QUESTA GRANDE SCONOSCIUTA O INCOMPRESA: LA ROTATORIA. BREVI RIFLESSIONI – ANALISI E CONSIDERAZIONI IN MERITO.

di LUIGI DE PAOLIS ♦

In questi giorni sulla ribalta cittadina la fa da prima donna la rotatoria all’incrocio tra la strada mediana e la via Benci e Gatti (mi astengo da ogni commento in merito); ciò mi ha stimolato ad alcune riflessioni su aspetti di quotidianità vissuta, correlati alla movimentazione che oggi, con l’espansione delle città e il notevole incremento veicolare, assume importanza significativa e talvolta vitale. Riflessioni che vorrei qui condividere con gli amici del blog.

Quando due o più strade complanari, ovvero che corrono sul medesimo piano, si incrociano danno origine ad un nodo da cui, in assenza di specifiche indicazioni, scaturiscono punti di conflitto; che purtroppo possono far nascere sconvenienti situazioni o potenziali incidenti.   Il legislatore, consapevolmente, ha fornito risposte molteplici, lasciando al gestore operativo la facoltà di valutarne le diverse applicazione. La soluzione più corrente, applicabile a situazioni semplici, è l’installazione di adeguata segnaletica che regolamenti la priorità di percorrenza in caso di contemporaneità di più veicoli all’incrocio; tale segnaletica si concretizza con il triangolo a punta capovolta indicante di dare la precedenza o con l’ottagono son la scritta stop.

In casi di incroci più importanti si può optare per due soluzioni che comportano un impegno complessivo maggiore e che si possono concretizzare con l’installazione di impianto semaforico o con la realizzazione di svincolo a rotatoria. Oggi, sembra prevalere la tendenza ad un abbandono progressivo del semaforo a favore della incalzante rotatoria. In linea di principio tale tendenza è sicuramente meritevole sotto vari aspetti, considerando sia la non necessità di impianti tecnologici e, quindi, una più semplice ed economica manutenzione conservativa, nonché, la possibilità di usufruire del nucleo centrale quale aiuola, per arricchire il polmone verde cittadino. Pur tuttavia, prima di optare per una riconversione in tal senso, andrebbero ponderatamente valutate le reali possibilità di attuazione, direttamente correlate alle realtà di traffico odierne.

Esempio di moderno svincolo a rotatoria

Innanzi tutto, analizziamo cosa concretamente sia una rotatoria: niente altro che una strada a senso unico a forma tendenzialmente circolare, su cui si immettono e si dipartono più strade, anche di diversa importanza, in pratica, un nodo di svincolo. Pertanto, interrompe la continuità di tutte le strade affluenti che vengono in tal modo completamente parificate tra di loro. Tutti gli utenti, da qualsiasi direzione provenienti – configurandosi la fattispecie di un qualsiasi incrocio – debbono rallentare, verificarne la inesistenza di impedimenti e, successivamente, immettersi.

Immettendosi  in una rotatoria si ha l’obbligo di svoltare a destra, pertanto è superfluo  (se non sciocco) attivare il segnalatore lampeggiante di direzione (freccia); è invece necessario e corretto segnalare l’intendimento di uscita dalla rotatoria, per far conoscere a gli altri utenti la possibilità di immettersi. Infatti, per assurdo, per il principio generale che chi percorre la rotatoria ha diritto di precedenza,  seguitando a girare in tondo senza mai uscire si bloccherebbe l’intero traffico.

Antico spartitraffico intorno cui girare in rotatoria

Negli anni 50 e 60 del secolo scorso, con le strade interessate da un traffico veicolare molto contenuto, un incrocio a rotatoria era rappresentato da un piedistallo rotondo posto centralmente con sovrastante una stele troco-conica alta poco più di un metro, il tutto ben munito di rifrangenti di colore rosso o arancio per la visione notturna. Per l’ancora bassa densità di traffico dell’epoca tale tipologia di svincolo era sufficiente e soddisfacente.

Con l’evoluzione dei tempi, il progresso economico e l’espansioni delle città, di pari passo è andata ad incrementarsi una sempre più diffusione dei veicoli a servizio personale, con le conseguenti modificazioni ed i relativi adeguamenti. Basti pensare ai recenti svincoli autostradali realizzati nel tratto di recente realizzazione dell’A12 – Civitavecchia – Tarquinia che, magistralmente, hanno adottato la formula della rotatoria per risolvere intrigati svincoli. Infatti, la rotatoria potrebbe definirsi come “soluzione semplice a un problema complicato”; come già detto: parifica tutte le strade e, comportando solo curve a destra, annulla i punti di conflitto.

Altro esempio di moderno svincolo a rotatoria

Ma, attenzione, prima di abbandonare un impianto semaforico – che, comunque, regolamenta in maniera ordinata il traffico – per uno svincolo a rotatoria, si devono ben tenere presente e rispettare alcune caratteristiche fondamentali perché esso possa realmente dare risposte funzionali.

Come si è detto in precedenza, una caratteristica fondamentale della rotatoria è che interrompe la continuità delle strade parificandole; l’utente della strada deve “percepire” tale situazione, rendendosi fisicamente conto del mutamento di percorso; ciò si ottiene impostando il nucleo centrale della rotatoria (solitamente una aiuola) significativamente più ampio della carreggiata percorsa, in tal modo il veicolo non potrà proseguire in senso diretto, attraversando di fatto la rotatoria (come purtroppo avviene in numerose situazioni), ma dovrà necessariamente “entrare” in rotatoria affrontando una curva a destra e medesima manovra dovrà essere poi eseguita per uscirne.

              Esempio di segnaletica per immettersi nello svincolo a rotatoria

Quanto sopra comporta la disponibilità di adeguati spazi, pressoché impossibili da disporne in un incrocio cittadino circondato da marciapiedi e palazzi preesistenti. Purtroppo, spesso, anche in presenza di spazi ampi, che consentirebbero la realizzazione di uno svincolo adeguato, gli spazi stessi vengono frazionati e suddivisi artatamente con sub-svincoli e rampe di accesso o di deflusso, che non agevolano assolutamente lo snellimento della viabilità ma, il più delle volte, creano confusione, rallentamenti e possibili incidenti. Una rotatoria veramente funzionale deve essere semplice, senza orpelli di sorta.

Altro elemento importante per un buon funzionamento di una rotatoria e la fluidità del traffico veicolare che, invece, spesso viene interrotta dagli attraversamenti pedonali posti immediatamente a ridosso delle uscite.

Al fine puramente esplicativo, si allegano alcune foto indicative.