CHIACCHIERANDO

di PIER SALVATORE MARUCCIO

Caro Fabrizio, ho letto la tua riflessione e, non potendo essere diversamente, l’ho fatta mia. Ci conosciamo da sempre, senza scomodare il conteggio crudo degli anni, e non veniamo dallo stesso mondo ideologico. Ciò, anche se l’humus era ed è lo stesso.Da quello stesso che una volta poneva, come fosse una regola insuperabile, coloro che non erano nella conformità dei nostri tratti, al nostro opposto. Spesso mi è capitato di riflettere sul punto, per cercare di trovare un canovaccio da seguire, al quale collegare il mio. Ogni volta ho incontrato qualità e, molto spesso “..persone di assai minor conto e di nulla nominanza”. Quelle persone che, come i birilli del bowling, riuscivano e, purtroppo ancora, riescono  a stare sempre in piedi! Anche quando pensi che la palla li ha colpiti al centro… La coerenza, come la libertà, ha un prezzo troppo alto per poter pensare che molti nostri apparenti simili, siano disposti a pagare. Ma le parole hanno un senso se, ad esse, connettiamo i fatti. Le parole si spendono con facilità ed a chi non le ha coniugate con la coerenza, si spargono nel nulla, in spregio alla lealtà. Tu. Ti sei meravigliato. Ne abbiamo parlato. È il senso dell’appartenenza che si ribella e, per la Tua storia, rimetti quei comportamenti alla Politica. Anche io penso al Mio mondo, a quello della Mia politica, che non è mai stato distante dalla tua, laddove in modo semplicemente diverso abbiamo praticato il principio delle idee e la supremazia del dialogo costruttivo. È il mondo della politica dei tribunali, degli ospedali, delle scuole, del lavoro in genere. Purtroppo è capitato che il puzzone è stato spesso e sempre di più, premiato. La Politica non se ne è accorta perché, come ogni corpo, ha finito per convivere con le piccole distonie fino a tollerarle e sopportarle nella loro dimensione patologica. Mi hai detto che non dobbiamo abbassare la testa. È giusto. Incontriamoci più spesso per l’arricchimento reciproco e distributivo che solo il confronto può dare. Del resto i cattivi maestri possono essere riconosciuti solo dopo averli subiti… un abbraccio.

PIER SALVATORE MARUCCIO