DOSSIER BENI COMUNI, 115. LE DETRAZIONI

a cura di FRANCESCO CORRENTI ♦

Questa puntata della rubrica “Beni comuni” è chiaramente ispirata dall’evento svoltosi al Teatro Traiano di Civitavecchia giovedì scorso ed ho voluto evidenziarlo con il colore di fondo della copertina e della figura 1 (e unica), oltre che con il bianco profilo ripreso dal suggestivo logo creato nel 2022 dagli amici di Graphis Studio. La mattina di giovedì è anche uscita la puntata precedente, dedicata al tema che, per certi aspetti, riprenderò in questa stessa, dopo la serie della Pietà per il ciclo, sulla nota questione dei dipinti del Genio, a sua volta espressione dei medesimi concetti di conservazione dei Beni.

La serata del Premio Eugenio Scalfari – ripeto un altro mio scritto –, con i suoi tanti momenti di autentica commozione e di sincera espressione ai premiati dell’affetto del pubblico in sala, ha fatto comprendere a noi tutti la necessità di mantenere forte il legame di idee, intenti e solidarietà democratica. Le minacce all’orizzonte sono molto gravi. Grande soddisfazione mi ha poi dato, da architetto iscritto dal 1981 all’elenco speciale annesso all’Albo dei Giornalisti quale direttore responsabile del periodico tecnico-scientifico «OC/quaderni del CDU» di UCITuscia (ed anche all’Associazione Stampa Romana), consegnare al giornalista Sigfrido Ranucci, autore e conduttore di Report, vincitore della IV edizione del Premio Eugenio Scalfari Città di Civitavecchia, il grande album e le tavole sulla storia urbana di Civitavecchia, con i brani letterari di tanti autori e con le magnifiche vedute di Arnaldo Massarelli, coetaneo di Scalfari. Mi ha fatto anche piacere sapere dal nipote di Eugenio, Simone Viola, che quelle tavole che ebbi il piacere di donare al Nonno, sono ancora conservate e consultate nella casa di campagna di Velletri. Ultimo ma per me altrettanto importante momento della serata, avendo la bella occasione di conversare con Maria Grazia Calandrone e con Vivian Lamarque, è stato il commento della puntata del dossier di “Beni comuni”, in cui parlo proprio di Sigfrido, del libro-breviario sulla gentilezza e sul coraggio di Gianrico Carofiglio e di altre testimonianze, proprio in relazione ai problemi che stiamo affrontando dei dipinti del Genio e delle altre questioni su cui incombono minacciose previsioni di scomparsa di elementi storici fondamentali della memoria collettiva della città. In proposito, l’adesione di Maria Zeno, di Annalisa Tomassini, di Rosa Maria Sorge, di Gino Saladini e di tanti altri alla proposta di conservazione e di cura del museo da istituire nella casermetta del Genio, ci dà la certezza del risultato altamente positivo su tutto il fronte dei nostri Beni comuni, che potranno essere rilanciati in alcune importanti manifestazioni, dal Campanile alle architetture a rischio, al Famedio, all’Aurelia antica, al Cammino di Hasekura e dei Martiri Giapponesi!

Avendo, ormai infinite volte, raccontato in questa rubrica (e mi scuso sinceramente per la noia che posso aver causato nei Lettori) fatti di cui sono stato direttamente testimone partecipe riguardanti le iniziative e le vicende delle Amministrazioni comunali del passato, ho voluto, questa volta, senza idee preconcette, documentarmi e riferire su procedure e provvedimenti contemporanei, naturalmente sempre con riferimento ai Beni oggetto della rubrica e, in particolare, ad un tema già trattato, che ho cercato di approfondire, attraverso gli atti disponibili nel sito ufficiale del Comune. Di seguito, quindi, l’esposizione dei fatti.  

Con propria determinazione n° 1974 del 24/04/2025, il dirigente Giglio Marrani ha deciso l’affidamento diretto, ai sensi dell’art. 50, comma 1, lett. B), tramite trattativa diretta sul MEPA, per la redazione della relazione paesaggistica in merito alla variante urbanistica del comprensorio turistico-termale, adottata con deliberazione di Consiglio Comunale n° 20 del 13/02/2025, con decisione a contrarre e affidamento incarico.

Per questo fine, il dirigente ha richiesto un preventivo alla Zelka Progetti s.r.l., società che, in rete, dichiara come propria branca di attività quella di interventi su facciate di case d’abitazione condominiali, bonus facciate, ecobonus e simili. Leggo, testualmente: «Zelka Progetti, una squadra di professionisti esperti nelle detrazioni fiscali. La società romana è dotata di un team specializzato che garantisce ottimizzazione di costi e tempi». Da qui ho tratto il titolo della puntata, così senza particolari motivi, tanto per dire, un titolo ci voleva.

L’importo del contratto è pari ad € 5.000,00 oltre oneri di legge, e l’operatore economico Zelka Progetti s.r.l., con sede (tralascio i dati qui non necessari) ha ricevuto l’incarico per la redazione della relazione paesaggistica in merito alla variante urbanistica del comprensorio turistico termale, per l’importo, al netto del ribasso offerto, di € 5.000,00 oltre oneri di legge, per un totale di € 6.300,00.

È stata impegnata la somma di € 6.300,00 al cap. 1309 “Spese per consulenti esterni’’, Bilancio 2025, dando mandato al Servizio 3 – Sezione Urbanistica per la stipula della Trattativa Diretta (omissis) disponendo gli adempimenti in materia di comunicazioni e trasparenza di cui agli artt. 20 e 23 del D. Lgs. n. 36/2023 ed attestando la regolarità e la correttezza del presente atto ai sensi e per gli effetti di quanto dispone l’art. 147 bis del D. Lgs. n. 267/2000. In data 16/05/2025 è pervenuta la relazione a firma dell’Arch. Claudio Giustini, dell’Ordine degli Architetti PPC di Roma, quindi di un professionista pienamente titolato a svolgere quell’incarico.

Il contenuto della relazione vede una rapida sintesi storica e la trascrizione, sulle 47 pagine totali, di 35 pagine di norme del PTPR sulla protezione dell’avifauna e altre disposizioni di tutela naturalistica. In diverse dichiarazioni, come quella a pag. 9, è detto che i comparti TD, TB4 e TC3 parte «non risultano sottoposti a vincolo archeologico». Su questo aspetto, devo dire in tutta franchezza, sono rimasto incerto e stupito, pensando a una svista o alla cancellazione fortuita di qualche brano della relazione, dato che, ad esempio, il comparto TB4 vede, tra l’altro, la presenza del complesso templare – con il famoso monumento medioevale del  Campanile di San Giulio e Sant’Egidio – esplorato in modo approfondito dal Dipartimento di scienze dell’antichità dell’Università La Sapienza di Roma, come di recente illustrato dalle professoresse Francesca Romana Stasolla e Federica Vacatello nella conferenza stampa svoltasi nella sede comunale, presentata dalla vicesindaco Stefania Tinti, il 25 marzo 2025, e come a suo tempo illustrato dall’attuale sindaco Marco Piendibene, allora consigliere di minoranza e presentatore della mozione del PD (votata all’unanimità) per impegnare l’amministrazione nelle attività di studio e di restauro e valorizzazione di quella “preziosa reliquia del Medioevo” citata tra i beni più importati del territorio dal professore emerito Giovanni Carbonara nel convegno del 28 maggio 2019.

Con propria determinazione n° 1975 del 24/04/2025, il dirigente Giglio Marrani ha poi deciso l’affidamento diretto, ai sensi dell’art. 50, comma 1, lett. B), tramite trattativa diretta sul MEPA, per la redazione della relazione archeologica per le attività propedeutiche allo sviluppo del sito termale nel comune di Civitavecchia (Ficoncella, Terme Taurine e terme comparto pubblico), con decisione a contrarre e affidamento incarico, all’archeologa Dott.ssa Maria Cristina Recco, direttrice del Museo Civico Archeologico di Fondi. Per lo svolgimento dell’incarico sono previste le seguenti fasi:

Fase I per la redazione della relazione archeologica: euro 5.000,00 oltre oneri di legge. L’offerta per la fase I comprende le seguenti attività: 1) ricerca storico bibliografica e inquadramento archeologico dell’area in progetto; 2) ricerca nell’archivio della Soprintendenza; 3) analisi della cartografia storica; 4) macroanalisi della toponomastica; 5) redazione relazione archeologica. La consegna della relazione archeologica dovrà avvenire entro 30 giorni dalla trasmissione della determinazione dirigenziale di affidamento al tecnico incaricato. Fase II per il supporto scientifico: euro 5.000,00 oltre oneri di legge. L’offerta per la fase II comprende le seguenti attività: realizzazione dei contenuti scientifici relativi al progetto di musealizzazione dei siti da far confluire nei pannelli, totem, supporti digitali, virtual tour. In totale, l’importo della prestazione è pari ad € 10.000,00, oltre INPS, per un totale di € 10.400,00-. Di questa relazione tuttavia, non ho potuto reperire altre notizie e devo presumere che non sia stata ancora presentata.

Non voglio suggerire nulla al mio amico dirigente, tanto più giovane e per formazione professionale meno esperto nelle materie di cui si deve occupare, se non far presente che in casi del genere è sempre opportuno documentarsi e ricorrere, ad esempio, a persone più informate, presenti anche all’interno dell’Amministrazione. Probabilmente, sarebbe stato avvertito che, sull’argomento in questione, il Comune dispone di una vastissima documentazione, presente nella Biblioteca comunale e nell’Archivio storico, tra cui le relazioni archeologiche allegate agli strumenti urbanistici comunali (e costantemente aggiornate fino alla sopra citata relazione Stasolla-Vacatello del Dipartimento di scienze dell’antichità dell’Università La Sapienza di Roma), a partire da quelle redatte da Bastianelli e Cordelli negli anni 50-60, a quelle contenute nel Quaderno CDU del 2 aprile 1991 (con Elenco degli immobili, complessi edilizi, isolati, aree ed edifici e altri beni da tutelare individuati dal Consiglio comunale con propria deliberazione n° 108 del 15 dicembre 1992, affisso in seconda pubblicazione all’Albo Pretorio dal 6 al 21 febbraio 1993 ed entrato in vigore il 1° marzo 1993). Per la zona dell’incarico, si dovrebbe, in particolare, fare riferimento alla dettagliatissima Carta con schede di inventario allegata al Piano attuativo paesistico del marzo 1990 (schede Correnti, Gianfrotta, Maffei et alii). Carta in cui i Beni monumentali, storici, artistici e di ogni altro tipo ed epoca, con i relativi vincoli, sono precisamente e puntualmente individuati, inventariati ed elencati, senza omissioni e senza detrazioni.

Termino con una notizia di assoluta attualità. È stato finalmente inaugurato ieri, 15 dicembre 2025, “Metropolitano”, il primo Urban center promosso e realizzato da Roma Capitale e Città Metropolitana con l’organizzazione di Risorse per Roma Spa. L’Urban center nasce con l’obiettivo di informare e coinvolgere i cittadini nelle politiche pubbliche e sulle trasformazioni urbane della Capitale e dei 120 Comuni dell’hinterland. Lo spazio è stato presentato dal Sindaco Roberto Gualtieri insieme al Vice Sindaco della Città Metropolitana Pierluigi Sanna, all’Assessore all’Urbanistica di Roma Maurizio Veloccia, alla Consigliera Delegata Bilancio Patrimonio della Città Metropolitana di Roma Cristina Michetelli e al Presidente del Comitato scientifico dell’Urban center, Amedeo Schiattarella, collega architetto, già presidente del mio Ordine e, posso ben dirlo, amico carissimo, oltre che tra i consulenti del Comune di Civitavecchia da me coordinati per la revisione generale del PRG del 2004-2005, completata e del tutto dimenticata dal 2007. Non ricordo qui adesso la vicenda della Corte dei Conti e del CDU, ossia dell’Urban center di Civitavecchia, perché ne ho scritto varie volte e in modo dettagliato, anche qui su SpazioLiberoBlog, su questo «luogo aperto in cui confrontare le idee», anche se il confronto non mi sembra molto “aperto”, proprio da parte di chi avrebbe il dovere e pure l’utilità di ascoltare e trarre idee dal dialogo con i cittadini. «Una dote fondamentale nel profilo del politico ideale è la capacità di non farne, mai, un fatto personale» (G. Carofiglio, op. cit., pag. 19). Se ne dovrà tornare a parlare, per forza di cose, probabilmente tra breve.

FRANCESCO CORRENTI