La Manutenzione Urbana
di ROSAMARIA SORGE ♦
La stragrande maggioranza delle città occidentali hanno ormai completato il loro sviluppo e accanto ai concetti legati alla Rigenerazione Urbana e al Riuso deve farsi largo anche un discorso legato alla Manutenzione urbana che necessita di una serie di protocolli e regole a cui oggi pochi hanno pensato.
Lo scopo della manutenzione è quello del miglioramento della efficienza della città e va sviluppata attraverso un costante e continuato intervento sui componenti o parte dei componenti delle infrastrutture urbane con lo scopo di migliorarne efficienza e funzionalità impedendo il loro decadimento.
Alla base di un programma di manutenzione urbana, di cui ogni Amministrazione Comunale virtuosa si dovrebbe dotare, vi deve essere una precisa scelta politico decisionale da parte delle Amministrazioni e una fase operativa che include più livelli: si comincia intanto con la precisa conoscenza e catalogazione del Patrimonio Urbano Comunale; questo livello può sembrare scontato ma spesso non lo è, non sono poche le Amministrazioni che non sanno se un determinato Bene appartenga a loro od ad altri Enti, ma non sono nemmeno poche quelle che non conoscono più i percorsi ed i tracciati di acquedotti e fognature.
Fatto questo si organizza un programma degli interventi che deve articolarsi in base alle priorità politicamente determinate e che poi va modulato in relazione alle risorse economiche. Vorrei aprire una parentesi sulle priorità la cui scelta rimane di competenza politica e ne caratterizza la fisionomia, e a questo scopo che serve principalmente l’assessore di riferimento che non deve necessariamente essere un tecnico ma uno in grado di interpretare e capire le esigenze della sua comunità e operare scelte significative, dando valore a quegli elementi che costituiscono l’identità di un luogo e a cui si deve prestare una particolare cura.
L’insieme degli interventi che costituiscono un vero e proprio Piano comportano una fase che potremmo definire progettuale e una fase operativa. Nella prima fase si predispongono i progetti in relazione agli obiettivi prefissati mentre nella seconda fase si eseguono materialmente i lavori inerenti i medesimi obiettivi.
La manutenzione urbana diventa così strumento di governo della città e costituisce il mezzo più idoneo a garantire la sostenibilità della stessa per evitare usi sconsiderati del Bene pubblico che ne accelerino il processo di degrado e che evitino sottoutilizzazioni che ne minano il significato.
Uno degli aspetti da considerare è quello delle reciproche interazioni tra i vari sub sistemi urbani infatti ad esempio la rottura o le perdite idriche possono determinare problemi alle fognature e alle sedi stradali e viceversa, ma queste interazioni riguardano anche le componenti sociali ed economiche della città che interferiscono con la città fisica, costruita, pertanto l’approccio manutentivo deve in qualche modo essere di tipo olistico e a questo tipo di approccio che si deve fare riferimento nella parte programmatica dove diventa fondamentale tenere conto delle esigenze degli utenti.
Per dare a questo breve scritto sulla manutenzione più sostanza non mi posso esimere dal constatare quanto questa sia stata carente a Civitavecchia a partire dalla rete idrica e fognaria le cui manchevolezze sono sotto gli occhi di tutti con ricadute anche su altri settori, infatti il mancato e corretto smaltimento delle acque meteoriche crea danni e disservizi a tutte le altre infrastrutture. Naturalmente fa parte della manutenzione la periodica pulizia di tombini ed invasi. A quanto detto aggiungiamo il fondo stradale e i marciapiedi che molto spesso presentano buche e crateri anche di notevoli dimensioni; gli impianti di illuminazione sono in massima parte obsoleti e privi di manutenzione che impediscano malfunzionamenti e garantiscano le prestazioni. Il sistema del verde e la Marina poi completano il discorso.
In virtù di quel legame stretto che c’è tra la città e i cittadini, che è poi il legame tra contenente e contenuto e per dirla semanticamente, tra significante e significato, a Civitavecchia la trascuratezza dell’una spiega la mediocrità dell’altra ravvisabile nel modesto capitale sociale che invece è necessario a creare una Comunità civile e reattiva alle sfide che il futuro presenta. Con la profonda convinzione che la manutenzione svolga una azione indispensabile per la sostenibilità urbana e che questa a sua volta incida profondamente sulla formazione dei cittadini concludo augurandomi per il futuro che venga dato valore ed importanza ad un aspetto della gestione della città a lungo trascurato.
ROSAMARIA SORGE
Approccio olistico…bisogna trovare il mezzo ed il modo, Rosmary
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Rosamaria, il tema è effettivamente importante. La manutenzione urbana (ma direi, anche quella edilizia e ad altri livelli, comprese quelle che possiamo definire “monumentale” e “tranviaria”) sono del tutto e sempre più sconosciute in gran parte d’Italia. Salvo che in alcune regioni, dove invece è una costante confortante e sconfortante allo stesso tempo, dato che ci fa capire che è una cosa possibile, che non siamo noi un po’ illusi a ritenerla possibile, ma ci addolora vedere di vivere nella parte incivile del Paese. Vedere un autobus inglese (tanto per dire) ed uno romano imbrattato, dispiace profondamente. Vedere le squadre di addetti che puliscono, ad ogni fermata, l’esterno dei convogli della metro a Tokyo, con spugne e panni, avvilisce e ti fa vergognare tutte le volte che gli amici di Ishinomaki ci vengono a trovare qui da noi. In alcune nazioni di questo stesso pianeta, la manutenzione è compresa nelle previsioni progettuali delle opere pubbliche, con un qualche meccanismo che la collega allo stesso finanziamento dell’opera ed il progetto ne stabilisce già i tempi e le modalità. Come i tagliandi delle automobili. Ma siamo di qui, noi. Possiamo solo sperare? Mi associo al tuo augurio.
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Altro aspetto interessante è quello dovuto a differenti enti responsabili per sistemi simili e coesistenti. Mi spiego, chi conosce Napoli avrà avuto modo di frequentare le diverse Metro. Una di queste è un gioiello a livello mondiale, sia per bellezza che per efficienza, l’altra metro gestita da altro ente, lascia assolutamente a desiderare.
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