“AGORÀ SPORTIVA” A CURA DI STEFANO CERVARELLI –  2021 TRIONFO DELLO SPORT ITALIANO

di STEFANO CERVARELLI

Che il 2021 sia stato un anno magico per lo sport italiano nessuno lo può negare.

Tanti, e di assoluto prestigio, sono stati i successi ottenuti dai nostri atleti: dal calcio, alle olimpiadi, alla pallavolo, fino al ciclismo, senza dimenticare i successi d’inizio anno nello sci femminile.

Eravamo arrivati al punto di non sorprenderci più dopo ogni vittoria come se questa fosse oramai la conclusione naturale; ci scherzavamo alludendo ad una sorte di aria “magica” che avvolgeva il nostro sport tanto da far pensare che, in qualunque competizione avessimo gareggiato, il successo non sarebbe mancato.

A  dir il vero è andata esattamente così; per dirla con una battuta, sono mancate le vittorie nei tornei dei giochi delle carte solo perché… non si sono disputati o perlomeno, sinceramente, non ne ho notizie.

Per il resto l’anno d’oro dello sport italiano non si è esaurito nelle vittorie più prestigiose delle quali abbiamo ancora molto vivo il ricordo e che ci hanno fortemente emozionato e, perché no?, fattoci sentire un po’ più orgogliosi del nostro Paese.

Nel 2021 abbiamo vinto quasi tutto quello che si poteva vincere anche negli sport meno celebrati e, dove è mancato il successo, non è certo mancata la buona prestazione oppure l’abbattimento di record negativi che duravano da decenni.  Allora andiamo a vedere  quali sono stati quei successi azzurri di cui poco si è parlato, perché fuori o ai margini estremi del fascio di luce dei riflettori della comunicazione,  impegnati ad illuminare palcoscenici più prestigiosi.

Tanto per cominciare sapevate che ci siamo laureati campioni del mondo di pesca sportiva? Certo perché è un’impresa anche pescare 562 trote; la gara si è disputata a Campli (Teramo) lo scorso novembre.

La Fipsas (Federazione italiana pesca sportiva) è una federazione che al pari di altre ha avuto la sua notorietà.

Ma a rendere magico l’anno passato hanno contribuito anche le discipline sportive associate (Dsa) che sono riconosciute dal Coni.

Mi riferisco a tutte quelle attività  ludico ricreative affini allo sport ed inoltre  a quelle discipline recenti ancora non riconosciute come sport olimpici; questo  nonostante  vedano impegnati  260 mila atleti appartenenti a 4.500 società.

Il loro contributo all’accrescimento del nostro prestigio sportivo non è stato  indifferente, tanti sono stati i momenti di innalzamento ai massimi livelli mondiali ed europei; mi è sembrato giusto quindi   ricordare quei “piccoli”, ma significativi trionfi che, purtroppo, sui mass media sono passati come meteore, lasciando solo, a dir bene, qualche riga.

Negli stessi giorni in cui tutti i giornali si attardavano a magnificare le gesta della nostra nazionale di calcio,  gli azzurri del Rafting dominavano i Campionati del Mondo – categoria seniores – disputati  a L’Argentière-La Bessèe (Francia).Una vera e propria pioggia di medaglie, 12 ori -7 argenti -8 bronzi, per i nostri otto equipaggi: due maschili, due femminili, due mix, due normodotati.

Si è trattato d i un successo incredibile ottenuto nello sport fluviale per eccellenza dove è richiesta un’abilità davvero speciale per poter governare il gommone particolare (detto appunto  raft) lungo le discese di torrenti impetuosi a colpi di pagaie.

In Italia questo sport è nato nel 1987 e oggi la FINRAFT può contare società in ogni parte d’Italia.

Una disciplina nella quale abbiano confermato la nostra superiorità è stata il TURISMO EQUESTRE;  nella recente edizione, svoltasi anche questa in Francia, precisamente a  Le Pouget, la nostra nazionale si è tenuta ben stretti i titoli di Campione d’Europa senior e junior; nella prima categoria il dominio è stato netto con l’oro a squadre ed il podio individuale totalmente italiano, mentre nella categoria juniores c’è stato l’oro a squadre e “solo“ l’oro individuale.

Il turismo equestre è uno sport abbastanza recente  nel nostro paese, la federazione si è costituita solo nel 1968.

Ho scritto poco prima che a volte ci sono successi che valgono quanto e più di una medaglia per la loro portata storica: è  il caso della Nazionale Italiana di Cricket che ha sconfitto i maestri inglesi (quest’anno contro di noi hanno perso sempre) nell’ultimo europeo T10; non battevamo gli inglesi da 23 anni ed è stata questa la seconda volta che accadeva nel corso della storia di questo sport.

Certamente davanti ad una vittoria di tale portata poco importa  se poi, alla fine, abbiamo concluso la competizione  al quinto posto. Non dimentichiamo che si sta parlando di una disciplina  di puro stampo anglosassone risalente già al XIV secolo, quando il cricket era praticato sopratutto nelle ex colonie inglesi.

Da noi è arrivato nel 1793 con il primo incontro disputatosi a Napoli tra due squadre formate da giocatori scelti negli equipaggi della flotta inglese dell’ammiraglio Nelson; un secolo dopo, sempre gli inglesi, fondavano a Genova il primo club calcistico chiamandolo GENOA CRICKET & ATHLETIC CLUB, facendola da padrone in entrambi gli sport.

Anno  di  successi  il 2021 anche per la Kick-boxing; al mondiale disputatosi a Jesolo Lido nel mese di ottobre, l’Italia ha sbaragliato il campo con otto ori, sette argenti e ben 15 bronzi; due atleti Nicole Carassiti e Alessio Zeloni  sono riusciti anche a qualificarsi per I Word Games (una rassegna con molte discipline non olimpiche).

La Kick-boxing, sport di combattimento fa parte della Federkombat che raggruppa altre quattro discipline: muray thai, savate, shoot box e sambo; anche nell’ultimo mondiale di  Muay-thai, svoltosi a Bangkok, gli azzurri hanno conquistato una medaglia d’oro, cinque d’argento e tre di bronzo.

Proseguiamo.

La Nazionale di Football americano ha conquistato per la terza volta il titolo di campione d’Europa, superando in finale la Svezia a casa loro e riportando in Italia un titolo che  mancava da 34 anni. Si tratta di uno sport nato 150 anni fa negli atenei americani e arrivato da noi insieme ai militari americani nella seconda guerra mondiale.

C’è un’altra disciplina statunitense, le cui origini però sembrano risalire all’antica civiltà egizia, dove in questo fantastico 2021 non abbiamo mancato di farci notare: il Bowling.

Dopo che nel 2018 avevamo conquistato il titolo mondiale superando niente popòdimeno che..( come diceva Mario Riva ) proprio i maestri americani, la difesa del titolo non è riuscita, però siamo riusciti a conquistare un bronzo mondiale con Nicola Pongolini.

Ma il libro dorato delle vittorie azzurre non si chiude qui, vi chiederete: ”Ma  cosa  c’è ancora da vincere?”  Amici c’è ancora la dama ed il biliardo: sì, abbiamo vinto anche lì!

Nella prima un fenomeno che risponde al nome di Sergio Scarpetta-grande maestro di dama inglese- si è aggiudicato un torneo corrispondente al mondiale dalla definizione un po’ lunga: American Checker Federation  52 nd 3. Move Nationale Open, disputatosi a Tulsa (Oklahoma) dal 29 novembre al tre dicembre, dando così prestigio alla Fid (Federazione italiana dama) che all’ultimo censimento-inizio 2018-contava 40.000 giocatori.

Nel biliardo,  oltre che vincere, abbiamo stabilito anche un record perché  non capita spesso,  in questo gioco, che il successo sia al femminile. Cristina Moscetti ha conquistato il titolo europeo nel pool palla otto. Una disciplina anche questa  che viene da lontano in quanto, già praticata addirittura dai re nelle corti francesi. Visto che ci siamo, tanto per completare il discorso biliardo, ricordo il bronzo mondiale ottenuto nella carambola tre sponde da Marco Zanetti.

Giunti al termine di questo lungo elenco di successi, come non pensare che si fossero disputati tornei di Domino,di  Shanghai, oppure di quei vecchi giochi che facevamo da piccoli, palline, campana, gare con i tappetti delle bottiglie, non  avremmo vinto anche lì?

Come dite? Si può sempre provare…….peccato che stiamo nel 2022 e chissà se  l’aria “magica “  c’è ancora…… non ci resta che sperare visto per il momento tira un’altra brutta aria.

Stefano Cervarelli