“PESCI, PESCATORI, PESCIVENDOLI E CONSUMATORI” DI GIORGIO CORATI – Presìdi Slow Food. Pesca artigianale dell’Isola del Giglio

di GIORGIO CORATI

La “Pesca artigianale dell’Isola del Giglio” è Presidio Slow Food1: si tratta di un’interessante novità nel mondo della pesca e nel modo di sollecitare l’attenzione sulle risorse ittiche – pesce, frutti di mare e derivati.

Il Presidio, ultimo nato in Toscana, giunge, per quanto concerne la pesca in ordine temporale, dopo quello già noto della “Pesca tradizionale della laguna di Orbetello”.2 Nel renderlo pubblico, il comunicato stampa di Slow Food3 ne illustra i presupposti: “combattere il sovrasfruttamento della risorsa ittica, rivitalizzare un’area preziosa e fragile, promuovere la cultura alimentare attraverso l’impegno di persone cheprima ancora di pescatorisono appassionati di pesca” […].

Al Presidio aderiscono sette pescatori locali.

L’attività di pesca inizia all’alba con l’impiego di tramagli e palangari calati, a più riprese, per circa un’ora e mezza nell’attesa delle prede. Tra queste, come riportato nella scheda del Presidio,1 1vi sono:

triglie di scoglio, scorfani rossi e neri, saraghi maggiori e fasciati, aragoste (soprattutto nel periodo estivo), seppie comuni e calamari (nel periodo invernale), e poi molte varietà considerate povere, come la boga, il suro, lo zerro, la menola, la musdea, il grongo e la murena”.

Al termine della giornata di pesca, i ristoratori e i commercianti dell’isola attendono al porto il rientro dei pescatori. Tutti loro “costituiscono una comunità che mette al centro la salvaguardia ambientale dei fondali, delle specie ittiche, ma soprattutto il mestiere del pescatore”.3

Le tecniche impiegate nell’attività di pesca del nuovo Presidio sono quelle

proprie della piccola pesca artigianale secondo modalità più sostenibili regolamentate dal disciplinare del presidio stesso. Le dimensioni delle maglie delle reti” […] “variano a seconda della specie bersaglio, della stagione e dei cicli biologici. In questo modo si catturano solo le specie della dimensione giusta, mentre le più piccole sfuggono dalle maglie, raggiungendo così la maturità sessuale e assicurando la sopravvivenza delle specie”.1

Di sicuro impatto empatico è quanto sostiene Ido Cavero, referente dei pescatori che aderiscono al Presidio, al quale il comunicato da voce:

un conto è pescare il pesce “di passo”, catturato mentre migra e un altro conto sono le specie che vivono qua, che devono crescere e riprodursi. Chi viene da fuori, non avendo interesse a rimanere sull’isola, quando finisce di pescare se ne va e basta, lasciando a noi le conseguenze”.

Suo figlio Leonardo” [continua il comunicato stampa] […] “spera di farne una professione vera e propria, forte anche del fatto che alcuni ristoratori dell’isola hanno capito l’importanza e il valore di sostenere i pescatori locali”.

Sulla stessa traiettoria senza dubbio, come già riportato in un precedente articolo,4 è il Presidio umbro della “Pesca tradizionale del Trasimeno”5 che “è un ulteriore tassello verso la giusta condivisione di strategie comuni a salvaguardia dell’ambiente, nell’intento di preservare quell’immagine lasciataci in eredità da chi ha dato al lago la sua vita”. Ciò è quanto riportato, in merito, nel testo del comunicato stampa di Slow Food.6 Nel testo si legge che si tratta di pesca passiva che va avanti nello stesso modo da tempi immemori. Una volta stese le reti, impiegate con maglie diverse a seconda delle specie da pescare, i pescatori attendono che il pesce, muovendosi, rimanga imprigionato. […] “Il resto lo fa l’intuito, la conoscenza del lago e delle abitudini dei pesci”.6

Il Presidio Slow Food “Pesca artigianale dell’Isola del Giglio” si aggiunge, oltre a quelli sopra citati, anche ad altri Presìdi Slow Food similari, per alcuni dei quali si riportano brevissimamente alcune note.

“Pesca artigianale del golfo di Noli”:7

i pescatori del Presidio appartengono a una cooperativa fondata a Noli all’inizio del Novecento. Escono al largo su piccole imbarcazionii gozzipescando con reti da posta tradizionali come tramaglio, reti a imbrocco e incastellate, palamiti e nasse. [Attrezzi e tecniche utilizzati ricordano quelli impiegati dai pescatori di Santa Marinella, in particolare per l’impiego della rete incastellata, ndr.]. “Il Presidio vuole valorizzare l’attività della piccola pesca costiera conservando le tecniche tramandate da secoli”.

“Pesca tradizionale del Golfo di Selinunte”.8 Qui, “i pescatori locali” […] praticano

la pesca artigianale sotto costa, impiegando attrezzi da pesca selettivi a basso impatto; al rientro a terra vendono il loro pescato direttamente in una struttura sulla banchina del porto. Il Presidio nasce per sostenere e valorizzare il loro lavoro, salvaguardando questo patrimonio culturale, sociale ed economico”.

“Pesca tradizionale delle secche di Ugento”. 9 La pesca nell’area di Torre San Giovanni – Ugento è praticata da pescatori artigianali che conoscono molto bene gli insidiosi fondali ugentini – molto bassi e caratterizzati da secche sparse. Da secoli, qui i pescatori “sono eredi di una lunga tradizione nell’arte della pesca, praticata storicamente con tecniche rispettose del mare e dei cicli biologici”.

“Piccola pesca di Porto Cesareo”. 10

Il Presidio ha creato un’associazione per rafforzare l’impegno dei pescatori nel rispetto dei tempi di pesca e delle taglie di pescato più sostenibili, preservando in questo modo le diverse specie e le qualità del mare”.

“Piccola pesca di Torre Guaceto”. 11 La pesca all’interno dell’area marina protetta di Torre Guaceto è limitata alla zona denominata “C”. Qui la pesca è consentita una sola volta a settimana e […] “il pescato varia secondo la stagione”. […] Inoltre, “Gli studi fatti nel corso degli anni hanno dimostrato che le taglie” […] “sono aumentate per molte specie” […] “ed è ritornata una fauna marina considerata ormai scomparsa dalla zona” […].

Sono certamente auspicabili ulteriori iniziative in merito alla pesca e al mestiere del pescatore, così come anche l’istituzione, ad esempio, di “Comunità Slow Food della pesca”. Così come l’attuale “Comunità Slow Food del riccio di mare di Santa Marinella e Civitavecchia”12 pone l’attenzione alla tutela e alla promozione gastronomica sostenibile del noto e prelibato echinoderma da raccolta locale, allo stesso modo si può ritenere augurabile la nascita di una “Comunità della pesca” locale.13 Una “Comunità” che, riunita nella visione della biodiversità, della sostenibilità e nei valori del movimento internazionale Slow Food, riesca a sintetizzare valori comuni di portatori di interesse attivi – pescatori, ristoratori, consumatori e istituzioni -, le cui istanze siano accolte con favore dalla comunità locale nel suo insieme.

Concludiamo con il significato di Presidio, utilizzando le parole della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus: “i Presidi sono comunità di Slow Food che lavorano ogni giorno per salvare dall’estinzione razze autoctone, varietà di ortaggi e di frutta, pani, formaggi, salumi, dolci tradizionaliSi impegnano per tramandare tecniche di produzione e mestieri. Si prendono cura dell’ambiente. Valorizzano paesaggi, territori, culture”.14

GIORGIO CORATI

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Bibliografia
Siti web consultati il 13 maggio 2024:
[1] https://www.fondazioneslowfood.com/it/presidi-slow-food/pesca-artigianale-dellisola-del-giglio/.
[2] https://www.fondazioneslowfood.com/it/presidi-slow-food/pesca-tradizionale-della-laguna-di-orbetello/. 
[3] Sito web consultato il 04 maggio 2024: https://www.slowfood.it/comunicati-stampa/nuovo-presidio-slow-food-e-la-pesca-artigianale-dellisola-del-giglio/?PILASTRI=Biodiversity&INTERESSI=Fish&ATTIVITA=Article,Presidia.
[4] SpazioLiberoBlog. https://spazioliberoblog.com/2024/03/13/pesci-pescatori-pescivendoli-e-consumatori-di-giorgio-corati-tradizione-e-innovazione-nella-pesca/.
[5] Sito web consultato il 10 marzo 2024: https://www.fondazioneslowfood.com/it/presidi-slow-food/pesca-tradizionale-del-lago-trasimeno//.
[6] Sito web consultato il 10 marzo 2024: https://www.slowfood.it/comunicati-stampa/la-pesca-tradizionale-del-trasimeno-diventa-presidio-slow-food/.
Siti web consultati il 13 maggio 2024:
[7]  https://www.fondazioneslowfood.com/it/presidi-slow-food/pesca-artigianale-del-golfo-di-noli/.
[8]  https://www.fondazioneslowfood.com/it/presidi-slow-food/pesca-tradizionale-del-golfo-di-selinunte/.
[9]  https://www.fondazioneslowfood.com/it/presidi-slow-food/pesca-tradizionale-delle-secche-di-ugento/.
[10]  https://www.fondazioneslowfood.com/it/presidi-slow-food/piccola-pesca-di-porto-cesareo/.
[11]  https://www.fondazioneslowfood.com/it/presidi-slow-food/piccola-pesca-di-torre-guaceto/.
[12] https://www.slowfood.it/lazio/la-comunita-slow-food-del-riccio-di-mare-santa-marinella-e-civitavecchia-e-una-realta/
[13] Per un approfondimento sulla Comunità Slow Food del cibo, vedi, https://www.slowfood.it/le-comunita-di-slow-food/comunita-slow-food-tutto-quello-che-devi-sapere/#:~:text=Una%20condotta%20%C3%A8%20un%20nucleo,organizzativi%20dell’associazione%2C%20come%20previsto
[14] https://www.fondazioneslowfood.com/it/cosa-facciamo/i-presidi/.