Premio Ricordando. Senza passato non c’è futuro.
C’è stata una serata, a Civitavecchia, in cui la memoria si è materializzata.
Una serata, quella del 15 ottobre al Nuovo Sala Gassman, di arte, memoria e identità collettiva che ha animato la finale del Premio Ricordando, appuntamento che celebra ogni anno una figura illustre della città di Civitavecchia.
La serata è stata preceduta da un altro evento straordinario tenutosi il 4 di ottobre: un concerto per organo in cattedrale del maestro Luca Purchiaroni, alla presenza di un pubblico numeroso ed attento.
Entrambi gli eventi dedicati al musicista civitavecchiese Ferruccio Vignanelli.
Lo scorso anno il Premio era stato dedicato a Silverio Blasi, regista, attore, sceneggiatore, noto soprattutto per il suo lavoro in televisione e nel teatro, uno dei pionieri della televisione italiana.
Quest’anno il riconoscimento è andato al grande organista e clavicembalista Ferruccio Vignanelli, ed ha trasformato il palcoscenico in un luogo di incontro tra ricordo e futuro, tra le note della musica e la voce di una comunità che vuole riconoscere i propri personaggi illustri, quelli che hanno lasciato un segno indelebile nella sua storia.
Nato a Civitavecchia nel 1903 e scomparso a Roma nel 1988, Ferruccio Vignanelli è considerato uno dei più grandi organisti e clavicembalisti del Novecento. La sua carriera, che lo portò a esibirsi in Europa, Stati Uniti, Messico e Canada, culminò con l’assegnazione della prima cattedra di clavicembalo in Italia presso il Conservatorio di Santa Cecilia.
Durante la serata, il ricordo dell’artista è stato arricchito da momenti personali con il figlio Francesco Vignanelli, violoncellista e presidente della giuria che ha condiviso con il pubblico frammenti di memoria familiare, restituendo del padre l’immagine di un uomo che ha saputo coniugare rigore tecnico e passione umana.
Cuore dell’evento è stata la competizione musicale tra cinque finalisti — Lorenzo Patrignani, Martin Poblete, Marco Osbat, Alice Salvioni e Sofia Colaiacomo — cinque giovani talenti che si sono esibiti davanti a una giuria, presieduta da Francesco Vignanelli e composta da musicisti di grande competenza: Luca Purchiaroni, Giovanni Cernicchiaro, Emiliano Manna, Gino Fedeli, Francesco Ceccarelli, Tiziano Leonardi, Nicoletta Potenza, Cristiana Barbaranelli, Corrado Stocchi, Sonia Turchi, Riccardo Schioppa, Marika Torchio.
(NdR: Per ascoltare le esecuzioni dei finalisti fare un click sui loro nomi)
Ogni performance è diventata un omaggio, non solo alla figura di Vignanelli, ma alla musica come linguaggio universale.
Tra un’esecuzione e l’altra, gli interventi degli organizzatori hanno ricordato come questa non sia “una gara”, ma piuttosto “una consacrazione della festa della vita, perché la musica è questo”. La giuria, ha quindi proclamato i vincitori in un clima di partecipazione e di generale condivisione.
Due menzioni speciali sono andate ai musicisti più giovani, Chiara Tazzini e Matteo Sacripanti a sottolineare la continuità tra generazioni, valore centrale del Premio.
(NdR: Per ascoltare le esecuzioni di Chiara Tazzini e Matteo Sacripanti fare un click sui loro nomi)
L’evento ha messo anche in luce un messaggio di grande attualità: ricordare è un atto di pace.
Il binomio tra cultura e memoria, centrale nella filosofia del premio, è stato definito “un modo per celebrare la pace”, dimostrando come la cultura possa essere veicolo di valori universali e di crescita comunitaria.
Attraverso l’arte e la cultura, la città di Civitavecchia riafferma la propria identità, evitando l’oblio che rischia di cancellare la memoria collettiva. “Questo premio non è un premio al passato, ma un premio al futuro” — è stato detto dal palco — “perché ricordare significa sapere chi siamo e prepararsi a ciò che saremo”.
La serata è stata condotta da Enrico Maria Falconi che ha sottolineato come il Premio Ricordando nasca da una idea maturata in seno a Spazioliberoblog e da un accurato lavoro di ricerca condotto da Claudio Galiani e Giovanni Insolera, che hanno elaborato l’anagrafe dei personaggi illustri del territorio e si è concretizzato con alcune importanti realtà cittadine: oltre a Spazioliberoblog, Blue in the Face, Book Faces, ITFF e la collaborazione dell’Unione Musicale di Civitavecchia.
(NdR: Per i momenti significativi della serata , un click qui)
Con il patrocinio del Comune di Civitavecchia e della Fondazione Cariciv, l’iniziativa si è inoltre affermata come un progetto capace di coinvolgere l’intera comunità cittadina.
Questa rete di sinergie rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra enti e associazioni culturali locali, capace di dare vita a eventi corali e partecipati.
Come sottolineato dagli organizzatori, “ è raro vedere tante associazioni unirsi con un obiettivo comune: mantenere viva la memoria della nostra città attraverso l’arte e la cultura”.
Ed è anche raro vedere così tanti collaboratori e collaboratrici che dedicano tempo ed energie in modo totalmente disinteressato, per la riuscita di eventi così significativi per la crescita culturale della città.
Il significato civico dell’iniziativa è stato ribadito dal sindaco di Civitavecchia, Marco Piendibene che ha ricordato come “una città senza memoria è una città senza futuro”.
Il Sindaco ha inoltre annunciato la volontà di proporre, attraverso la commissione per la toponomastica, di intitolare vie del nuovo quartiere che sorgerà nell’area Italcementi a personaggi particolarmente significativi per la storia della città a partire proprio da Silverio Blasi e da Ferruccio Vignanelli. “Vogliamo che i civitavecchiesi abbiano ogni giorno la possibilità di leggere questi nomi — ha detto il sindaco — e ricordare chi ha reso grande la nostra comunità.”
Analoghi concetti, sempre sottolineando l’importanza della iniziativa, sono stati espressi dalla Presidente Onoraria della Fondazione Cariciv Gabriella Sarracco e dal Presidente Gaetano Starace. È infatti alla Fondazione Cariciv che si deve il finanziamento del Premio.
Il Premio Ricordando Ferruccio Vignanelli non è stato quindi soltanto un evento musicale: è stato un atto civico, un gesto collettivo di riconoscenza. Celebrare la cultura e chi l’ha incarnata significa rafforzare l’identità di una città, custodirne la memoria e trasmetterla alle nuove generazioni.
In questo senso, l’omaggio a Ferruccio Vignanelli non si limita a un ricordo del passato, ma diventa una promessa: quella di una Civitavecchia che guarda al proprio futuro.
Quando, in apertura e in chiusura, è stato proposto un frammento del Concerto per tre clavicembali di Johann Sebastian Bach — eseguito nel 1963 da Claudio Abbado per la RAI, con Ferruccio Vignanelli tra i solisti, in quelle note si è riconosciuto il senso dell’intera serata: la musica come testimonianza, come ponte tra le epoche e le persone.
E’ così emersa la Civitavecchia che amiamo, quella che sa ascoltare, che sa ricordare e che vuole suonare ancora, con la stessa forza ed eleganza del suo illustre maestro.
F.B.

La serata celebrata al Nuovo Sala Gassman ha rappresentato un momento importante per la nostra città. Grazie agli sforzi organizzativi delle quattro associazioni è stato raggiunto l’obiettivo di onorare la memoria di un nostro concittadino, Ferruccio Vignanelli, e nel contempo si è dato spazio a giovani talentuosi musicisti che esibendosi dal vivo hanno interpretato un altro importante periodo della storia musicale europea, quella barocca. Dunque anche questa una serata importante alla quale ho avuto il privilegio di partecipare.
Grazie.
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Concordo con quanto espresso nel bell’articolo e poi nel commento di Paola. Ho anche io conosciuto una personalità di cui avevo solo una molto vaga cognizione. Ringrazio quindi chiunque abbia contribuito al successo di questa iniziativa e soprattutto Claudio Galeani Giovanni Insolera che tanto studio hanno prodotto. E ovviamente un plauso a Fabrizio, che stimola ed ispira le nostre iniziative. Sperando sempre che la nostra città esca sempre più dalla sua non “divina ” indifferenza nei confronti di molti suoi pur illustri figli.
Maria Zeno
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