Uno sguardo sulla terza edizione del “Premio Eugenio Scalfari città di Civitavecchia”.
di PAOLA ANGELONI e MARCELLO ROCCHETTI ♦
Alle amiche e agli amici che hanno contributo fattivamente alla riuscita dell’evento “Premio Eugenio Scalfari città di Civitavecchia” e al numeroso pubblico intervenuto nell’occasione.
L’evento, tenutosi a Civitavecchia presso il Teatro Traiano, celebra il grande giornalista, evidenziando il legame di Scalfari con la città e il valore della cultura comunitaria. Il premio, che vuole celebrare la cultura e l’impegno civile nel giornalismo e nella poesia, viene assegnato a Simonetta Fiori, con menzioni speciali a Lucia Goracci e Annalisa Camilli, e un premio alla poesia a Daniela Attanasio. Intervengono numerosi giornalisti e personalità, condividendo aneddoti e riflessioni sulla figura di Scalfari e sul ruolo del giornalismo.
Eugenio Scalfari descrive la sua vocazione giornalistica come un “crudele mestiere”, che richiede “un carattere addestrato al combattimento” più che compassione. Nonostante ciò, egli riconosce di avere “una vocazione contraria”, indicando una dualità nel suo approccio alla professione.
“Questo crudele mestiere e il senso che se ne trae hanno poco a che spartire con la solidarietà e compassione richiedono un carattere addestrato al combattimento un’ambizione a vincere più che a soccorrere evidentemente io avevo questa vocazione ma ne avevo anche una contraria”
Il forte legame di Scalfari con Civitavecchia, viene ricordato dal anche sindaco Marco Piendibene, che ha raccontato aneddoti personali sulla sua cena con Scalfari durante il conferimento della Quercia d’oro al noto giornalista.
Il premio è reso possibile dalla collaborazione di tre associazioni culturali locali: Spazio Libero, Blue In The Face e Book Faces e dimostra che “si può fare cultura tramite una comunità”.
L’iniziativa è un valore di identità per la città di Civitavecchia.
L’Importanza della Cultura e del Giornalismo:
- Il premio mette in luce l’importanza della cultura e del giornalismo come strumenti di crescita civile e democratica.
- Il giornalismo viene presentato come un mestiere che richiede “impegno e combattimento” per difendere la libertà di informazione.
- Viene sottolineato l’aspetto fondamentale dell’informazione per la libertà di un popolo e per la sua coscienza civile.
Il Ruolo delle Donne nel Giornalismo:
- La premiazione di tre donne giornaliste e una poetessa evidenzia il ruolo crescente delle donne nel mondo dell’informazione e della cultura.
- Si riconosce come le donne abbiano una maggiore sensibilità per le storie delle persone comuni e per le questioni legate alla violenza di genere.
- Viene citato l’impegno di Annalisa Camilli attraverso il progetto “Unite” per contrastare la violenza di genere.
Premi Speciali assegnati:
- Lucia Goracci, inviata di guerra, premiata per il suo impegno sul campo ha inviato un video da Aleppo che potete visionare attraverso il link —> Video Goracci
- Annalisa Camilli, giornalista, premiata per il suo impegno professionale sulla condizione femminile e sulla tragedia dei migranti nel mondo.
Premio per la Poesia:
- Daniela Attanasio premiata per la sua raccolta di poesie “Vivi al mondo”, un canto d’amore e malinconia che racconta la vita quotidiana con uno sguardo intimo e materico.
Premio Principale:
- Simonetta Fiori, giornalista, premiata per aver incarnato “lo spirito di Scalfari”, un giornalismo basato su morale, cultura e impegno civile. Si è menzionato l’importanza della sua attività di ricerca sull’archivio di Scalfari per rivelare la statura europea del giornalista: “la scuola morale di Eugenio Scalfari il suo metodo giornalistico fondato sulla morale e cultura, resta integro, continua a essere una bussola viva che ci aiuta a navigare in questi mari tempestosi dell’attualità“.
La giuria ha riconosciuto in Simonetta Fiori una figura che riflette perfettamente l’insegnamento, i valori e l’impegno civile di Eugenio Scalfari.
Simonetta Fiori ha incarnato lo spirito del quotidiano La Repubblica, raccontando la cultura come leva essenziale del cambiamento e del progresso. I suoi articoli sul fascismo e l’antifascismo, i suoi approfondimenti sulle promesse tradite o minacciate della Costituzione, e le sue interviste, come quella a Giuliano Amato, l’hanno resa una delle migliori interpreti di una certa idea di giornalismo e dell’Italia. La giornalista ha espresso la sua gratitudine per il premio, sottolineando come la figura di Scalfari sia stata fondamentale per la sua vita professionale e per la cultura democratica del paese. Ha anche ricordato come Scalfari avesse lasciato una “scuola morale” e come il suo metodo giornalistico basato sulla morale e la cultura rimanga una bussola per orientarsi nel mondo contemporaneo. Fiori ha anche espresso apprezzamento per la giuria del premio, definendola di alta qualità e notando come i giudizi dei membri della giuria siano i più importanti per lei, come quelli di una famiglia professionale.
La motivazione della menzione speciale a Lucia Goracci è stata letta da Bruno Manfellotto.
Ecco alcuni punti chiave relativi alla menzione e alla motivazione:
- Riconoscimento agli inviati speciali: La menzione speciale a Lucia Goracci è un omaggio a tutti gli inviati speciali che nel 2024 hanno documentato la guerra, in particolare dopo l’attacco terroristico di Gaza e l’invasione dell’Ucraina.
- Carriera di Lucia Goracci: Lucia Goracci è stata inviata in zone di conflitto come Haiti, Libia, Egitto, Siria, Iraq, Kabul e Beirut, dove racconta quotidianamente la guerra tra Israele e Libano.
- Coraggio sul campo: La giuria ha riconosciuto il coraggio e l’impegno di Lucia Goracci, sottolineando come la sua troupe sia stata aggredita sulla strada tra Beirut e Sidone, un incidente che è costato la vita all’autista.
- Approccio al giornalismo: La menzione ha evidenziato l’importanza di recarsi sul luogo degli avvenimenti per comprendere e raccontare le storie, avvicinandosi alle vittime, ascoltando le loro sofferenze, come insegnato da Eugenio Scalfari.
- Valore dell’informazione: Il premio sottolinea il valore dell’informazione per la libertà, affermando che il lavoro di giornalisti come Lucia Goracci è fondamentale per svelare il dolore del mondo.
- Lucia Goracci: Giornalista e inviata di guerra presente nei telegiornali della RAI. La menzione speciale a Lucia Goracci è un riconoscimento a tutti gli inviati speciali della carta stampata, delle radio e delle televisioni che nel 2024 hanno documentato il dilagare della guerra a Gaza e i drammatici sviluppi dell’invasione dell’Ucraina. La giuria ha voluto premiare il suo lavoro di inviata in zone di guerra, come Haiti, Libia, Egitto, Siria, Iraq, Kabul e Beirut. La sua dedizione al lavoro, nonostante i rischi, è stata sottolineata dalla giuria che ha voluto premiare il suo impegno.
La menzione speciale ad Annalisa Camilli è intitolata “donna vita libertà“. Questo titolo riprende il grido di battaglia delle donne iraniane che lottano contro le discriminazioni, le torture e le uccisioni perpetrate da una teocrazia “cieca e feroce”. Il tema della menzione si concentra sulla lotta per i diritti, l’uguaglianza tra le persone, la parità di genere e i valori che contrastano la violenza, i femminicidi, il dominio sui corpi e le discriminazioni sociali.
Ecco alcuni aspetti chiave della menzione e del suo tema:
- Riconoscimento dell’impegno di Annalisa Camilli: La menzione speciale a Camilli è un riconoscimento per il suo impegno professionale su questa difficile frontiera, concretizzato anche attraverso il progetto “unite”. Camilli è giornalista di Internazionale ed è autrice di reportage sulla condizione femminile e sulla tragedia dei migranti.
- Valori universali: Il tema “donna vita libertà” evoca valori universali, che sono violati non solo in Iran e in Afghanistan, ma anche in Africa e, seppur in modi diversi, in Occidente.
- Donne che si difendono dal potere maschile: La menzione è dedicata alle donne che sono costrette a difendersi dal potere maschile, con l’auspicio che non debbano più farlo.
- Progetto “unite”: L’iniziativa “unite” è nata dall’ondata emotiva successiva al femminicidio di Giulia Cecchettin. Questo progetto ha coinvolto giornaliste e scrittrici che hanno collaborato per raccontare la violenza di genere in modo più appropriato, usando un linguaggio che non perpetui stereotipi e pregiudizi. L’iniziativa ha visto la partecipazione di oltre 200 scrittrici e giornaliste, evidenziando come la violenza di genere sia un problema strutturale e non un’emergenza.
In sintesi, la menzione speciale ad Annalisa Camilli con il tema “donna vita libertà” vuole sottolineare l’importanza della lotta per i diritti delle donne, la parità di genere e la necessità di contrastare ogni forma di discriminazione e violenza.
Le tre associazioni, Spazio Libero Blog, Book Faces e Blue In The Face, che hanno realizzato l’evento hanno dimostrato un forte spirito di collaborazione nella città. L’organizzazione del premio coinvolge circa 50-60 persone, ciascuna delle quali si occupa di aspetti diversi, come la ricerca di sponsor e la gestione della giuria. Il premio ha ricevuto anche l’appoggio del Comune di Civitavecchia.
Un ringraziamento particolare va fatto ad Ezio Mauro, Presidente della giuria nelle passate due edizioni e per motivi di salute quest’anno è Presidente Onorario. Ezio Mauro ha voluto in questo modo mantenere vivo il rapporto con il premio. Va ricordato inoltre che Ezio Mauro ha svolto un ruolo determinante nella costituzione del Premio frutto di un incontro di tre anni fa alla Repubblica con Fabrizio Barbaranelli, figura chiave nell’organizzazione, e Dario Bertolo. A Mauro va dato il merito di avere intuito immediatamente l’importanza di quanto gli si andava proponendo ed è soprattutto grazie a lui che si è potuta avere una giuria così fortemente qualificata.
Nel corso della serata i musicisti Giovanni Cernicchiaro e Gino Fedeli hanno dato il loro contributo artistico eseguendo brillantemente i brani che Scalfari amava e interpretava dilettandosi alla tastiera del suo pianoforte.
Un ringraziamento particolare va dedicato a Gino Saladini, medico legale e scrittore di noir, che ha condotto in modo ineccepibile la serata relazionandosi con professionalità ai personaggi di alto profilo che si sono succeduti sul palco.
I membri della giuria
Passando in rassegna i membri che compongono la giuria del Premio Eugenio Scalfari, emergono evidenti le personalità di spicco del giornalismo e della cultura italiana che ne fanno parte.
Ezio Mauro: Presidente onorario della giuria. È stato direttore di Repubblica per 20 anni.
Massimo Giannini: Presidente della giuria. Ha espresso la sua ammirazione per Scalfari e la sua felicità nel presiedere il premio. Ha inoltre condiviso un aneddoto personale sul suo incontro con Scalfari dopo avergli scritto una lettera da giovane studente. Giannini ha ribadito che “Scalfari non si discute, si ama“.
Dacia Maraini: Membro della giuria, è una scrittrice di fama internazionale. Simonetta Fiori, vincitrice del premio per il giornalismo 2024, la definisce “la più importante scrittrice italiana ed è ambasciatrice della cultura letteraria italiana nel mondo”.
Maria Grazia Calandrone: Membro della giuria, poetessa.
Concita De Gregorio: Membro della giuria e giornalista. È stata una delle prime donne direttrici di quotidiano.
Loredana Lipperini: Membro della giuria.
Corrado Augias: Membro della giuria e giornalista.
Bruno Manfellotto: Membro della giuria e giornalista. Ha fatto la storia dell’Espresso. Manfellotto ha anche letto la motivazione della menzione speciale a Lucia Goracci.
Nicola Rinaldo Porro: Membro della giuria e professore al Dipartimento di Scienze umane all’Università di Cassino
Maria Zeno: Membro della giuria e Dirigente Scolastico del Liceo Scientifico Galilei di Civitavecchia in quiescenza.
Importanza del Premio dal punto di vista della cultura
Il “Premio Eugenio Scalfari città di Civitavecchia” riveste un’importanza significativa per la cultura e il giornalismo italiano per diverse ragioni:
- Promozione della cultura: Il premio non si limita a celebrare il giornalismo, ma anche la cultura in senso ampio. Il premio è un esempio di come la cultura possa essere promossa e valorizzata all’interno di una comunità. L’evento riunisce figure di spicco della cultura e del giornalismo, creando un dialogo e un confronto importante per il panorama culturale italiano.
- Riconoscimento del giornalismo di qualità: Il premio riconosce e premia il giornalismo di qualità, quello che si impegna nella ricerca della verità, nell’approfondimento dei temi e nel racconto della realtà con rigore e passione. Il premio pone l’accento sull’importanza del giornalismo come strumento per il progresso e il cambiamento della società.
- Sostegno al giornalismo d’inchiesta e all’impegno civile: Il premio valorizza il giornalismo d’inchiesta e il lavoro degli inviati speciali. Il premio sottolinea l’importanza di raccontare le storie dal vivo, di dare voce ai più deboli e di denunciare le ingiustizie. La menzione speciale a Lucia Goracci evidenzia il coraggio e il sacrificio di chi si mette in gioco per informare il pubblico.
- Attenzione alle questioni di genere e ai diritti umani: La menzione speciale “donna vita libertà” ad Annalisa Camilli dimostra come il premio sia attento alle questioni di genere, alla parità e ai diritti umani. Questo riconoscimento sottolinea l’importanza del ruolo delle giornaliste nel portare alla luce storie di discriminazione e violenza, ispirando cambiamenti positivi.
- Riflessione sulla funzione della poesia: Il premio dedica uno spazio alla poesia, riconoscendone il valore culturale e la sua capacità di toccare le corde dell’anima e di far riflettere sul mondo. Il premio invita a non dimenticare la bellezza della parola, la sua forza e la sua capacità di cambiare il mondo.
La menzione speciale per la poesia è stata assegnata a Daniela Attanasio. Il premio le è stato conferito per la sua opera “Vivi al mondo”. La giuria ha motivato la scelta sottolineando come il libro sia un’espressione di una vita fatta di cura per le cose e le persone, tenute nello sguardo della memoria con tenerezza, e come la sua poesia sia in grado di far reagire il lettore con il corpo e con i sensi. La poesia di Attanasio è stata definita come un “canto d’amore e malinconia” che celebra le cose piccole e immortali, con una profonda attenzione al mondo e alle persone che lo abitano. La giuria ha anche evidenziato come le stanze abitate da Amelia Rosselli, a cui è dedicata la parte finale del libro, abbiano la stessa forma delle sue poesie, luoghi di riparo dalla persecuzione del mondo.
Conclusioni
La terza edizione del “Premio Eugenio Scalfari città di Civitavecchia” ha rappresentato un momento significativo per la città, rafforzando il legame con il grande giornalista e sottolineando l’importanza della cultura e del giornalismo come strumenti di crescita civile. Il premio celebra l’eredità di Scalfari e incoraggia un giornalismo basato su valori etici e impegno sociale. L’edizione di quest’anno, con la forte presenza di figure femminili, ha messo in luce anche il crescente ruolo delle donne nel panorama culturale e giornalistico italiano.
Il premio infine ha ottenuto risonanza a livello nazionale.
Legame con il territorio: Il premio è nato a Civitavecchia e da un lato valorizza la comunità locale, ma dall’altro celebra un personaggio di rilievo nazionale e internazionale. Il premio crea un ponte tra il locale e il globale, evidenziando come la cultura possa nascere e crescere anche al di fuori dei grandi centri urbani.
Importanza della memoria e dell’archivio: Il premio ha favorito un lavoro di ricerca e di archiviazione delle carte di Scalfari. Questo lavoro contribuisce a rivelare la statura europea e la lungimiranza di questo grande intellettuale. Il premio non è solo una celebrazione del passato, ma anche una riflessione sul presente e un’ispirazione per il futuro.
PAOLA ANGELONI – MARCELLO ROCCHETTI

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