SE TU PUOI FARLO.

di CARLO ALBERTO FALZETTI

Ancora una volta.

Ancora  una volta Ti giunge la stessa richiesta. Non sei ancora stanco di ascoltare?

Un tempo Ti dicevano se vuoi allontana questo calice amaro. Ora, da un po’ di tempo, Ti si dice se Tu puoi liberaci dal Male: se puoi, non se vuoi!

Il Male è il Tuo lato oscuro, la Tua ombra. Se sei il Bene assoluto , come molti sperano, allora esistendo il Male non puoi essere anche l’Onnipotente. Il Male ti è accanto, come ombra. Ecco perché se puoi e non se vuoi.

Ascolta! Non odi il pianto accorato dell’innocenza?  Un bambino sta soffrendo, si dispera perché ha terrore delle bombe che squarciano la terra, un bambino  grida di fronte al coltello assassino del tagliagole, un bambino  è strappato brutalmente della madre, un bambino urla per la fame e la sete. Come puoi non ascoltare?

Il Novecento ha visto troppi bambini in questo stato. Il nostro tempo riprende le stesse atrocità dal punto in cui tutto sembrava finito. Perché non ascolti tutto questo? O forse ,Tu l’ascolti, ma è la tua impotenza che Ti impedisce l’azione. Se così fosse Tu ne avresti  sofferenza. Forse è questa la vera ragione del Tuo silenzio.

 Solo così potresti essere giustificato , cioè reso “giusto” al nostro sguardo.

Sai bene che abbiamo da tempo smesso di crederci colpevoli  della colpa originaria. Il Male non lo abbiamo creato noi. Era già prima di noi. E’ vero che l’uomo non è una creatura mansueta, capace al massimo di difesa se attaccato. No! L’uomo è essere aggressivo capace di violenza, di sfruttare il prossimo costringendolo al lavoro senza ricompensa, capace di abusare sessualmente senza consenso, desideroso di far soffrire, umiliare torturare, scannare, mutilare, macellare inermi.

Ma questo retaggio animale non può derivare da una colpa originale. Troppo facile addossare su  di noi il Male. Il Male è in noi ma non siamo noi ad aver creato il Male. Tu sei il Bene ma hai lasciato che si creasse il Male. Siamo certi che se Tu potessi avresti già liberato dal Male il mondo. Ma Tu non puoi ciò che vuoi.

Ma saremmo ingiusti predicando per noi solo l’innocenza e attribuendo a Te l’impotenza di fronte al Male.

Noi, noi tutti, possiamo vivere ignorandoti. Noi possiamo vivere idolatrandoti. Noi possiamo vivere usando Te solo come orrido vessillo. Noi possiamo vivere sperando in Te. Noi possiamo tante cose, ma Tu che saresti senza di noi? Che saresti senza di noi, senza l’uomo che Ti loda, Ti onora, Ti bestemmia, Ti ignora pensandoti? I Tuoi attributi infiniti chi potrebbe riconoscerli se questo piccolo essere non esistesse?

Noi abbiamo conquistato enormi successi in tanti campi del sapere ma il Male è aumentato talmente tanto da averci riportato indietro di secoli. Il nostro mondo attuale mostra  un grande paradosso: la ragione calcolante trionfa convivendo con un indebolimento  della ragione comune.  Il mezzo tecnico ci sta abituando alla semplificazione sguarniti come siamo delle grandi  sovrastrutture ideologiche d’un tempo. Di fronte alla realtà preferiamo la scorciatoia, l’estrema semplificazione, la partigianeria che evita il laborioso processo del distinguere, della fatica dell’analisi. Forti di questa semplificazione, invece di stare dalla parte delle sole vittime, giudichiamo gli eventi in modo dicotomico, i buoni ed i cattivi, il bene ed il male, la destra e la sinistra, l’amico ed il nemico. In questa orribile dicotomia hanno buon gioco i “guardiani del Bene” coloro che “sanno” dove si trova la verità (beati siano nella loro semplicità!). Contro questa semplificazione populista i fatti rendono però giustizia. Il reale accade impietoso contro tutte le ipocrisie della semplificazione. E’ la vendetta del reale nei confronti  del nostro mondo. Ecco, come vedi, anche noi abbiamo le nostre colpe, le illusioni, i vaneggiamenti, le ipocrisie del conformismo.  Ma, ancora una volta quel Male che è in noi e che ci permette di  fare azioni così atroci chi lo ha deposto nel nostro animo? 

Che cosa possiamo ancora dirti? Alla fine, dopo ciò che vediamo ogni giorno, ogni ora, ogni attimo di questo mondo disordinato possiamo solo lanciarti un grido che sappiamo essere di disperata assurdità:  liberaci dal Male,……. anche se Tu non puoi farlo!

CARLO ALBERTO FALZETTI

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