Il morbillo in Texas e il ministro incompetente

di PAOLA CECCARELLI

Premessa; Trump non vuole che questa notizia si sappia troppo a livello nazionale per cui ve la dico. 

Partiamo da dove vivo. Il Texas è uno stato enorme con ben 254 regioni o contee che vanno da minuscole frazioni ad aree molto vaste e popolatissime (come la contea dove abito in North Texas).

Il West Texas in questione conta 72 contee che sono per la maggior parte aree quasi deserte, con pochi abitanti e cittadine anche di soli 250 anime sparpagliate in un’area geografica vastissima. 

Io conosco molto bene queste zone. Mi sono anche sposata davanti al giudice di pace (ottantenne e minuscolo) di una frazione di una cittadina ad ovest di Abilene dove i miei ex suoceri – texani da generazioni – avevano un piccolo ranch con vacche, asini, galline e tante capre. Abitavano appena fuori una minuscola cittadina, più un villaggio in effetti, che contava a quei tempi 450 persone. Ora ne ha raggiunte 800. 

Da quelle parti la terra è piattissima e dai sorprendenti colori della terra di Siena, disseminata da bassi alberi chiamati mesquite che producono il legno più richiesto per fare barbecue perché danno alle grigliate uno specifico, speciale sapore. Posso testimoniare. 

Queste sono terre aspre, dagli orizzonti larghissimi che si perdono in lontananza e dai cieli immensi che sembrano così bassi da poterli toccare. Si può guidare per ore senza mai incontrare un’altra macchina. Poi ti si apre improvviso davanti un canyon e puoi finalmente trovare ombra lungo i suoi fianchi per ritrovarti – incongruamente – a guidare in salita per poi scendere di nuovo a livello piattume. Avete presente quelle scene di film dove la strada è lunga e solitaria e il calore fa tremolare l’orizzonte come fosse un oasis? Funziona così. Di notte puoi sentire i coyotes ululare assordanti fuori delle tue finestre sotto un cielo nerissimo ma pieno di stelle. Ci sono serpenti a sonagli come fossero mosche, resti di dinosauri enormi, villaggi abbandonati, continui avvistamenti di UFO, sacche di povertà e miglia e miglia di ranch privati, cowboys che ti galoppano di lato mentre guidi, comunità di artisti, lavoratori a distanza (remote nomad) e turismo estremo. Decisamente, non è  un posto per tutti. Sicuramente non si dimentica. Un giorno di questi ne parlerò meglio. 

Altre due particolarità del West Texas però non sono positive: il più alto numero di individui non vaccinati e di elettori repubblicani. La connessione è lampante. Come è quindi lampante il motivo per cui Trump non vuole che si sappia a livello nazionale di una pericolosa emergenza sanitaria scoppiata in West Texas e avrebbe proibito il Centro per le Malattie Infettive di divulgare la notizia per evitare di “spargere panico ingiustificato”, citato. 

Il che significa che bisogna stare tutti in allerta, considerando come Trump ha disastrosamente gestito la pandemia Covid. 

Il West Texas ha registrato ad oggi 317 casi di morbillo con la morte di 1 neonato (un evento che non succedeva negli States da 20 anni) ed un adulto non vaccinato. Nella sola contea di Gaines i casi sono passati da 174 a 191 in una settimana. In tutto il West Texas i casi sono saltati da 294 a 317 in soli 4 giorni. Sono 38 i pazienti ricoverati.

La crescita esponenziale fa quindi prevedere una delle più grandi epidemie di morbillo degli ultimi 10 anni.

Lo scorso anno i casi di morbillo registrati in TUTTI gli States erano stati quasi 300. Se continua così quest’anno si arriverà a quintuplicare quei casi raggiungendo i 1200. 

Nel 2014 si verificò la cosiddetta Disneyland outbreak, un’epidemia improvvisa con circa 650 casi che partì appunto da un focolaio a Disneyland e viaggiò fino a Canada e Messico. In questi giorni è arrivata la notizia di alcuni casi di morbillo che sono stati registrati anche in New Mexico.

In Texas, così come negli altri stati americani, per iniziare la scuola dell’obbligo i bambini devono presentare certificati di vaccinazioni effettuate secondo un calendario preciso. È però possibile da parte dei genitori ottenere un’esenzione alle vaccinazioni per ragioni di salute accompagnando la richiesta con una richiesta del medico, oppure per motivi di coscienza (no-vax) o motivi religiosi. Queste esenzioni purtroppo sono in aumento: in Texas, secondo i dati forniti dal Texas Health and Human Services, a livello statale in 10 anni si è passati dall’1,35% al 3,65% di esenzioni, nel 38 % dei distretti scolastici il livello è superiore al 5% ma in alcuni casi ancora più alto. 

Tornando a Gaines, da dove tutto è partito, in 10 anni le esenzioni da vaccinazioni sono salite al 17,6%.

Ignoranza, radicalizzazione politica, indifferenza, uso di fonti di informazioni non legittime (vedi social), mancata incisività nel mettere in atto direttive statali o voluta campagna di disinformazione a livello governativo: tutto questo è il cocktail micidiale all’origine di questo nuovo contagio. 

Per gli esperti, possono volerci mesi se non un anno per tenere davvero sotto controllo un’epidemia di morbillo. Il morbillo è estremamente contagioso: si trasmette per via aerea e basta trascorrere pochissimo tempo in un ambiente chiuso con una persona infetta per contrarre la malattia che può anche portare a complicazioni mediche gravissime e alla morte. Una sola persona può contagiare di media altre 18 persone con una velocità sei volte superiore all’influenza stagionale. Il contenimento del contagio poi funziona “a gregge” solo se il 95% -99% della popolazione di una specifica comunità è vaccinato. L’unico strumento contro morbillo, parotite e rosolia (Mmr) è il vaccino. 

Prima della campagna di vaccinazioni nazionali avviata in USA negli anni sessanta erano solite scoppiare ogni 2-3 anni epidemie di morbillo con un’altissima incidenza di decessi. 

Finora si è quindi riusciti a contenere diffusione e pericolosità grazie ai vaccini. Il problema è che il contagio è estremamente rapido e quindi basta una lieve riduzione di vaccinazioni per scatenare nuove epidemie. 

Quello che sta succedendo cioè in West Texas dove il focolaio è stato localizzato all’interno di una comunità bianca mennonita della cittadina di Seminole. I mennoniti sono cristiani anabattisti che rifiutano il battesimo dei neonati e che non sono in linea generale contrari alle vaccinazioni ma hanno visto negli ultimi anni varie comunità radicalizzarsi e rifiutarle.  

Siamo negli States, del resto, e il movimento no-vax sotto COVID ha infoltito le sue truppe di fanatici ed è diventato più spavaldo di sempre spalleggiato dallo stesso presidente e moltissimi repubblicani al governo.

E la recente nomina a Segretario della Sanità del famigerato Robert Kennedy Jr, la cui nomina è stata fortemente voluta da Trump, non è certo un buon segno.

Kennedy Jr. è da sempre un anti vax convinto: ha dichiarato più volte che i vaccini sono assimilabili all’Olocausto e causa di autismo e che il cancro si può debellare solo grazie ad una dieta alimentare. 

Quando arrivò  la notizia della morte del primo neonato per morbillo, Kennedy Jr  ha cercato di fare un giro di boa e sugli schermi di FOX News alcuni giorni fa lanciò un appello alla vaccinazione descrivendo la velocità e pericolosità del contagio in Texas, ricordando come le campagne di vaccinazioni dagli anni Sessanta in poi erano state in effetti cruciali nel contenere la mortalità della malattia e informando di aver istruito i vari CDC Centers Disease and Control and Prevention di monitorare da vicino la situazione in West Texas  attivando un canale diretto con il Governatore dello Stato del Texas, Abbott (il quale fino a questo punto non aveva minimamente informato la popolazione).

Se anche Kennedy Jr. ora sta suonando il campanello d’allarme vuol dire che l’allarme non solo è sempre stato giustificato sin dall’inizio ma che forse la situazione è più pericolosa di quanto sia possibile sapere al momento.  

Il problema però è che Kennedy Jr. sta lanciando disordinatamente informazioni contraddittorie e fuorvianti creando confusione invece di offrire alla popolazione una direttiva stabile. Per prima cosa ha rimarcato che il vaccino deve essere sempre considerato una scelta individuale e qui vanno a farsi benedire gli appelli del mondo medico e scientifico. Poi ha suggerito che le conseguenze del morbillo sono molto meno comuni di quanto si creda e questo nonostante prolungate e dettagliate ricerche. Poi ha asserito che una immunità naturale o di gregge conseguita attraverso il contagio protegge da cancro e malattie del cuore. Una dichiarazione che ha lasciato la comunità medica a bocca aperta. 

Ha poi osannato l’olio di fegato di merluzzo ed integratori alimentari come promotori di un veloce ricovero meglio di steroidi o antibiotici. Ha anche dichiarato che è difficile che il morbillo uccida una persona sana a meno che non sia malnutrita. Kennedy’ ha rimarcato come il West Texas sia una ‘food desert”, un’area dove le offerte di scelte alimentari sono ristrette e la gente deve guidare anche ore per trovare un supermercato che di solito offre solo poche varietà’ di scelta. Ha però dimenticato di dire che i mennoniti da cui il contagio è partito evitano cibo prodotto a livello industriale, allevano i loro animali e fanno il loro pane. Insomma, sono individui che consumano una dieta salutare ben al di sopra della media del West Texas. 

Infine, Kennedy Jr. ha in pratica detto che calma e sangue freddo perché  in fondo le morti sono bassissime dimenticando di omettere le serissime conseguenze che il morbillo può infliggere al malato: cecità, sordità e ritardi cognitivi, encefaliti.

Piano piano comunque la notizia del morbillo del West Texas sta arrivando alla massa attraverso le reti di comunicazione ufficiali e sui social e sempre più richieste di informazione e limpidezza di interventi governativi stanno montando da più parti con le persone che si dicono comprensibilmente confuse e preoccupate.

Insomma, con un ministro della Salute Pubblica di questo genere e Trump non c’è bisogno del cancro o di guerre per uccidere gli americani. 

PAOLA CECCARELLI