“PESCI, PESCATORI, PESCIVENDOLI E CONSUMATORI” DI GIORGIO CORATI – Specie ittiche “vulnerabili VU, in pericolo EN, quasi minacciate NT”

di GIORGIO CORATI

L’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (International Union for the Conservation of  Nature) è una organizzazione non governativa internazionale con sede in Svizzera.1 Fondata nel 1948, l’IUCN elabora le Liste Rosse che “rappresentano a livello mondiale la più completa ed autorevole fonte di informazione sullo stato di conservazione degli organismi viventi sul nostro pianeta” (IUCN, 2017).2 “L’obiettivo delle Liste Rosse, e di quanti si occupano di conservazione della natura promuovendo questo strumento, è quello di catalizzare l’impegno per la salvaguardia della biodiversità, fornendo informazioni, analisi e previsioni su popolazioni, andamenti e minacce delle diverse specie” (Prefazione).

Per quanto riguarda le Liste Rosse italiane queste includono le valutazioni di moltissime specie animali e tra queste quelle di pesci d’acqua dolce, di pesci cartilaginei e di coralli, native o possibilmente native in Italia, nonché quelle naturalizzate in Italia in tempi preistorici.3 Il sito internet dell’IUCN definisce la “Lista Rossa IUCN delle Specie Minacciate” come “il più completo inventario del rischio di estinzione delle specie a livello globale”.4 La valutazione del rischio di estinzione si basa oltre che su Criteri anche su 11 Categorie di rischio, a partire da quella Estinto (EX, Extinct) e Estinto in Ambiente Selvatico (EW, Extinct in the Wild) fino alla categoria Minor Preoccupazione (LC, Least Concern), la quale è adottata “per le specie che non rischiano l’estinzione nel breve o medio termine”.5 Sul sito IUCN si legge che “tra le categorie di estinzione e quella di Minor Preoccupazione si trovano le categorie di minaccia, che identificano specie che corrono un crescente rischio di estinzione nel breve o medio termine: Vulnerabile (VU, Vulnerable), In Pericolo (EN, Endangered) e In Pericolo Critico (CR, Critically Endangered). Queste specie rappresentano delle priorità di conservazione, perché senza interventi specifici mirati a neutralizzare le minacce nei loro confronti e in alcuni casi a incrementare le loro popolazioni, la loro estinzione è una prospettiva concreta”. La Lista comprende anche altre categorie che, a seguito della valutazione, possono classificare le specie in “Quasi Minacciate (NT, Near Threatened) se sono molto prossime a rientrare in una delle categorie di minaccia, o Carenti di Dati (DD, Data Deficient) se non si hanno sufficienti informazioni per valutarne lo stato”. Le tre categorie rimanenti sono Estinto nella Regione (RE, Regionally Extinct), Non Applicabile (NA, Not Applicable) e Non Valutata (NE, Not Evaluated).

Approfondiamo la conoscenza su alcune specie ittiche “censite” e “minacciate” da vari fattori e che si possono incontrare al mercato, a tavola in casa o al ristorante.

Come riportato dalla Lista Rossa pubblicata nel 2017,2 “la principale minaccia per i pesci ossei marini italiani è il prelievo eccessivo, sia diretto per le specie che costituiscono oggetto specifico di certi tipi di pesca, sia indiretto per le specie che sono catturate in modo accessorio o accidentale dagli attrezzi usati per la pesca di altre specie ittiche (bycatch). Seguono, in ordine di importanza, lo sviluppo urbano delle aree costiere e l’aumento dell’inquinamento delle acque costiere che esso comporta. Altra minaccia di rilievo è rappresentata dalle modificazioni degli habitat e delle dinamiche ambientali in generale, dovute al cambiamento climatico che ha favorito l’invasione nel Mediterraneo di specie di mari storicamente più caldi. La maggior parte delle specie di pesci ossei marini comunque non è soggetta ad alcuna minaccia di particolare rilievo” (p.27).

Tra le specie note lungo la costa civitavecchiese, questo articolo ne riporta un primo elenco. Si tratta di specie vulnerabili VU, in pericolo EN, quasi minacciate NT.

Il prossimo articolo concluderà con una panoramica sulla categoria minor preoccupazione LC, che è ampia e pur tuttavia la panoramica potrebbe non essere esaustiva.

Ebbene, ogni scheda di specie elencata riporta la categoria IUCN3 della specie stessa oppure se è soltanto tendenzialmente vulnerabile (ndr.). Inoltre, la scheda per alcune specie riporta altre indicazioni e cioè se la specie ha un ciclo vitale “breve”, “medio” o “lungo” – in genere la specie con un ciclo vitale “breve” sopporta bene l’intensità di pesca5 – e se è anche allevata.

Cernia – Epinephelus marginatus

Cernia

In civitavecchiese: Cernia, Cernia bruna

Note Selvatica. È una specie in pericolo (EN, nella lista rossa IUCN). Ha un ciclo vitale “lungo”. Potrebbe essere una specie selvatica non catturata localmente (Zona di pesca diversa da FAO 37.1.3). È anche allevata.

Il filetto di Cernia può essere confuso con quello dello Smeriglio Lamna nasus, del Pangasio Pangasius hypophthalmus, dell’Eglefino Melanogrammus aeglefinus, della Platessa Pleuronectes platessa e del Persico africano Lates niloticus.

CorvinaSciaena umbra

Corvina

In civitavecchiese: Corvina

 

Note Selvatica. È una specie vulnerabile (VU, nella lista rossa IUCN). Potrebbe essere una specie selvatica non catturata localmente (Zona di pesca diversa da FAO 37.1.3). È anche allevata.

Dotto o Cernia di fondale – Polyprion americanus

Cernia di fondale o Dotto

In civitavecchiese: Cernia, Cernia di fondale

 

Note Selvatico. È una specie vulnerabile (VU, nella lista rossa IUCN). Ha un ciclo vitale “lungo”, ma evidentemente non sopporta l’intensità di pesca (ndr.). Potrebbe essere una specie selvatica non catturata localmente (Zona di pesca diversa da FAO 37.1.3).

 

Nasello o MerluzzoMerluccius merluccius

Nasello o Merluzzo

In civitavecchiese: Nasello, Merluzzo, Merluzzetto (se di piccole dimensioni)

Note Selvatico. È una specie quasi minacciata (NT, nella lista rossa IUCN). Ha un ciclo di vita “breve”, ma è tendenzialmente in una condizione di sovrapesca. Specie di forte rilevanza per volume di pesca e valore economico. Potrebbe essere una specie selvatica non catturata localmente (Zona di pesca diversa da FAO 37.1.3). Generalmente si tende a confondere il Nasello o Merluzzo con altre specie di Merluzzo. Sul mercato sono presenti anche prodotti della pesca surgelati provenienti da Zona di pesca diversa da FAO 37.1.3. come, ad esempio, il Merluzzo d’Alaska o Pollack d’Alaska Theragra chalcogramma, il Merluzzo o Nasello del Pacifico Mercluccius productus, il Merluzzo o Nasello sudafricano Merluccius capensis, il Merluzzo o Nasello australe Macruronus novaezelandiae, il Merluzzo o Nasello atlantico Merluccius albidus.

Ombrina boccadoroArgyrosomus regius 

Ombrina boccadoro

In civitavecchiese: Ombrina, Boccadoro

Note Selvatica. È una specie in pericolo critico (CR, nella lista rossa IUCN). Riconoscibile per il colore giallo della sua cavità orale. Potrebbe essere una specie selvatica non catturata localmente (Zona di pesca diversa da FAO 37.1.3). È anche allevata.

Pesce spadaXiphias gladius

Pesce spada

In civitavecchiese: Spada, Pesce spada

Note Selvatico. è una specie quasi minacciata (NT, nella lista rossa IUCN), ma con popolazione in aumento. È oggetto di un piano di ricostituzione dello stock, nel quale, tra l’altro, sono stabilite autorizzazioni e limitazioni alla pesca. Potrebbe essere una specie selvatica non catturata localmente (Zona di pesca diversa da FAO 37.1.3).

È oggetto di una particolare disciplina internazionale (Racc. ICCAT 11-03). La pesca è vietata nei mesi di marzo, ottobre e novembre.

Ricciola di fondale – Centrolophus niger

Ricciola di fondale

In civitavecchiese: Ricciòla, Ricciòla di fondale

 

Note Selvatica. È quasi minacciata (NT, nella lista rossa IUCN). Ha la parte superiore del muso schiacciata. Può essere confusa con il Centrofolo viola Scedophilus ovalis che è molto simile. Potrebbe essere una specie non catturata localmente (Zona di pesca diversa da FAO 37.1.3). I pescatori ottocenteschi del litorale la chiamavano “Pesce paolo” (ndr.).

Rombo chiodato Psetta maxima

Rombo chiodato

In civitavecchiese: Rombo, Rombo chiodato

 

Note Selvatico. È una specie in pericolo (EN, nella lista rossa IUCN). I quantitativi massimi catturabili sono oggetto di decreto. Potrebbe essere una specie selvatica non catturata localmente (Zona di pesca diversa da FAO 37.1.3), ma anche una specie allevata che in genere mostra una livrea più chiara.

Sgombro Scomber scombrus

Sgombro

In civitavecchiese: Maccarello, Sgombro

Note Selvatico. Specie vulnerabile (VU, nella lista rossa IUCN). Ottima alternativa al Tonno rosso Thunnus thynnus, anche se può essere sostituito egregiamente dal Lanzardo o Sgombro occhione Scomber colias. Potrebbe essere una specie selvatica non catturata localmente (Zona di pesca diversa da FAO 37.1.3).

Tonno o Tonno rosso – Thunnus thynnus

trancio di Tonno rosso

In civitavecchiese: Tonno, Tonno rosso

Note Selvatico. è una specie quasi minacciata (NT, nella lista rossa IUCN), ma con popolazione in aumento in seguito ai a piani di gestione pubblici. è oggetto di un piano di ricostituzione dello stock. La pesca è permessa dal 15 giugno al 15 ottobre. La deposizione delle uova avviene in genere nel periodo compreso tra giugno a luglio. Valide alternative al Tonno rosso sono la Palamita Sarda sarda, lo Sgombro Scomber scombrus, la Ricciola Seriola dumereli, il Tombarello o Biso Auxis rochei, il Tonnetto o Alletterato Euthynnus alletteratus, il Lanzardo o Sgombro occhione Scomber colias. Potrebbe essere una specie selvatica non catturata localmente (Zona di pesca diversa da FAO 37.1.3). è anche allevato in gabbie marine, ma solo per l’ingrasso.

 

PalomboMustelus mustelus

Palombo

In civitavecchiese: Palombo

 

Note Selvatico. È una specie in pericolo (EN, nella lista rossa IUCN). Le sue carni possono essere confuse con anche quelle dello Smeriglio Lamna nasus. Potrebbe non essere una specie selvatica catturata localmente. È utilizzato anche come olio e farina di pesce per l’allevamento di altre specie ittiche. Molto simile al Palombo Mustelus punctulatus.

Cheppia o Alosa (Alosa agone)  Alosa o Agone – (Alosa spp.)

Cheppia

In civitavecchiese: Saràga, Losa

Alosa o Agone (Alosa spp.) è un varietà marina

Cheppia o Alosa (Alosa agone) è una varietà lacustre

Note Selvatica. L’Alosa agone è una specie vulnerabile (VU, come Alosa fallax della lista rossa IUCN). Vive in mare e risale fiumi per arrivare a laghi e viceversa. Potrebbe essere confusa con la Sardina oceanica (detta di California) Sardinops sagax.

AnguillaAnguilla anguilla

Anguilla

In civitavecchiese: Anguilla, Capitone (se femmina di grandi dimensioni)

Note Selvatica. È una specie in pericolo critico (CR, nella lista rossa IUCN). Potrebbe essere una specie selvatica non catturata localmente (Zona di pesca diversa da FAO 37.1.3). È vietata la cattura per sei mesi consecutivi, definiti per decreto. È anche allevata per l’ingrasso.

corre-interlinea

GIORGIO CORATI

Bibliografia
http://www.iucn.it. Unione Mondiale per la Conservazione della Natura, IUCN.
Sito web consultato il 21 novembre 2023:
1 https://www.iucn.it/pagina.php?id=2.
2 http://www.iucn.it/pdf/Comitato_IUCN_Lista_Rossa_dei_pesci_ossei_marini_italiani_2017.pdf.
3 https://www.iucn.it/liste-rosse-italiane.php.
4 https://www.iucn.it/liste-rosse-cosa-sono.php.
5 https://www.iucn.it/categorie.php.
6 Per intensità di pesca si intende il rapporto tra il numero degli individui delle specie catturate e le quantità o frazioni sfruttabili delle popolazioni ittiche stesse (detto stock).

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