RUBRICA BENI COMUNI, 73. IL CARACOLLO CIOÈ LA SCALETTA A CHIOCCIOLA NEL PORTO DI CIVITA VECCHIA. MITO E REALTÀ
a cura di FRANCESCO CORRENTI ♦
Questa puntata è un esperimento. Un esperimento personale per risolvere un problema che, da qualche tempo, complica il mio appuntamento settimanale con gli amici del Blog (non voglio dire con i lettori per non ripetere la solita questione del loro numero…) e, in qualche caso, mi ha costretto a ricorrere a soluzioni improprie. Il problema è quello di terminare in tempo utile tanto il testo quanto le figure, così da spedire entrambe le cose con un doveroso anticipo rispetto al giovedì che è il giorno di pubblicazione della rubrica. È capitato di non riuscire a spedire la mail prima della mattina del mercoledì e questo mi dispiace molto e mi fa sentire in colpa con Marcello e con gli altri encomiabili curatori del nostro SpazioLiberoBlog.
Per cui, qualche volta, ho spedito una parte del tutto, suddividendo in due o più puntate l’argomento, anche per non avere scritti troppo lunghi. È anche accaduto di non riuscire a terminare le illustrazioni, che comportano un certo lavoro, come pure è successo che qualche figura scomparisse alla vista ed alle ricerche, per poi riapparire inopinatamente, con la conseguenza di dover rinviare o di dover poi aggiungere “appendici” alle puntate ormai completate. Per questo, dicevo, questa puntata è un esperimento: mi sono infatti posto l’obiettivo di pubblicare puntualmente la nuova puntata della rubrica “Beni comuni”, senza però scrivere nulla. Vedo già – è un modo di dire – gli occhi sgranati di qualcuno degli amici. Ma, vi assicuro, non è un modo per evitare quel poco di impegno che scrivere un testo comporta. Il mio scopo di far conoscere “al pubblico” (vasta o ristretta che sia questa categoria) fatti poco noti attinenti all’oggetto della rubrica deve essere perseguito e raggiunto. Ho pensato, però, di poterlo raggiungere più semplicemente utilizzando un materiale che sicuramente non mi manca, cioè la documentazione iconografica, quindi fotografie e disegni. Il tema scelto è stato quello di “parlare”, come è prassi, di una questione che ha molti aspetti di carattere storico, che ha animato più volte quel flebile “dibattito” che ancora riguarda antiche preesistenze e che, in particolare, avesse anche risvolti probabilmente ignorati da molti, un po’ per il tempo trascorso, un po’ perché non molto di attualità, a parte qualche appassionato o nostalgico. E qui mando un affettuoso saluto all’amico Pietro, con il quale abbiamo discusso più volte su Facebook.
Posso assicurare che l’impegno di produrre le sette figure che costituiscono la puntata non è stato di poco conto. A parte la composizione grafica delle immagini, è stato difficile dover scegliere e rinunciare ad inserire moltissimi documenti che per me hanno un notevole valore “affettivo” e sono il ricordo di anni, avvenimenti, progetti di cui sono stato testimone e in buona parte autore. Questa volta, lascio letteralmente ai lettori la “lettura” della vicenda antica e recente del «Caracollo o Scaletta». Che si tratti di un “racconto grafico”, di un (o una) “graphic novel” o d’un “silent book”, d’un “album illustrato” o non sia niente di tutto questo, lo potrà decidere a suo piacimento ognuno dei lettori. Sarò lieto di saperlo.







FRANCESCO CORRENTI

Complimenti per la consueta precisione .
architetto Paolo Ranieri
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