“PESCI, PESCATORI, PESCIVENDOLI E CONSUMATORI” DI GIORGIO CORATI – Sul controllo della pesca: nuove norme dall’Unione europea (2023)
di GIORGIO CORATI ♦
È stato da poco diffuso (17 ottobre 2023) un Comunicato stampa del Parlamento europeo (20231013IPR07124, 17 ottobre 2023)1 sull’approvazione di nuove norme UE sul controllo della pesca.
Si tratta di un nuovo regolamento che andrà a modificare i regolamenti (CE) n. 1224/2009, (CE) n. 1967/2006 e (CE) n. 1005/2008 del Consiglio e i regolamenti (UE) 2016/1139, (UE) 2017/2403 e (UE) 2019/473 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i controlli nel settore della pesca (https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/A-9-2021-0016-AM-345-345_IT.pdf).2
Dopo l’adozione formale da parte del Consiglio, riporta il Comunicato, “il regolamento entrerà in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale”. Gli Stati membri e le flotte pescherecce avranno, tuttavia, il tempo necessario per adattarsi, in quanto diverse misure saranno attuate gradualmente. […] “La nuova normativa UE contribuirà a raccogliere dati più precisi” […], tra i quali, ad esempio, leggendo il regolamento, vi sono quelli relativi alle zone geografiche in cui sono avvenute le catture, all’identificativo numerico della “bordata di pesca”, ai quantitativi catturati, distinti per specie, compresi “quelli di taglia inferiore alla pertinente taglia minima di riferimento per la conservazione” (pp.112-113).
Secondo il citato Comunicato, la raccolta di dati consentirà, inoltre, “una migliore gestione delle risorse marine”. Il regolamento prevede di fatto la piena tracciabilità del pescato. Le catture dovranno essere registrate digitalmente e dichiarate e ciò varrà anche per le catture derivanti dall’attività della pesca sportiva. Inoltre, come riportato nel Comunicato “tutte le imbarcazioni dovranno avere a bordo un dispositivo di tracciamento che consenta alle autorità nazionali di localizzarle e identificarle a intervalli regolari” […]. […] “I pescherecci UE di 18 metri o più […] “dovranno avere a bordo sistemi di monitoraggio elettronico a distanza, compresa la televisione a circuito chiuso” […].[…] “Le flotte pescherecce di piccole dimensioni avranno quattro anni per adeguarsi ai nuovi requisiti”, [le] “imbarcazioni di piccole dimensioni potranno essere esentate da questo obbligo fino al 2030”.
La raccolta di dati è connessa anche alla riduzione o eliminazione delle catture accidentali delle specie minacciate di estinzione e alla comprensione e alla prevenzione degli impatti negativi dell’attività su specie definite “sensibili”,3 come definite dal Reg.(UE) 2019/1241 del Parlamento europeo e del Consiglio.4
Le disposizioni riguardanti il controllo nella catena di approvvigionamento consentiranno controlli e ispezioni in tutte le fasi della commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura, a partire dalla prima vendita fino alla vendita al dettaglio, comprendendo anche il trasporto e le attività di ristorazione. “La completa tracciabilità digitale del pesce e dei suoi derivati”, si legge ancora nel Comunicato, “dovrebbe contribuire” […] “a garantire una concorrenza più equa e a combattere la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata”, oltre che a garantire la tutela degli interessi dei consumatori.
In estrema sintesi, già da una lettura non molto approfondita, dal citato regolamento emerge quanto le nuove norme europee intendano garantire l’ecosostenibilità a lungo termine delle attività di pesca e acquacoltura.
GIORGIO CORATI
