RUBRICA BENI COMUNI, 99. IL 3 NOVEMBRE DI AILATI: IDEE, FOTO E DISEGNI DI UN REDUCE DELLA “GRAN VERA” NEL 1919 (APPENDICE)
a cura di FRANCESCO CORRENTI ♦
(4 – appendice alle puntate precedenti)
La presentazione della prima puntata di questa rubrica dedicata al “reduce” Nino Correnti, mio padre, è apparsa sull’«Oggi sul blog» di Fabrizio Barbaranelli alle 7,12 di giovedì scorso, 13 febbraio, sulla chat di SpazioLiberoBlog. Alle 8,24, Paola Angeloni ha commentato: «La pace, il disarmo, la Società delle Nazioni…Piango!»
Ed effettivamente c’è di che piangere rileggendo quella tesi di laurea del 1919, c’è di che piangere scoprendo le idee, le foto e i disegni di quel tenente d’una compagnia di mitraglieri della Brigata Catanzaro, dopo quattro anni di guerra, dopo l’entusiasmo della vittoria, dopo l’abbraccio di Trieste e dopo il rientro nella normalità e quindi nelle difficoltà del lavoro, della professione, della vita quotidiana. Nelle 168 pagine del manoscritto e nei 4470 versi della sua «fantasia drammatica» cui ha dato il titolo della vigilia del giorno fatidico dell’armistizio vittorioso, con il nome dell’Italia, la Patria per la quale s’è dato tutto, a rischio continuo della vita, scritto all’incontrario, alla rovescia: Ailati… Mettendo in scena un dramma in cui appaiono, in vesti molto lontane dagli ideali in cui si è creduto – quelli che «adorate voi pure: patria, famiglia, Dio!» –, le figure più in vista del regno e della scena politica, accanto alle OMBRE, quelle OMBRE che si levano dalle colline, dalle pianure, dal mare, e sono quei milioni di compagni, di amici ed anche di nemici che giacciono sotto le lapidi altisonanti e i gelidi marmi degli innumerevoli cimiteri di guerra e saranno commemorati e celebrati nei Monumenti ai Caduti, in ogni luogo del mondo. Ma come non ricordare, qui, i «popoli avversi affratellati insieme» di Giuseppe Giusti?
Come sinceramente ho trasalito, pensando ci fosse ancora di che piangere, accostando il titolo della tesi di mio padre, La pace, il disarmo e la Società delle Nazioni, al titolo dell’editoriale di Ezio Mauro (consentitemi, il nostro Ezio Mauro), La sinistra, il riarmo e la pace, quasi che l’uno fosse a conoscenza dell’altro, e l’uno fosse in certo qual modo il contrario dell’altro, tranne la Pace, immobile e astratta, inizio e fine nei due titoli, come l’Italia/Ailati, letti da sinistra e da destra…
Per cui ho voluto aggiungere questa «Appendice» alle tre puntate, trascrivendo (e constatando gli impressionanti richiami a luoghi ed a fatti ancora attuali) le pagine finali del dramma SCRITTO da mio padre, immedesimandomi in quello da lui VISSUTO.
I 3 novembre di Ailati di Nino Correnti
«Scena dodicesima
È quasi notte e tutto intorno è buio: nello sfondo appariscono colline aride, sassose e brulle, ove non regna che piccola vegetazione: al lato sinistro di esse, una pianura sterminata, con boschi folti: a destra, il mare placido e sereno, azzurro e stupendo, lambe le pendici dei monti.
Le colline e la pianura sono sparse di infiniti cimiteri e di tombe isolate: una musica lenta, flebile, soave, si leva come un inno lontano di rapsodi che tocca l’alma e concentra le idee.
Improvvisamente un enorme stellone compare nel cielo ed emana una luce vivida, intensa, abbagliante: le tombe si scoverchiano e da tutte le parti sorgono le ombre dei morti: dalle pianure bagnate di puro sangue, dalle colline deserte, coperte di umani stroncati dalla battaglia dell’ultima guerra, dal mare amarissimo in cui affogarono inermi ed innocenti, ombre su ombre sorgono: la loro faccia è serena; il loro aspetto, fiero e marziale, dimostra l’intima soddisfazione del sacrificio compiuto. Il cielo si tinge di tre diversi colori: rosso, bianco e verde e i morti riflettono i colori del cielo.
Sotto la stella appare, maestosa e sovrana, una grande figura di donna: poggia su un mucchio di aratri, di vanghe, di incudini, di varii attrezzi di lavoro: l’elmo dei Romani antichi, posto sulle nere chiome fluenti, ne cinge la testa: la destra stringe un gran fascio di spighe e la sinistra una spada grandiosa che sfavilla e luccica, protezione dei giusti e dei deboli, terrore degli invidi e dei nemici.
Dietro di essa, quasi nello sfondo, Parvè, armato come il fante d’Ailati, pieno di sacro vigore, e Amhara, di radiosa bellezza, s’abbracciano strettamente. Tachipaki e gli altri guardano estatici il prodigio divino.
LE OMBRE dalle colline
Un bel giorno divino, di maggio, / sempre vivo e per tempo lontano, / d’ogni parte, dal monte, dal piano / un appello s’innalza e si sta! /
“La giustizia perfetta, divina, / è scomparsa e, con essa, l’onore! / Dappertutto la Strage e il Terrore / con la Morte predomina e va!“ /
C’indignammo! Ci guardammo! / Il cuor nostro pulsò forte! / Forza a forza, morte a morte, / viva! all’armi è d’uopo andar! / E partimmo acclamati, festanti! / E pugnammo felici ed alteri! / pei latini, pei fratelli, pei veri / sacri sogni accorremmo a morire! /
Che soffrimmo? Non puossi ridire! / Ma fidenti soffrimmo e ci offrimmo! / orgogliosi a migliaia morimmo / per il mondo, pel regno, pel Re! /
Combattemmo e pur vincemmo! / Ed il nostro sangue sparso / nel Trentino e su nel Carso / la vittoria apportò!
LE OMBRE dalle pianure
Il nemico invadeva le terre, / il periglio ben grave si stava: / il latin nel suo suolo pugnava / ma, meschino, cedeva ogni dì! / Compromessa vedremmo la sorte; / la pietà ci commosse e ci vinse, / e compatti, contenti, ci spinse / a salvare il fratello in timor! /
Noi partimmo, combattemmo / su contrade d’altra gente / con la stessa fede ardente, /
con lo stesso nostro amor! /
Molti luoghi e lontane regioni / noi varcammo e vedemmo: felici / in Oriente ed in Francia i nemici / affrontammo con calido cor! / Nella Siria ed in Palestina, / nelle Argonne, nel Belgio, a Soissons, / nella Serbia ingrata, a Vallon / tutto quanto offerimmo gentil! /
Combattemmo e pur vincemmo / e la nostra valentia / nella Francia e in Albania / la vittoria apportò.
LE OMBRE dal mare
Per offrire conforto ed amore / ci partimmo da estranei lidi, / affrontammo gli oceani infidi, / soli, inermi, innocenti, seren! / Le casette da noi un dì lasciate, / lavorando in contrade lontane, / il villaggio, le amate campane, / volevamo di nuovo veder. /
Noi partimmo, c’imbarcammo, / ben fidenti nella sorte: / incontrammo, ahimè, la morte / senza scopo e senza fin! /
Traversammo la nebbia fitta, / dominammo tempeste e marosi, / ché gli dei si mostrarono pietosi, / al nefasto ed avverso destin. / Ma l’occulto e famelico scafo / fu più sordo, più nero, spietato: / né le donne, né i vecchi ha salvato, / né gli inermi, né i casti bambin! /
Noi morimmo ed affogammo! / Ma la lurida nequizia, / reclamando ognor giustizia / la vittoria ci diè!
TUTTE LE OMBRE
Ed or che la vittoria / pura, perfetta, altera, / nel nostro suolo impera, / nasca, nasca il Lavor! / Lavoro che nobilita, / lavoro che fa grande, / lavor che sempre spande / vita, ricchezza, amor! /
Ed or che la vittoria, / per noi, perfetta, intera / nel nostro suolo impera, / nasca, nasca l’amor! / L’amor tra casta e casta, / l’amor pel governante, / l’amor pel lavorante, / tra tutti quanti amor! /
Non fate che s’offuschi, / per vostro maleficio, / l’insigne sacrificio / di noi, non morti invan! / Trionfi l’amor, la pace, / la fede ognor benefica; / scompaia la venefica / lotta intestina e vil! / Bella, sublime, eccelsa / la patria fu data: / col sangue pur formata / di noi che vi parliam! /
Fate che, grande, domini, / che, ricca, sia stimata, / forte e possente, amata / dall’invido stranier! / Fate che suoni energico, / quanto più può lontano, / il nome di italiano, / bello, possente, fier! / E tutti, avvinti, stretti, / in intima fusione / d’amor, di produzione, / gridate al fin così: / Viva, viva l’Italia, / la terra benedetta, / la terra bella, eletta, / finché risplende il dì! / Siate felici e prosperi, / siate sinceri e forti, / pensate ai vostri morti! / Viva l’Italia e il Re! (v. 4470)
Tra la commozione del Re e del seguito che sta attorno ai cadaveri di Parvè e di Amhara, al suono di inni patriottici, lentamente
CALA IL SIPARIO
(pag. 168 del manoscritto)
Bibliografia cronologica contingente (selezione ex libris Correnti)
N.B.: Le opere elencate nella presente bibliografia edite dalla Casa Editrice A. Mondadori tra il 1925 ed il 1931 fanno parte della “Collezione italiana di diari, memorie, studi e documenti per servire alla storia della guerra nel mondo” diretta da Angelo Gatti.
Cavaciocchi, Alberto (Generale), L’impresa dell’Adamello. Monografia sulla guerra alpina, Gabinetto di Cultura della Scuola di Guerra, Torino 1923.
Bravetta, Ettore (Contram.), La grande guerra sul mare, Vol. I. Fatti – insegnamenti – previsioni, Casa Editrice A. Mondadori, Milano 1925 (30 novembre).
Cadorna, Luigi, Altre pagine sulla Grande Guerra, Casa Editrice A. Mondadori, Milano 1925 (15 dicembre).
Vercesi, Ernesto, Il Vaticano, l’Italia e la guerra, Casa Editrice A. Mondadori, Milano 1925 (15 dicembre).
Brancaccio, Nicola, In Francia durante la guerra, Casa Editrice A. Mondadori, Milano 1926 (15 marzo).
Malatesta, Alberto, I socialisti italiani durante la guerra, Casa Editrice A. Mondadori, Milano 1926 (20 maggio).
Schiarini, Pompilio (Gen.), L’armata del Trentino (1915 1919), Casa Editrice A. Mondadori, Milano 1926 (5 novembre).
De Bosdari, Alessandro, Delle guerre balcaniche, della Grande Guerra e di alcuni fatti precedenti ad esse, Casa Editrice A. Mondadori, Milano 1927-1928.
Manfroni, Camillo, I nostri alleati navali, Casa Editrice A. Mondadori, Milano 1927 (15 marzo).
Ciccarelli, Socrate, Gli Eroi del cielo, della terra e del mare, Casa Editrice A. Mondadori, Milano 1927 (30 aprile).
Meda, Filippo, I cattolici italiani nella guerra, Casa Editrice A. Mondadori, Milano 1928 (s.d.).
Salandra, Antonio, La neutralità italiana [1914], Ricordi e pensieri, Casa Editrice A. Mondadori, Milano 1928 (s.d.).
Caracciolo, Mario (Col.), Le truppe italiane in Francia (Il II° Corpo d’Armata – Le T.A.I.F.), Casa Editrice A. Mondadori, Milano 1929 (1 marzo).
Giardino, Gaetano (Maresciallo d’Italia), Rievocazioni e riflessioni di guerra, I. La battaglia d’arresto al Piave e al Grappa (10 novembre-25 dicembre 1917), Casa Editrice A. Mondadori, Milano 1929 (10 maggio).
Giardino, Gaetano (Maresciallo d’Italia), Rievocazioni e riflessioni di guerra, II. L’Armata del Grappa. La battaglia difensiva del giugno 1918, Casa Editrice A. Mondadori, Milano 1929 (15 novembre).
De Chaurand De Saint Eustache, Felice (Ten. Gen. della Riserva), Come l’esercito italiano entrò in guerra, Casa Editrice A. Mondadori, Milano 1929 (15 settembre).

Caviglia, Enrico, La battaglia della Bainsizza, seguita da uno studio sulla direzione politica e il comando militare nella Grande Guerra, Casa Editrice A. Mondadori, Milano 1930 (20 febbraio).
Giuriati, Giovanni, la vigilia (gennaio 1913-maggio 1915), Casa Editrice A. Mondadori, Milano 1930. 20 mar
Tosti, Amedeo, Come ci vide l’Austria imperiale. Dall’ultimatum alla Serbia a Villa Giusti, Casa Editrice A. Mondadori, Milano 1930 (25 aprile).
Giardino, Gaetano (Maresciallo d’Italia), Rievocazioni e riflessioni di guerra, III. L’Armata del Grappa. La battaglia offensiva dell’ottobre 1918, Casa Editrice A. Mondadori, Milano 1930 (25 agosto).
Salandra, Antonio, L’intervento [1915]. Ricordi e pensieri, Casa Editrice A. Mondadori, Milano 1930 (15 dicembre).
Boschi, Gaetano, La guerra e le arti sanitarie, Casa Editrice A. Mondadori, Milano 1931 (25 marzo).
De Bono, Emilio (Gen.), Nell’esercito nostro prima della guerra, Casa Editrice A. Mondadori, Milano 1931 (10 novembre).
Bompiani, Giorgio (Generale) e Propositi, Clemente (Maggiore), Le ali della guerra, Casa Editrice A. Mondadori, Milano 1931 (10 ottobre).
Remarque, Erich Maria, À l’ouest rien de nouveau (traduit de l’allemand par Alzir Hella et Olivier Bournac), Librairie Stock, Paris 1931.
Caracciolo, Mario, L’Italia e i suoi alleati nella grande guerra, Casa Editrice A. Mondadori, Milano 1932. 30.01
La nostra Marina Militare,1922-I – 1932-X, Istituto Geografico De Agostini, Novara 1932 (con tre cartine f.t.).
Mussolini, Benito, Testimonianze straniere sulla guerra italiana,1915-1918 (prefazione al libro del generale di c. d’a. Adriano Alberti), Edito a cura del Ministero della Guerra, Roma 1933.
Galante, Enrico, San Michele del Carso, tragico monte dalle quattro cime, dedicato alla memoria dei Gloriosi Caduti della 3a Armata e del loro Comandante invitto S.A.R. Emanuele Filiberto di Savoia Duca d’Aosta, monografia pubblicata sotto gli auspici dell’Assoc. Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra, Sezione di Gorizia, Gorizia 1933.
Bronzuoli, Anacleto (Col.), Guerra e vittoria d’Italia,1915-1918, Anacleto Bronzuoli nel 16° anniversario del 4 novembre di Vittorio Veneto, Roma1934.
Bronzuoli, Anacleto (Gen.), La protezione antiaerea delle popolazioni civili, con presentazione del Gen. Claudio Bergia, Editrice Rispoli, Napoli 1939.
Cilibrizzi, Saverio, Caporetto nella leggenda e nella storia. I maggiori responsabili: Cadorna, Capello e Badoglio, Libreria Internazionale Treves di Leo Lupi, Napoli 1947.
Spotti, Giorgio,”99”. Novelle [racconti di guerra di un trincerista], Prefazione di Eligio Possenti, Tipografia editrice A. Cantarella, Milano s.d. [1940 ca.].
Gatti, Angelo (a cura di Alberto Monticone), Caporetto. Dal diario di guerra inedito (maggio-dicembre 1917), Società editrice il Mulino, Bologna 1964 [FAC n.n.].
Fabi, Lucio (a cura di), testi di AA. VV., Uomini, armi e campi di battaglia della Grande Guerra. Fronte italiano 1915-1918, Gruppo Ugo Mursia Editore, Milano 1995 (Testimonianze tra cronaca e storia, Prima Guerra Mondiale, 216) [FAC 95 027].
Rosati, Elio e Carassiti, Anna Maria, Dizionario delle battaglie di terra, di mare e di cielo, assedi, rivoluzioni, colpi di stato, guerre civili … I conflitti che sconvolsero la storia dell’umanità, Odysseus, Genova – Nemo, Genova 1996 (Gulliver Libri) [FAC 96166].
Bobbio, Laura e Illing, Stefano, La Grande Guerra sul Piccolo Lagazuoi, guida illustrata alle gallerie con documenti originali, Comitato Cengia Martini-Lagazuoi, Cortina d’Ampezzo (Belluno) 1998 [FAC 98 217].
Isnenghi, Mario, Le guerre degli Italiani. Parole, immagini, ricordi 1848-1945, Biblioteca storica, Società editrice il Mulino, Bologna 2005 [FAC 05 153].
Ferrari, Marco Albino, Dolomiti, rocce e fantasmi, con le immagini del Taccuino di Viaggi di Parmiani, Valentino, excelsior 1881, Milano 2009 [FAC 09 520].
Pisetti, Anna e Riccadonna, Donato (a cura di), Guida ai musei della Grande Guerra in Trentino, Rete Trentino Grande Guerra, Museo Storico Italiano della Guerra, Rovereto 2011 [FAC 15 178].
Esercito, Italiani al fronte. Inni e canti della Grande Guerra, Banda dell’Esercito Italiano, Azzurra Music, Pastrengo 2015. TRI1220. DVD.
Noiriel, Gérard, Il massacro degli italiani. Aigues-Mortes,1893. Quando il lavoro lo rubavamo noi (ed. orig. Le Massacre des Italiens, Librairie Arthème Fayard, Paris 2010), Marco Tropea Editore, Milano 2010 (Saggi) [FAC 10 492].
Goldkorn, Wlodek e Lindner, Claudio (a cura di), La Grande Guerra raccontata cent’anni dopo per capire l’Europa di oggi, Grippo Editoriale L’Espresso, Roma 2014 [FAC 14 167].
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Cati, Italo, Cara mamma ti scrivo. Le cartoline dei sodati della Grande Guerra, Prefazione di Roberto Todero, Gaspari editore, Udine 2006 (Guerra e Collezionismo, 11) [FAC 15 175].
Gigante, Valerio – Kocci, Luca – Tanzarella, Sergio, Prima Guerra Mondiale. La grande menzogna. Tutto quello che non vi hanno mai raccontato (Il Giornale – Biblioteca storica), Dissensi Edizioni, Massarosa (Lucca) 2015 [FAC 15 228].
Cazzullo, Aldo, La guerra dei nostri nonni.1915-1918: storie di uomini, donne, famiglie, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 2014, Mondadori Libri, Milano 2015 [FAC 15 289].
Petacco, Arrigo e Ferrari e Marco, Caporetto. 24 ottobre-12novembre 1917: storia della più grande disfatta dell’esercito italiano, Mondadori Libri, Milano 2017 (Le Scie) [FAC 17 151].
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La grande Biblioteca Militare del ’900. 07. L’esercito austro-ungarico nella Prima Guerra Mondiale (tit. orig. The Austro-Hungarian Forces in World War I, Osprey Publishing Limited, Oxford, UK 2003), RCS Mediagroup, Milano 2017 [FAC 18 007].
Mondini, Marco, I sentieri della Grande Guerra, N° 4. Cima Grappa, RCS Mediagroup, Milano 2024 [FAC 24 074].
Bonini, Paolo, Il Comune di Santa Maria la Longa nella Grande Guerra, Comune di Santa Maria la Longa e Associazione Culturale Lapis, Santa Maria la Longa 2012 [FAC 22 110].
Ungaretti, Giuseppe, M’illumino d’immenso. Santa Maria la Longa il 26 Gennaio 1917, Comune di Santa Maria la Longa e Fond. Pordenonelegge, Santa Maria la Longa 2018 [FAC 22 111].
Ungaretti, Giuseppe, Ungaretti uomo di pena. L’ultima conversazione del poeta con Roberto Leydi e Dante Vacchi. Introd. di Gianfranco Trombetta, Comune di Santa Maria la Longa, Santa Maria la Longa 2018 [FAC 22 112].
Sattolo, Giulia, Questa sera verrà il bello! La decimazione di Santa Maria la Longa. Brigata Catanzaro, Aviani & Aviani editori, Udine 2018 [FAC 22 113].
Militaria. Storia, battaglie, armate. 1 – Le armate le potenze europee da Carlo Magno al 1914. L’impresa militare europea dall’antichità al sedicesimo secolo. Ermanno Albertelli 1996, stampa 2006.
Militaria. Storia, battaglie, armate, 2 – Le armate le potenze europee da Carlo Magno al 1914. Vol. 2. Le potenze militari europee dell’Ottocento al 1914.
Militaria. Storia, battaglie, armate, 3 – La macchina da guerra del medioevo al 1914. Vol. 1. La macchina da guerra nel medioevo.
Militaria. Storia, battaglie, armate, 4 – La macchina da guerra del medioevo al 1914. Vol. 2. Metamorfosi della macchina da guerra.
Militaria. Storia, battaglie, armate, 5 – Le grandi battaglie dall’antichità a oggi. Vol. 1. Dalla antichità alla Rivoluzione francese.
Militaria. Storia, battaglie, armate, 6 – Le grandi battaglie dall’antichità a oggi. Vol. 2. Dall’Ottocento a oggi.
Militaria. Storia, battaglie, armate, 7 – La Marina e le armi navali dal Rinascimento al 1914. Vol. 1. L’Armata di mare.
Militaria. Storia, battaglie, armate, 8 – La Marina e le armi navali del Rinascimento 1914. Vol. 2. Armi navali.
Militaria. Storia, battaglie, armate, 9 – Carri armati e mezzi d’assalto dal 1914 a oggi.
Militaria. Storia, battaglie, armate, 10 – Corazzate, sommergibili e altre navi da guerra dal 1914 a oggi.
Militaria. Storia, battaglie, armate, 11 – Aerei militari: Vol. 1. caccia e ricognitori.
Militaria. Storia, battaglie, armate. 12 – Aerei militari: Vol. 2. bombardieri e da trasporto tattico.
Militaria. Storia, battaglie, armate. 13 – Araldica. Storia, linguaggio, simboli e significati dei blasoni e delle arme. 1.
Militaria. Storia, battaglie, armate. 14 – Araldica. Storia, linguaggio, simboli e significati dei blasoni e delle arme. 2.
Militaria. Storia, battaglie, armate. 15 – Araldica. Storia, linguaggio, simboli e significati dei blasoni e delle arme. 3.
Militaria. Storia, battaglie, armate. 16 – Armi da Fuoco. Vol. 1.
Militaria. Storia, battaglie, armate. 17 – Armi da Fuoco. Vol. 2.
Militaria. Storia, battaglie, armate. 18 – Il Dizionario militare. Dizionario enciclopedico del lessico militare. 1. A-E.
Militaria. Storia, battaglie, armate. 19 – Il Dizionario militare. Dizionario enciclopedico del lessico militare. 2. F-O.
Militaria. Storia, battaglie, armate. 20 – Il Dizionario militare. Dizionario enciclopedico del lessico militare. 3. P-Z.
Militaria. Storia, battaglie, armate. 21 – Atlante delle uniformi militari italiane dal 1934 ad oggi. Vol. 1.
Militaria. Storia, battaglie, armate. 22 – Atlante delle uniformi militari italiane dal 1934 ad oggi. Vol. 2.
Militaria. Storia, battaglie, armate. 23 – Atlante delle uniformi militari italiane dal 1934 ad oggi. Vol. 3.
Militaria. Storia, battaglie, armate. 24 – La Marina Militare Italiana. Uniformi, fregi e distintivi dal 1961 ad oggi. 1.
Militaria. Storia, battaglie, armate. 22 – La Marina Militare Italiana. Uniformi, fregi e distintivi dal 1961 ad oggi. 2. Elio e Vittorio Del Giudice
(4 – fine)
FRANCESCO CORRENTI

Tante considerazioni e riflessioni. La geometria piana della freccia e del quadrato ben riassumono la sintesi di due posizioni intellettuali, diciamo ideologiche, riguardo al disarmo e al ReArm. Potrei affermare la valenza del metodo comparativo nell’indagine storiografica, il corso e il ricorso della storia, ma non vorrei richiamare Ventotene e la Costituzione con cui la sinistra illuminata, con retorica, si fa scudo, ora e solo ora! E non quando ci ha costretto a scegliere una classe politica dirigente che non é all’altezza del suo compito.
Bisogna accontentarsi del trafiletto di Ezio Mauro, al quale consiglierei di non farsi rappresentare dal giornalista Giannini, simpatico, ma non mi piace il linciaggio della Schlein.
Si dirà che allora si parlava di disarmo dopo l’immane tragedia della guerra, mentre ora siamo in procinto di Riarmare per…
anzi, “sono” in procinto di riarmarsi
IO NO
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Serra mette in rilievo il principio della tolleranza, non appoggio il ReArm ” e” vado alla manifestazione di Pzza del Popolo.
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Mi associo su tutto. Con la tristezza e la consapevolezza di essere lì, nel coro delle Ombre, a lamentare l’immutabile assurdità dei comportamenti, con voce senza suono, con scritti senza inchiostro, mentre lentamente (almeno per ora) cala il sipario.
Francesco
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Francesco febbricitante ti dico che domani non andrò alla Piazza di Serra, meglio così.
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Mi associo su tutto. Con la tristezza e la consapevolezza di essere lì, nel coro delle Ombre, a lamentare l’immutabile assurdità dei comportamenti, con voce senza suono, con scritti senza inchiostro, mentre lentamente (almeno per ora) cala il sipario.
Francesco
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grazie ancora una volta, Francesco, della ricchezza umana e culturale dei tuoi contributi.
Maria Zeno
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