L’ANTICRISTO E’ STATO FERMATO

di CARLO ALBERTO FALZETTI ♦

L’Anticristo  è stato fermato!

Vedemmo la Bestia un giorno venire da lontano,  da oltremare (Ascendit de mari Bestia, Apocalisse 13,1).

 E il drago le dette la sua potenza e il suo trono e un grande potere. Rimase sbigottita tutta la Comunità ecclesiale più pura. E le fu data una bocca che pronunciò enormità e bestemmie contro la vera fede, contro gli abitanti del cielo. E le fu concesso  di far guerra ai santi, alle tradizioni, alla sacralità del soglio petrino.

L’adorarono tutti gli abietti, le sinistre, i peccatori, gli atei, i perversi, le folle insignificanti. Tutti coloro il cui nome non è scritto nel libro della vita dell’agnello sgozzato. Chi ha orecchi intenda.

Esso si presentò con lusinghe, con falsa carità, spacciando amore per gli umili, i diseredati, gli ultimi. Ha sedotto molti mettendo l’orbe sottosopra, ha compiuto “grandi segni” per gli stolti tanto da far sembrare che tutto venisse dal cielo:  accoglienza ai divorziati, clemenza per gli omosessuali, diaconato per le femmine. Ma intanto spargeva l’iniquità all’interno della Chiesa.

Prova della iniquità è il fervore degli eretici e degli atei con i quali l’Anticristo si soffermava a dialogare. Prova di iniquità è l’oltraggio alla ritualità ed alla forma sacrale. Ogni rito è l’attualizzazione del mito fondante. Ogni assalto alla ritualità perpetrato nel modo di vestire, di parlare, di relazionarsi, di abitare è oltraggio alla sacralità del Vicario di Cristo. Dirigere la santa Ecclesia in modo privato umiliando il secolare potere della Curia è solo opera del Maligno che si incarna nel suo servitore.

Chi si illudeva che l’Anticristo mai abitasse le sacre dimore è ora umiliato. Bastava attingere alla storia per comprendere che l’Anticristo avrebbe un giorno avuto la propria sede privilegiata  sul trono di Pietro: così pensarono Gioacchino da Fiore, frà Dolcino, Tommaso Campanella, Lutero, Erasmo.

Abbiamo visto il Male essersi liberato per ingannare le genti dei quattro angoli della Terra.

 Abbiamo visto Gog e Magog guidare l’esercito contro i giusti.

 Abbiamo visto i giusti rifugiarsi ed invocare l’aiuto di Dio.

Abbiamo visto Dio udire la supplica dei giusti ed agire.

 Abbiamo visto Dio mandare un liberatore nella nazione più importante del mondo.

Abbiamo visto Dio fermare la vita dell’Anticristo.  Recita, infatti, Proverbi 16,4: Ogni opera del Signore è fatta per un fine, anche l’empio, per il giorno di sventura.

Vedremo presto Dio aleggiare nella modalità dello Spirito nelle volte della Sistina.

Vedremo presto Dio instaurare nuovamente l’ordine e la Tradizione

Vedremo presto Dio far luogo alla grande idea neo carolingia per cacciare l’apostasia attraverso la Sacra Alleanza fra potere sacrale e potere imperiale.

La Chiesa è salda solo se nella forma è imitatio imperii.

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Nel retro pensiero di molti che, nella elaborazione del lutto, declamano apertamente sentimenti di cordoglio e di mestizia si rintana nascosto il concetto sopra espresso.

Con devota dedica a tutti gli uomini “giusti”(Dio Patria Famiglia) che con le loro suppliche hanno ottenuto l’appoggio divino: Trump, Vance, Putin, Netanyhau, Salvini e simili. A tutti i prelati d’ogni ordine e grado che si riconoscono nelle parole del Grande Inquisitore allibito e devastato dal ritorno molesto di Cristo. A tutti coloro che pur recitando continuamente il Vangelo si guardano bene dal pensare che esso sia stato scritto per tentare la difficile “sequela”.

Il papato di Francesco è “incidente storico” o un punto di svolta? Questo, per gli uomini “non giusti” è il quesito. Quesito che non interessa solo i credenti ma anche gli agnostici, gli atei, gli indifferenti. Ovvio il perché!      

CARLO ALBERTO FALZETTI