VLAD IN DIALOGO
di CARLO ALBERTO FALZETTI ♦
Vlad, a che il tuo agitarti?
Non rammenti, Vlad, che la Natura è totalmente indifferente? Dietro il suo manto meraviglioso si nasconde un gelido carattere impassibile per le sorti degli individui. Essa pensa solo alla specie, alla sua sopravvivenza e l’individuo, uomo o animale o vegetale o pietra che sia è solo semplice suo strumento.
Non rammenti, Vlad,Leopardi? Entra pure in un giardino di piante , d’erbe di fiori. Sia pur quanto vuoi ridente. Non potrai volgere lo sguardo da nessuna parte che non trovi patimento. Vedi là quella rosa è offesa dal sole, si corruga, langue, appassisce. Eppure il sole le ha dato vita. Là quel giglio è succhiato crudelmente dall’ape. Quell’albero infestato da un formicaio. Là è troppo caldo, qui troppo fresco o poco umido, o poca luce o troppa ombra….E’ così per l’animale è così per l’uomo. La Natura avvolge le cose che ha partorito, le inganna col suo mantello di colori, di cibo succulento “ma in verità è quasi un vasto ospitale luogo ben più deplorabile che un cemeterio”.
Anche tu, Vlad, ora sei ma poi non sarai. A che giova tanto sforzo? Quante vite vorrai per raggiungere il tuo gioco cinico di potere?
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E’ venuto il mio turno di appellarmi ai grandi saggi. Pensi veramente che io faccia un gioco cinico? Io sono solo l’ultima espressione di una secolare passione.
Ricorderai bene che nel 1991 sembrava che un antica idea fosse posta a morte. Sembrava che fosse giunto il momento di una Russia tutta europea, moderna, consumistica, laica, libertaria, globalizzata, cosmopolita, tollerante tutto. Questa visione si è rivelata una grande illusione. La Russia ha attuato una svolta conservatrice. Un percorso tormentato dopo l’esperienza del marxismo-leninismo che non ha fatto che riprendere un sentiero interrotto, una svolta per rientrare nella casa avita. Restaurazione del sacro, anti-individualismo, anti-modernismo, anti-occidentalismo, egemonia culturale tradizionalista. Una cultura non centrifuga ma statica e conservatrice, unica,autonoma, “Altra” rispetto all’occidente. La cultura della casa avita: Pietro il Grande, Caterina II, Dostoevskij, Tolstoj, Solov’ev, Berdjaev, Solzenicyn. E’ la grande russkaja ideja: vedrete che l’Europa verrà da noi non per comprare canapa e lardo, ma per acquistare una saggezza che ormai non si vende più nei mercati europei(Gogol’).
L’Idea Russa! Una Russia eterna, immobile, immodificabile. Mosca non si è mai arresa al razionalismo illuminista. La ragione deve incorporare l’anima ed il cuore dell’uomo (Florenskij). E’ per questo che dobbiamo lottare per salvare l’Europa dalla decadenza morale iniziata col freddo illumismo. L’idea di una nazione non è ciò che essa pensa di sé stessa, ma ciò che Dio pensa di essa nell’eternità ( Solov’ev). L’Idea Russa è qualcosa di universale, una missione, un messianismo. Dugin è il mio riferimento. Ma una lunga serie di spiriti russi sono il riferimento di Dugin. Chi legge i suoi testi non può che rilevare questo messianismo. Mosca è vista come la “forza che resiste”(Kathécon) l’Anticristo che vuole sovvertire l’ordine (Tartari, Turchi, Napoleone, Hitler,l’Occidente). La forza militare è l’alleato di questo potere che resiste. Dunque, un doppio scudo: l’ortodossia religiosa e l’ortodossia atomica. Il bianco ed il rosso, l’altare e la spada. Mosca è la “Terza Roma” dopo Roma e Bisanzio, Mosca è la nuova Gerusalemme. L’era legata ai tentativi di costruire un ordine mondiale centralizzato e unipolare retto dall’Occidente è finita, forse mai cominciata anche se sognata. Nel mondo si sono formati diversi centri di sviluppo. Dobbiamo creare meccanismi per armonizzarli e renderli più umani, ovvero meno caotici e libertari. Lo scudo religioso (la forza che resiste) dovrà emendare il cattolicesimo opponendo ad esso lo spirito ortodosso contemplativo, apofatico, esicastico, comunitario, anti-individualistico, anti-moderno. Lo scudo atomico sarà a difesa della minaccia esterna impersonata dalle forze dell’Anticristo. Non è guerra ciò che facciamo. E’ missione messianica. Contaminiamo per redimere.
Novye konservatory: buduščee Rossii? (I nuovi conservatori saranno il futuro della Russia?) Risposta affermativa!
Il futuro non sarà bipolare ma contemplerà accanto agli USA ed alla Cina il polo della Grande Eurasia (Mosca, Delhi, Teheran, Jakarta. Manila) all’interno del quale il conservatorismo russo avrà una centralità valoriale. Non fermarti sulle apparenze, supera la mera tattica e contempla la strategia secolare. Ciò che rappresenta“il più Altro da noi” ( USA e Cina) è ora amico, ma ciò è tattica pura tattica, solo temporanea vicinanza strumentale. I valori tradizionali sono più stabili e più importanti per milioni di persone della vostra idea liberale che, per me, ha cessato di esistere (Me stesso,1919).
Penso di averti dimostrato che la nostra è una missione ben diversa dal mercantilismo americano e cinese. Loro lottano per espandere mercati, noi per un ideale divino di elevato livello per l’umanità.
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Vlad, chi tenta di costruire paradisi in Terra finisce per fare l’inferno. Quanti drammi ha fatto l’idea di religione quando è declinata come” Deus lo volt”! Riconosco la profondità della russkaja ideja. So che viene da molto lontano. Ma ho terrore della omologazione quando questa è sostenuta appellandosi a Deus. La legge dell’Unità è sempre pericolosa perché mette fuori gioco la tolleranza. Trasforma tutto in odio che è l’anima del fondamentalismo. L’odio raggiunge il massimo quando si agisce in nome e per conto di Deus, quando ti illudi di essere missionario del Cielo.
Il verso con monotona insistenza ti dice di nuovo della indifferenza della Natura. A che vale tutto questo? Come potremmo reagire all’angoscia, a questa spietata indifferenza se non amando. Davvero “Deus lo volt”vale il sacrificio di tanti esseri? Non è l’amore l’unica soluzione di fronte alla Grande Matrigna? Tutti, tutti gli umani, gli animali, le piante, le rocce sono avvolti nello stesso destino. Tuttavia, agli uomini è riservata l’uso della rivolta. E’ l’amore la rivolta contro l’amaro destino. L’odio si aggiunge alla spietatezza della morte naturale. L’odio asseconda la deriva naturale. L’amore è ciò che le si oppone. La vera missione umana è esercitare il più possibile la rivolta usando l’amore.
Però, a ben vedere, qualcosa del tuo agitarti messianico ci contamina. Noi europei da tempo abbiamo perso il senso di essere “cittadini”. Noi abbiamo acquisito il ruolo di “consumatori”. Il disincanto che ci accomuna è grave. Forse il segno dei tempi ci segnala che è giunta l’ora solenne di ritornare ad essere cittadini. E’ difficile esserlo in un insieme di Stati diversi, con lingue diverse, con tradizioni diverse, abituati ad essere solo consumatori senza più storia.
Vedi Vlad, il tuo agitarti da portatore messianico forse qualcosa provoca, nel senso del Bene e non di Deus, il cappellano degli eserciti (Yhwh Zebaoth).
CARLO ALBERTO FALZETTI

” Io vengo a te, nel nome del Signore degli eserciti, Dio delle schiere d’Israele”, Samuele.
Il Vangelo fu una vera eresia nei confronti dell’Antico Testamento e mutò ” il Dio degli eserciti” in Dio dell’Universo.
Ma l’intento messianico spinge ancora Netanihau e i suoi accoliti, Trump e l’Europa, a sterminare la terra e gli infanti di Palestina.
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