abbiano riscoperto la nostra “città d’incanto”.
E si perché non si tratta di una novità, ma bensì di un ritorno di fiamma; quando Hollywood era sul Tevere, ovvero negli anni ’60, Civitavecchia era già meta ambita del cinema ad iniziare da I CANNIBALI, proseguendo con MARISA LA CIVETTA (di cui si festeggiano quest’anno i 60 anni), IL SORPASSO, IL SECONDO TRAGICO FANTOZZI…… e potremmo continuare all’infinito……
Poi arriva la crisi del cinema italiano e con essa anche Civitavecchia cade nel dimenticatoio, ma siccome questa è una città dalla memoria corta e nessuno si ricorda più della propria storia, figuriamoci se ci si può ricordare dei propri trascorsi cinematografici.
Questa eredità perduta viene ripresa 10 anni fa dalla nostra associazione (Civitafilm) che inizia piano piano a riportare al centro degli interessi cinematografici la nostra città; un lavoro difficile, in anticipo sui tempi, non compreso da nessuno ma che nel tempo ha dimostrato quanto fosse lungimirante questa scelta.
Oggi, pur non avendo un protocollo d’intesa, fra tante difficoltà burocratiche e istituzioni distratte, abbiamo riportato la nostra città al centro dei nuovi interessi del mondo del cinema, aprendo uno spiraglio ad una porta che aspetta solo di essere spalancata.
A questi premessa occorre aggiungere i numeri positivi che silenziosamente sta accumulando l’ International Tour Film Fest , il festival internazionale di cinema della nostra città giunto alla sesta edizione e diventato un vero faro internazionale ormai conosciuto in tutto il mondo (ma ancora pochissimo in città) che quest’anno si sta avviando a raddoppiare, rispetto alla scorsa edizione (700), il numero delle iscrizioni al proprio concorso veleggiando già oltre quota 1000 opere a poco più di un mese dal termine dei tempi per iscriversi e freschi di nuovi inviti a numerosi festival nazionali e internazionali come quello di Canton in Cina a fine aprile.
Civitavecchia intanto sonnecchia continuando sulla propria strada fatta di ripicche e polemiche giornaliere che poco hanno a che fare con lo sviluppo reale della città.
In verità qualcosa pare muoversi…. è ancora fresca di pochi giorni la notizia (uscita su un solo giornale locale) dell’interessamento degli uffici comunali alla realizzazione di un regolamento da stilare per le produzioni (ritengo che ormai occorra farlo al più presto, ma che comunque sarebbe più opportuno parlare di un vero protocollo d’intesa anziché di un regolamento) e purtroppo la paura è che possa trasformarsi in un semplice prezziario da applicare alle produzioni senza alternative o incentivi reali da offrire alle stesse in cambio di investimenti sul territorio (posti di lavoro, sistemazione aree delle riprese, ecc..) che contribuirebbero a valorizzare, recuperare e salvaguardare il nostro patrimonio professionale e storico.
Anche se dopo l’uscita dell’articolo si è ricaduti nel silenzio totale è innegabile che ormai il processo di sviluppo economico e culturale di questa città debba passare attraverso la sua internazionalizzazione sia con eventi non più solo amatoriali, sia con la creazione di nuove strutture e l’evidenziazione del proprio patrimonio storico e naturalistico.
L’Unione Europea (fra gioie e dolori) ci ha regalato uno strumento fenomenale chiamato Erasmus permettendo a migliaia di giovani ogni anno di viaggiare conoscendo nuove realtà, nuovi paesi e soprattutto nuove idee e che se ben intercettati ed “invitati” potrebbero usufruire della nostra città come punto d’incontro e di aggregazione internazionale dando nuova linfa e sviluppo anche al nostro terziario.
Ed ecco la nota dolente….le nuove idee…..questa città sembra incancrenita nella ripicca del “io sono meglio di te” ….. “se puoi farlo tu sono capace anche io”……. “perché lui si e io no?……. che possiamo riassumere in una frase dialettale di due parole “Apo’ lue..” che rappresenta la sintesi massima che una chiusura mentale possa partorire.
Ed allora ecco che il cinema può dare quella voglia di esprimerci, confrontarci, sognare, crescere, svilupparci, dare ai nostri figli quell’apertura mentale che possa farli inserire in pieno dentro una realta cosmopolita per non doversi trovare poi, da adulti, a vivere ai margini di essa.
L’industria del cinema, quindi, come potenziale possibilità di sviluppo per riconvertire almeno in parte l’economia locale nel settore cultura e turismo che grazie al suo punto strategico (primo porto del mediterraneo e a due passi dall’aeroporto internazionale di Fiumicino) dove puntare da subito per quel salto di qualità di cui abbiamo tanto bisogno..
La sensazione è che “il treno” di cui parlo già da alcuni anni, stia transitando ora a grande velocità….. da molto tempo ormai spingo su queste notizie cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica e soprattutto la sorda politica a 360 gradi; avremmo dovuto già essere pronti, ma visto che non lo siamo , proviamo subito almeno a saltare su al volo per il bene della nostra città.
Non un salto nel buio quindi, ma un salto nella luce della nostra memoria storica per trovare il nostro futuro.
PIERO PACCHIAROTTI
Ti cito Piero:
“Ed ecco la nota dolente….le nuove idee…..questa città sembra incancrenita nella ripicca del “io sono meglio di te” ….. “se puoi farlo tu sono capace anche io”……. “perché lui si e io no?……. che possiamo riassumere in una frase dialettale di due parole “Apo’ lue..” che rappresenta la sintesi massima che una chiusura mentale possa partorire.”
Dando una occhiata sempre più veloce al social, questa mattina, ho fatto la tua stessa riflessione, questa città muore fra le ripicche, mentre per le ragioni di cui hai accennato potrebbe, se fosse dotata di menti aperte, cogliere a pieno la sua vocazione internazionale. I protocolli d’intesa appaiono strumenti adeguati perchè presumono la capacità d’intendersi. Se si prendesse finalmente questa strada vorrebbe dire che si comincia a liberarsi delle zavorre che bene hai definito con l’espressione “Apo’ lue”.
"Mi piace""Mi piace"
Non potrei aggiungere nulla di più alle cose che hai detto. Il cinema, l’arte, la cultura cometato occasione di rilancio economico. Approfitto, ancora una volta, con ostinata perseveranza a rilanciare la proposta di un Museo Multimediale del Cinema a Civitavecchia , che ripercorra il grande contributo offerto dalla nostra città alla “settima arte”, magari intestato a Ettore Scola.
"Mi piace""Mi piace"
Fatte salve purtroppo le perplessità e i timori, un bravissimo all’autore dell’articolo nonché promotore delle citate iniziative. D’accordo pure con Alessi sulla proposta di Museo multimediale del cinema. Il futuro di economia e civiltà – non solo per Civitavecchia – è in questa direzione. La cultura fa “volare alto” ma dà “anche” pane…
"Mi piace""Mi piace"
Fatte salve purtroppo le perplessità e i timori, un bravissimo all’autore dell’articolo nonché promotore delle citate iniziative. D’accordo pure con Alessi sulla proposta di Museo multimediale del cinema. Il futuro di economia e civiltà – non solo per Civitavecchia – è in questa direzione. La cultura fa “volare alto” ma dà “anche” pane…
"Mi piace""Mi piace"
Per il museo del cinema avrei già tutto pronto
ed a costo zero per la città; occorrerebbe soltanto
che la città (per città intendo amministrazione
comunale o anche autorità portuale) metta a disposizione
spazi adeguati che sono già in grado di riempire
con tantissimo materiale che ci verrebbe donato
e che diventerebbe davvero un vanto per la nostra città
creando anche qualche posto di lavoro stabile.
Attendo solo interlocutori seri con cui sedermi
ad un tavolo e trovare la giusta fattibilità.
"Mi piace""Mi piace"
Della questione avevo accennato a D’Anto’ ma forse se la proposta proviene da altri diversi da me assume un maggiore rilievo.
"Mi piace""Mi piace"