PREMIO RICORDANDO … ANAGRAFE CITTADINI ILLUSTRI – SCHEDE GRUPPO 5

Continuiamo la pubblicazione delle schede dei personaggi illustri, raccomandando ancora a chi ha proposte da fare di presentarle, utilizzando il seguente indirizzo di posta elettronica: premio.ricordando@gmail.com.
L’anagrafe va costruita, partendo dal lavoro di Claudio Galiani e Giovanni Insolera, con il concorso degli studiosi e dei ricercatori e anche di chi è in grado di avanzare proposte e suggerire modifiche.

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Francesco NERLI

(Rosignano Marittimo26 gennaio 1948 – Roma28 novembre 2020)

Conseguito il diploma di perito industriale, si dedica all’attività politica e sindacale.

Ricopre varie cariche all’interno del Partito Comunista Italiano (segretario della Federazione provinciale di Siena e membro del Comitato direttivo regionale) e del sindacato CGIL (segretario provinciale di FIOM e FLM, segretario nazionale della Fillea, membro del Direttivo nazionale della CgilCislUil).

Nel 1987 viene eletto alla Camera dei Deputati nelle liste del PCI e nel 1992 al Senato della Repubblica, nel gruppo del PDS.

A lui si deve l’elaborazione della legge di riforma dell’ordinamento portuale italiano (Legge 84/1994, “Legge Nerli”), che si propone di fornire una risposta organica ai problemi di modernizzazione del settore.

Le nuove Autorità portuali, inserite in una logica di sistema, divengono strumenti di governo più idonei a governare l’attività dei porti, affidando al pubblico i compiti di programmazione dello sviluppo e all’iniziativa privata la gestione operativa.

Nella fase immediatamente successiva alla riforma, Nerli si impegna personalmente nella sua attuazione pratica.

Diviene infatti il primo presidente dell’Autorità portuale di Civitavecchia, che guida dal 1994 al 2000.

Si impegna a riorganizzare le attività del porto secondo i nuovi princìpi, con  un piano regolatore che ne esalta le vocazioni naturali in una prospettiva multifunzionale (passeggeri, merci, energia), cogliendo l’occasione del Giubileo 2000 per finanziare le prime importanti opere.

Si creano così le premesse per il rilancio dello scalo ancora oggi in atto.

Il suo attuale profilo, come centro del sistema portuale del Lazio, lo rende uno degli approdi rilevanti del Mediterraneo occidentale, riconosciuto nel 2021 porto “core” della grande rete di trasporto transeuropea.

È lodevole, peraltro, la previsione di restituire il porto storico monumentale alla città, per consentirle un’attiva fruizione del patrimonio architettonico e culturale.

Nel 2000 Nerli diviene Presidente dell’Autorità portuale di Napoli, che guida fino al 2008.

L’Associazione porti italiani (Assoporti) riconosce i suoi importanti meriti affidandogli la presidenza dal 1996 al 2002, poi (dopo un incarico di vicepresidenza)  dal 2006 al 2012.

Per completare il suo profilo personale, va ricordato che nel 1991 Nerli partecipa insieme ad Adalberto Minucci e Diego Novelli  alla fondazione di una casa editrice, la “Sisifo”, che inserisce nella sua redazione personaggi come Renato Nicolini e Vittorio Rieser e pubblica interessanti opere.

Nel 1995 la “Sisifo” compie una significativa operazione di salvataggio della storica casa editrice Editori Riuniti, consentendole di salvaguardare la rilevante eredità politico-culturale, ma di aprirsi anche a temi innovativi.

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Ortensio PIERANTOZZI

(Tolfa23 aprile 1892 – 6 maggio 1980)

Figlio di Gaudenzio e di Francesca Vignati, laureatosi in Lettere, si dedica all’insegnamento scolastico, assumendo nel tempo anche gli incarichi di preside e di ispettore scolastico.

Per un lungo periodo esercita la presidenza dell’Istituto Tecnico “Guido Baccelli” di Civitavecchia, che con i suoi due corsi (quello per ragionieri già  istituito nell’anno 1909 e quello per geometri, istituito nell’anno 1958) ha rappresentato per decenni, insieme al Liceo classico “Padre A. Guglielmotti”, il principale canale di formazione scolastica dei giovani del comprensorio.

Sul piano politico si ispira al pensiero cattolico democratico.

In occasione del “giorno della memoria”, alcuni anni fa, Mauro Mellini ha riportato un episodio dell’inverno 1942-43, per sottolinearne il profilo morale.

Passeggiando a Civitavecchia con suo padre, incontra Ortensio che ne era stato compagno di scuola alle elementari.

Si coagula intorno a loro un gruppo di amici, che si interrogano su generiche voci di deportazioni di ebrei provenienti dai Balcani.

Il capannello si affretta a sciogliersi quando Pierantozzi si lancia in un’aperta invettiva che chiama tutti in causa, per la viltà e indifferenza mostrata verso quei fatti.

“Aveva ragione lui”. Commenta Mellini.

Dopo l’8 settembre 1943 è’ uno dei Popolari che partecipano alla costituzione del CLN territoriale di Civitavecchia, presieduto da Antonio Morra.

L’8 aprile 1944 viene catturato in occasione del rastrellamento operato dalle truppe tedesche a Tolfa e Allumiere, che coinvolge circa settanta persone, tra cui molti partigiani della Banda Maroncelli.

Nel 1948, nelle liste della Democrazia Cristiana, viene eletto Deputato della I^ Legislatura della Repubblica. Membro della VI Commissione Istruzione e Belle arti, è presentatore di 25 proposte di legge, di cui 7 come primo firmatario, e autore di 21 interventi.

Presenta inoltre 7 interrogazioni con risposta scritta, riguardanti prevalentemente problemi del nostro territorio (porto di Civitavecchia, Scuola di via XVI settembre, Università Agraria di Allumiere).

Il 21 giugno 1951, in occasione del 150° anniversario della nascita di Luigi Calamatta, in apertura di assemblea plenaria della Camera gli dedica un intenso discorso di commemorazione, ripercorrendone la vita ed esaltando le sue grandi doti artistiche e le virtù patriottiche.

Dopo l’esperienza parlamentare torna a impegnarsi nella politica cittadina, eletto in Consiglio comunale nel novembre 1960 e riconfermato nella successiva elezione del 1964.

Il 2 giugno 1963 viene insignito della medaglia d’oro ai benemeriti della scuola, della cultura e dell’arte.

Ad Allumiere gli è stata intestata una via cittadina.

 

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Paolo PULCI 

(Civitavecchia, 23 aprile 1927 – Roma, 28 gennaio 1999).

Dopo aver frequentato il Liceo classico di Civitavecchia, si laurea in Giurisprudenza.

Dal 1957 al 1963 esercita la professione di avvocato.

Impegnato nell’attività politica, aderisce al Psdi, nelle cui file entra (1964) nel Consiglio Comunale di Civitavecchia.

Dal 1960 al 1975 è eletto consigliere provinciale di Roma; per pochi giorni, nel dicembre 1960 è presidente della Giunta, poi più volte assessore provinciale al Patrimonio e provveditorato tra il 1961 e il 1971.

Nel 1967/1968 è nominato presidente del Consorzio per l’area di sviluppo industriale del Lazio Roma-Latina. In questa veste il 9 marzo 1967 viene ricevuto in udienza dal Presidente della Repubblica Saragat.

Resta membro del Consiglio generale del Consorzio in rappresentanza della Provincia di Roma fino al 1974.

Nei primi anni Settanta ricopre importanti incarichi in istituti pubblici: INAIL (presidente dal 1971 al 1975), INAM, ENAOLI, IMI.

Nel 1975 e fino al 1990 è eletto consigliere regionale del Lazio per il PSDI, è assessore regionale all’Urbanistica e assetto del territorio (1976-1980, 1980-1982, 1982-1983 e 1987-1990) e ai Trasporti e all’Ambiente (1985-1987 e 1987-1990).

Anche nel partito assume vari incarichi nella Direzione nazionale.

Nell’ottobre 1968, al XXXVIII Congresso nazionale che conduce alla temporanea unificazione del PSI e del Psdi è eletto membro del Comitato Centrale, per la corrente Rinnovamento socialista.

Nel gennaio 1975, come presidente della commissione Sanità del PSDI, è relatore nella Conferenza nazionale del partito sulla sanità.

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Per suggerimenti o modifiche: premio.ricordando@gmail.com