AGILE MANUALE SCIENTIFICO PER L’ELEZIONE DI UN SINDACO.

di CARLO ALBERTO FALZETTI

PREMESSA METODOLOGICA.

Circa il buon utilizzo dello strumento proposto è necessario sapere che gli orientamenti qui esposti non presentano riferimenti a specifici luoghi e tempi. Sulla scorta della esperienza del passato  è stata resa possibile una guida per il futuro. Tuttavia, si deve precisare che l’esperienza non sempre si pone quale guida per successive consultazioni. La diabolica perseveranza, sovente, è il tratto distintivo di molte comunità elettorali. Questo principio di inerzia delle comunità costituisce un ottimo habitat per alcune species qui elencate.

CATEGORIE TASSONOMICHE.

Due sono i criteri per valutare chi si propone per Sindaco:

  1. vantaggio che dovrebbe avere il cittadino dall’azione del Sindaco
  2. vantaggio personale del Sindaco

 Mescolando le varie possibilità (assenza di vantaggio, presenza di vantaggio) si ottengono  le varie combinazioni che conducono a 4 differenti categorie il cui tratto specifico si può agevolmente ricavare  dal Systema Naturae di Linneo.

 CANIS LUPUS. E’ colui che acquisisce un vantaggio personale ma, nello stesso tempo arreca alla cittadinanza uno scarso vantaggio. Insomma, è colui che pensa solo per sé e vede la sua carica come un propizio e, forse, unico momento per favorire i suoi interessi (di varia natura e non necessariamente solo economici). E’ di carattere tracotante, accentratore, spavaldo, di poche parole. Come in tutte le cose esiste una misura. C’è il LUPUS PARCUS e c’è il LUPUS MAGNO di grado elevato, ovvero il “MANNARO”: massimo è il suo vantaggio, mentre  il vantaggio arrecato ai suoi amministrati è pari allo zero. Nella visione di costui il Municipio è solo “bovide femmina da mungere all’esaurimento”. E basta!

 La sua presenza è drammatica.

 VULPES VULPES. E’ colui che acquisisce  vantaggio personale ma, nello stesso tempo, dà alla cittadinanza  un vantaggio soddisfacente. Insomma è colui che, con scaltrezza, “fa il suo” ma riesce a far contenti anche gli altri. E’ intelligente, sa comunicare, riesce a fare. E’, come si usa dire, un tipo che sa navigare anche quando le acque sono mosse. Accetta il rischio del fare e sa controllare la situazione. La sua grande arte è certo il bilanciamento tra ciò che deve essere fornito come utile al cittadino e ciò che può essere vantaggio personale (non necessariamente illecito!). La popolazione è abbastanza soddisfatta per i servizi erogati e sa chiudere un occhio nei casi ambigui. Anche in questo caso, ci sono varie modulazioni. A volte la VULPES VULPES esagera e non riesce a bilanciare bene i due vantaggi. Comunque, anche nel caso di un VETERATOR (traduci: VOLPONE INGORDO) il cittadino (a differenza del caso del Lupus) avverte di ricevere dei vantaggi, anche se sono al minimo rispetto a quelli che darebbe la VULPES  nel suo comportamento “normale”.

 La sua presenza  è lungi dall’essere ottimale ma sopportabile (se controllata).

 HOMO RECTUS. E’ colui che amministra secondo lo spirito della Costituzione della Repubblica. Il suo vantaggio personale è scarso, se non nullo. Eppure il vantaggio è grande per i cittadini. E’ intelligente, sa comunicare, riesce a fare. Ma pensa alla sua nomina come un dovere, una missione. Quando va in giro anche chi non lo ha votato (perché non sapeva valutare) lo saluta con stima. Generalmente, ha un lavoro e non è un politicante di professione. In giro per il mondo ci sono Sindaci che, esauriti i due mandati, sono rieletti ancora, quando ritornano eleggibili. E’ intelligente, sa comunicare, riesce a fare. Accetta il rischio insito in ogni atto pubblico. Agendo rischia e può incappare in incresciosi incidenti, ma se non agisce non riuscirà a dare il dovuto ai suoi cittadini.. ma, a differenza della VULPES non  si industria nell’arte del bilanciamento tra vantaggio privato e vantaggio pubblico. Agli occhi di quest’ultimo appare un po’ “sprovveduto”. Sa che il suo unico fine è quello di ottenere la soddisfazione del cittadino. Non deve “acquistare” il consenso, lo deve “conquistare”. Se questi aspetti sembrano semplici sogni ad occhi aperti  è solo perché per decenni il popolo  tutto è stato abituato a percepire che chi accetta il dovere di un servizio pubblico debba avanzare il diritto ad un compenso privato al di là della semplice soddisfazione personale.

La sua presenza è augurabile.  

 BRADYPUS VARIEGATUS.  In una Comunità esiste sempre il “moralista”. Il suo giudizio è insindacabile: tutti sono malandrini, a prescindere. Anche chi sembra far bene “sotto ,sotto” c’è qualcosa che non va. Non c’è scampo per le sue sentenze: l’unico modo è non fare.

 Figlio naturale del moralista è il Sindaco BRADYPUS. Quando, per svista, inconsapevolezza, per moda (si pensi all’epoca dell’”uno vale uno”), per sottovalutazione cronica sale al potere costui tutto si ferma. Il Municipio si congela. Ogni atto è sospetto. “Se agisco- recita il BRADYPUS VARIEGATUS-“ provoco il controllo, incappo nel reato, mi becco responsabilità. Se non faccio non provoco. I cittadini si lamentano? Pazienza, no-rosico no-rischio”.

 Il motto è certo tranquillizzante , forse troppo! A questo punto la gente si chiede se non sarebbe equivalente  sostituire una scimmia ammaestrata a gestire le non-decisioni. Il costo dell’animale sarebbe di certo compatibile con la normativa dei controlli della Corte dei Conti (un casco di ottime banane a settimana). L’effetto gestionale del primate non si differenzierebbe di molto da quello del Bradypus, ma almeno sarebbe divertente..

Dunque, in sintesi vantaggi personali zero, vantaggi ai cittadini zero.

La sua presenza è devastante.

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Concludendo, per molti elettori  la figura dell’HOMO RECTUS (attenzione Rectus non Erectus )  appare un semplice sogno ad occhi aperti. (“ma dove diavolo lo troviamo?”)

Eppure, basterebbe “ravanare”. Basterebbe essere decisi. Basterebbe volere il bene pubblico più dell’interesse privato. E’ impossibile che una comunità non abbia figure diverse dalla VULPES, dal MANNARO, dal BRADYPUS!

Quanto argomentato fin qui permette di dedurre un teorema fondamentale.

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     TEOREMA FONDAMENTALE SULLA OTTIMIZZAZIONE DELL’ESISTENTE   (O PRINCIPIO PRECAUZIONALE)

 Nei casi in cui il limite della  probabilità   “estrarre un Rectus”  sia tendente allo zero l’ottimizzazione dell’esistente si ricava attraverso la scelta di una “Vulpes Castigata”.

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In altri termini, il teorema ci indica che, se proprio la figura del RECTUS  è introvabile (o non lo si vuol trovare), allora una via per il contenimento del danno è quella di disporre di una una VULPES  che possa , sottoposta al controllo della gente, allontanarsi dalla posizione del VOLPONE. In tal caso, la comunità sarebbe salva dal dramma del MANNARO e dalla devastante non -azione del BRADYPUS.

CARLO ALBERTO FALZETTI