CIVITAVECCHIA OSPITA LA LETTERATURA – Giulia Caminito torna con il suo ultimo libro “IL MALE CHE non C’È” (Bompiani)

a cura di ERNESTO BERRETTI ♦

Sala Gurrado, nella sede della Fondazione Ca.Ri.Civ., il 28 febbraio, alle 17,45: ecco dove incontrare la scrittrice Giulia Caminito e il suo ultimo romanzo “IL MALE CHE non C’È”, ed. Bompiani.

La Caminito torna a Civitavecchia dopo il successo registrato dal suo romanzo precedente con cui, nel 2021, ha vinto il Premio Campiello e il Premio Strega Off.

Stavolta, a dialogare con lei saranno lo scrittore civitavecchiese Anthony Caruana e Marco Salomone, presidente dell’Associazione Culturale Book Faces che quest’anno, per il decennale della fondazione, proporrà una serie di appuntamenti di altissimo livello culturale, aperti al pubblico e gratuiti.

La scrittrice sceglie la via del romanzo per raccontare sé stessa e la sua generazione, che non ha subito guerre o privazioni materiali ma ha avuto in sorte la solitudine della Rete e della precarietà. Lo fa con una scrittura essenziale, capace di creare un’atmosfera fantastica, rendendo l’ipocondria una memorabile protagonista – la seducente, beffarda, Catastrofe – e mettendo in scena tra i palazzi urbani quella selva oscura in cui tutte le nostre più dolorose esperienze si dimenano.

Il Libro

Tutto, nel romanzo, conduce al potere dell’immaginazione e alla forza dell’infanzia, una discesa agli inferi e la successiva risalita verso l’origine luminosa a cui tutti, se vogliamo, possiamo tornare. Ecco, “se vogliamo”…

Talvolta, nella vita, l’universo ci appare diviso tra quelli che agiscono, e non si fanno spaventare dal mondo, e quelli abitati da un dolore celato sottopelle. Per Loris tutto ha avuto inizio nella sua infanzia, quando le estati erano piene di colori ed emozioni come l’orto di nonno Tempesta, vicino alle rovine dell’antica Galeria. Quando Loris era insieme al nonno, l’impellenza di leggere per scacciare le angosce scompariva e lui imparava cose meravigliose come costruire una voliera e allevare i colombi, fedelissimi e iridescenti. Ora Loris ha trent’anni, ha fatto della lettura il suo mestiere, vive in città e ha una fidanzata di soprannome Jo. Ma il lavoro in casa editrice è precario ed è schiacciato dall’ansia di non essere all’altezza dell’età adulta. Così, Loris scivola sempre più dentro sé, prima per difendersi, poi per recepire i messaggi d’allarme che il suo corpo gli manda: dentro di lui cresce un male capace di portarsi via ogni residuo di speranza. E mentre i medici, la fidanzata, i genitori appaiono sempre più lontani, a Loris rimangono solo due alleati: i social media, sollievo e nutrimento per i suoi fantasmi, e Catastrofe, la creatura mutaforme – gatta, lupa, amica, sposa – che gli sta vicino nei momenti più difficili.

ERNESTO BERRETTI