“PESCI, PESCATORI, PESCIVENDOLI E CONSUMATORI” DI GIORGIO CORATI –  Sulla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN).

di GIORGIO CORATI ♦

Le aree marine protette (AMP).

Giorni fa, leggendo qua e là e curiosando su Internet, ho soffermato la mia attenzione su un articolo (AGI)1 interessante, che riporta della partecipazione a una seconda esercitazione internazionale di manovre militari in corso “contro la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata” alle isole Galapagos (Ecuador). Le Galapagos sono una delle riserve marine meglio conservate al mondo. L’esercitazione, inizialmente proposta dall’Ecuador [nel 2018] “come risposta congiunta contro le flotte di pesca straniere” si svolgerà fino al 9 luglio prossimo è vedrà coinvolta anche l’Italia.

La pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (acronimo INN) riguarda, tuttavia, l’insieme dei mari e degli oceani, essendo un problema comune a livello internazionale. Slow Food ammonisce che “contribuisce a impoverire le riserve di pesce e compromette la tutela e il recupero delle risorse. È concorrenza sleale rispetto a chi opera nella legalità e costituisce una minaccia alla sopravvivenza delle popolazioni costiere”.2Il motivo principale della pesca illegale”,  secondo Slow Food, […] “è il ritorno economico”.

Il tema riconduce alla questione, comunque attuale, relativa all’importanza dell’istituzione di aree marine protette (acronimo AMP) e alla loro puntuale gestione.

In Europa, riguardo alle risorse ittiche, già nel 2012 il Parlamento europeo,3sull’importanza delle risorse ittiche come bene comune globale”, invitava la Commissione “a promuovere interventi legislativi” [orientati] “a garantire” […] “il loro utilizzo sostenibile” […] “e a condurre una campagna informativa per i cittadini delUE” (punto 1).

Per quanto concerne l’Italia, il tema della pesca INN è ripreso recentemente nel Programma Operativo nazionale, PO (Mipaaf, 2022),4 finanziato dal FEAMPA, 2021-2027. In esso è riportato che proprio  la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN)” […] è tra i fattori che […] “negli ultimi anni” ha minacciato “la sostenibilità della pesca nel Mediterraneo” […].

In sede ONU, la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare, UNCLOS, del 1992 in vigore dal 1994,5 definisce un ordine giuridico per i mari e per gli oceani e stabilisce regole sugli utilizzi degli oceani e delle loro risorse”, stabilendo, ad esempio, regole sulla conservazione e la gestione delle risorse biologiche marine e la libertà dell’Alto mare.

Di recente, il Consiglio dell’Unione europea[1]

ha adottato formalmente una decisione relativa alla conclusione” […] “dell’accordo relativo alla conservazione e all’uso sostenibile della biodiversità marina delle zone non soggette a giurisdizione nazionale” […]. “Laccordo mira a proteggere gli oceani e ad assumerne la gestione a livello mondiale per conto delle generazioni presenti e future in zone non soggette a giurisdizione nazionale”.

L’Accordo si incentra tra l’altro sulla conservazione, il ripristino e il mantenimento della diversità biologica e degli ecosistemi, anche con l’istituzione di aree marine protette. In merito si rimanda a un interessante articolo pubblicato da Slow Food.7

Il tema della conservazione e protezione di aree marine è dunque all’ordine del giorno delle Istituzioni. Per quanto concerne l’Italia, le aree marine protette (MASE)8sono 29” [su 52 di reperimento9] “oltre a 2 parchi sommersi che tutelano complessivamente circa 228mila ettari di mare e circa 700 chilometri di costa”. “Le aree marine di reperimento sono individuate ai sensi delle Leggi n.979/1982 e n.394/1991”.10

La Legge 979/1982 (NORMATTIVA)11 stabilisce che le aree marine

sono costituite da ambienti marini, dati dalle acque, dai fondali e dai tratti di costa prospicienti che presentano un rilevante interesse per le caratteristiche naturali, geomorfologiche, fisiche, biochimiche con particolare riguardo alla flora e alla fauna marine e costiere e per l’importanza scientifica, ecologica, culturale, educativa ed economica che rivestono” (Art.25).

La Legge 394/1991 (MASE)12 è la Legge quadro sulle aree protette.

Interessante in merito, il “Documento di posizione sulla pesca” di Slow Food.13 L’associazione

ritiene urgente e imprescindibile che” […] “vengano istituite efficaci aree marine protette”. [Tra l’altro, secondo Slow Food] “studi effettuati negli USA e in Europa mostrano che le aree marine protette possono avere diversi tipi di effetti di conservazione: l’effetto-riserva (preservazione assoluta e riduzione dei disturbi esterni all’ecosistema), l’effetto-rifugio (garanzia di salute e ciclicità della specie, con apporto antropico nei controlli di quantità e misura degli individui marini), e l’effetto-cascata (ricostruzione per effetto domino di una catena trofica e di rapporti naturali tra le specie dei diversi livelli). I governi dovrebbero quindi investire nella creazione di aree marine protette” (pp.1-2). La questione relativa all’importanza dell’istituzione di aree marine protette è come detto all’ordine del giorno; merita attenzione consapevolezza e probabilmente lungimiranza. Secondo quanto riportato da un articolo pubblicato su Internet (Pesceinrete),14 le aree marine protette “hanno successo solo se sono efficaci, giuste, durature”, mentre l’implementazione lenta delle strategie di gestione e la difficoltà nel limitare le attività umane più impattanti non sono di grande sostegno.

Un interessante esempio è quello di Torre Guaceto-Carovigno (Puglia), ove in un’area ben definita dell’area marina protetta è esercitata l’attività di pesca nota come Presidio Slow Food “Piccola pesca di Torre Guaceto” (Slow Food).15 Altro Presidio Slow Food, quale ulteriore esempio di gestione, è il “Prud’homie del Mediterraneo”, localizzato lungo tutto il litorale francese del Mediterraneo ove esistono 33 prud’homies di pescatori. Si tratta di organizzazioni collettive che “svolgono un ruolo essenziale nel controllo e nella conservazione delle zone marine, salvaguardando un modello culturale storico e prendendo parte in maniera attiva alle attività quotidiane del porto”.16

GIORGIO CORATI

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Bibliografia
[1] AGI. Sito web consultato il 30 giugno 2024: https://www.agi.it/estero/news/2024-06-30/onu-ue-e-altri-14-paesi-uniti-contro-pesca-illegale-isole-galapagos-26964839/.
2 http://www.slowfood.it. Sito web consultato il 01 luglio 2024:  https://www.slowfood.it/cosa-facciamo/slow-fish/loceano-in-pericolo/oceano-in-vendita/ e https://www.slowfood.it/cosa-facciamo/slow-fish/loceano-in-pericolo/pesca-pirata/.
3 Parlamento europeo. (2012). Dichiarazione del Parlamento europeo del 18 aprile 2012 sulle risorse ittiche come bene comune (C.1). Sito web consultato il 24 marzo 2021: https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/TA-7-2012-0129_IT.html. https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/TA-7-2012-0129_IT.pdf.
4 Mipaaf. (2022). Programma operativo nazionale PO FEAMPA 2021-2027. Tabella 1A, Obiettivo strategico2, Priorità1, Analisi SWOT, in riquadro “Giustificazione (sintesi)”.
5 Sito web consultato il 01 luglio 2024: https://eur-lex.europa.eu/IT/legal-content/summary/united-nations-convention-on-the-law-of-the-sea.html.
6 Sito web consultato il 01 luglio 2024:  https://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2024/06/17/high-seas-treaty-council-gives-green-light-for-its-conclusion/.
7 Slow Food. Sito web consultato il 01 luglio 2024: https://www.slowfood.it/buone-notizie-per-gli-oceani-un-trattato-proteggera-le-acque-internazionali-e-i-profitti/
8 MASE. Sito web consultato il 01 luglio 2024:  https://www.mase.gov.it/pagina/aree-marine-istituite.
9 MASE. Sito web consultato il 01 luglio 2024:  https://www.mase.gov.it/pagina/aree-marine-di-reperimento.
10 MASE. Sito web consultato il 01 luglio 2024:  https://www.mase.gov.it/pagina/aree-marine-protette.
11 NORMATTIVA. Sito web consultato il 01 luglio 2024:
https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1983-01-18&atto.codiceRedazionale=082U0979&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=10&qId=3f87a543-0fdf-4045-9b7f-9b382e166d5c.
12 MASE. Sito web consultato il 01 luglio 2024: 
https://www.mase.gov.it/sites/default/files/archivio/normativa/19911213_292_SO_083.pdf.
13 Slow Food. Documento di posizione di Slow Food sulla pesca, finanziato dall’Unione europea. Sito web consultato il 01 luglio 2024: 
https://www.slowfood.com/wp-content/uploads/2023/12/ITA_PP_PESCA.pdf.
14 Pesceinrete. Il quotidiano del settore ittico. Sito web consultato il 01 luglio 2024: 
 https://www.pesceinrete.com/le-aree-marine-protette-hanno-successo-solo-se-sono-efficaci-giuste-e-durature/.
15 Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus. Sito web consultato il 01 luglio 2024:
https://www.fondazioneslowfood.com/it/presidi-slow-food/piccola-pesca-di-torre-guaceto/.
Vedi anche MASE. Sito web consultato il 01 luglio 2024: https://www.mase.gov.it/pagina/area-marina-protetta-torre-guaceto.
16 Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus. Sito web consultato il 01 luglio 2024:
https://www.fondazioneslowfood.com/it/presidi-slow-food/prudhomie-del-mediterraneo/.
[1] Sito web consultato il 01 luglio 2024:  https://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2024/06/17/high-seas-treaty-council-gives-green-light-for-its-conclusion/.