I clowns che terrorizzano l’America: fenomenologia di un’isteria contemporanea

di PAOLA CECCARELLI ♦

Negli States con Halloween tra una settimana la reazione potrebbe essere che sia solo un “trick without treat” (uno scherzo senza il dolcetto). Ma la storia e’ in effetti iniziata molti mesi fa fino a raggiungere alla fine dell’estate i contorni di una vera isteria collettiva.
Sto parlando del fenomeno del “clownsightings (avvistamenti in massa di clowns)”.
Gia’, l’America e’ da mesi “terrorizzata” dai clowns (e non solo quelli in gara per la Casa Bianca).
Proprio i classici clowns dalla faccia bianca ed il sorriso largo marcato col rosso, i mutandoni larghi con le bretelle e le magliette a strisce,
Mo’, tanto per dire la mia, a me i clowns non sono mai stati granche’ simpatici sin da ragazzina. Poi arrivo’ Stephen King che ci mise il carico da undici con IT e arrivederci e grazie. Dal punto di vista culinario poi il clown americano Ronald di McDonald non ha contribuito per il meglio.
Quindi quando mesi fa ho cominciato a leggere sui socials di clowns vari avvistati un po’ ovunque ho solo pensato ad isolati buontemponi con un sacco di tempo tra le mani. Ma col passare dei mesi gli avvistamenti si sono moltiplicati: clowns dall’aspetto tutt’altro che gioviale sono stati segnalati alla polizia in ogni parte degli States. Iowa, Ohio, Lousiana, California, e chiaramente Texas. E alla fine dell’estate con l’apertura delle scuole e’ esplosa l’isteria.
Su Youtube ci sono ora decine e decine di video di clowns filmati mentre vengono “beccati” per strada e che si allontanano di corsa appena individuati. Oppure al contrario mentre si avvicinano minacciosi tra le grida isteriche di chi li riprende. Clownsighting e’ il nuovo gioco collettivo. Peggio che avvistare i Pokemon, Solo che il gioco e’ anche pericoloso. I buontemponi travestiti potrebbero trovarsi davanti qualcuno piu’ nervosetto degli altri e con una pistola a portata di mano.
La polizia e’ ormai talmente subissata di allertamenti da aver dovuto diramare piu’ volte comunicati sui socials e sui giornali per cercare di calmare le acque e spaventare i giocherelloni. Qui a Dallas, per esempio, due settimane un uomo che stava facendo jogging in un parco si e’ trovato davanti all’improvviso – sbucato da dietro dei cespugli – un clown con tanto di mazza da baseball con tanto di chiodi che gli si e’ avvicinato minaccioso. Il deficente vestito da clown pero’ si e’ beccato un bel cazzotto in faccia dal nostro e si e’ allontanato di corsa col naso sanguinante. Ci sono casi di clowns avvistati mentre spiavano dentro le case dalle finestre o camminavano di notte vicino alle auto parcheggiate davanti ai cinema o ai supermarkets. Li hanno visti nei parcheggi delle scuole correre tra le auto, o fermi in mezzo ai campi di grano, o alla guida di macchine ai semafori o seduti sulle panchine nei parchi.
Il gioco e’ che devono farsi vedere e poi fare finta di non volersi far vedere e scappare o al contrario avvicinarsi minacciosi facendo finta di voler attaccare chi li ha individuati.
Da mesi sembra che ‘sti cavoli di clowns siano dapertutto. Nelle scuole oramai non passa giorno senza che qualcuno non si inventi qualcosa e i genitori del Distretto Scolastico di Dallas – Fort Worth si sono visti arrivare una nota in cui sono stati rassicurati che la situazione viene considerata con il dovuto livello di vigilanza. Comunque, i primi scapestratelli sono stati beccati. Una ragazza di 16 e uno studente di 17, in due scuole diverse qui intorno Dallas. La ragazza e’ stata addirittura spedita al carcere giovanile per aver scritto su Twitter che un clown era stato avvistato dentro la scuola con una pistola scatenando una marea di telefonate di genitori e allarme tra gli insegnanti. Il ragazzo e’ stato indagato con l’accusa di terrorismo per aver scritto su Twitter che si sarebbe presentato vesito da clown a scuola e avrebbe sparato a tutti. Dopo le stragi di Columbine e Sandy Hook qui non si scherza di fronte a cose del genere. Giustamente.
Pure Stephen King, il re dell’horror clownesco, e’ stato costretto a intervenire per stigmatizzare il fenomeno e dire che non e’ molto carino tutto questo gran casino e di darsi tutti una bella calmata.. Alcuni negozi di costumi da settimane hanno fatto sapere che non venderanno abbigliamenti da clowns mentre altri hanno gia’ dichiarato sold out per le scorte di parruccone e scarpone rosse.
Si prevedono cose interessanti nella notte dei morti che ritornano.

Fa comunque pensare questa strana isteria collettiva che ha catturato la nazione proprio in un momento cosi’ instabile e foriero di cambiamenti, E’ come se ci sia un inconscio desiderio di concretizzare una soffusa ma indistinta sensazione di pericolo e destabilizzazione che si percepisce un po’ ovunque. In fondo il clown e’ proprio questo: il simbolo di una frattura tra l’aspettativa e la norma e il suo contrario. Dovrebbe farci ridere con i fiori enormi che spruzzano acqua e gli occhioni sgranati ma non ci fa ridere, anzi ci fa paura. Ci innervosisce. E nel non soddisfare le nostre aspettative ci destabilizza e sconvolge il normale ritmo delle prevedibilita’ e della soddisfazione dell’evento atteso.
Il fenomeno del clownsighting ha preso piede proprio in questi mesi di estrema suscettibilita’, palese violenza intellettuale, minacciose azioni di intimidazioni ed elezioni esaperanti e poco civili che lasciano prospettare per gli americani un futuro poco piacevole.
Forse Stephen King ci scrivera’ su un altro libro e ci spieghera’ tutto. Intanto non e’ un caso che Trump fu subito soprannominato The Clown appena si candido’ alla Casa Bianca. E questo dovrebbe spiegare tutto di lui.

PAOLA CECCARELLI