Curiosità che fanno parte della storia – la Sambuca gradita a Garibaldi ha visto nascere l’Italia
di FLAVIO MARTINO ♦
La prima distilleria in prossimità del porto – Da Manzi a Molinari – Oggi è famosa nel mondo.
Tra le pagine dell’Unità nazionale troviamo notizie particolari che riguardano direttamente Civitavecchia e sono sorprendenti: la Sambuca piaceva molto a Giuseppe Garibaldi e ha visto nascere l’Italia.
Nell’anno 1851, un ricco imprenditore della zona di Napoli produce per la prima volta la Sambuca nella distilleria messa su nell’attuale zona di corso Marconi, più o meno piazzetta Santa Maria, in prossimità del porto.
Si chiama Luigi Manzi (casato di origini campane, già presente in città da almeno due secoli), ha nel cuore ideali garibaldini e arriva da Ischia, esattamente dal piccolo centro urbano di Casamicciola.
È andato via per motivi politici. Ha passione e tanta esperienza nel settore dei liquori e nell’isola possiede le Terme con annesso un confortevole albergo per il soggiorno.
A Civitavecchia abita nel grande edificio di piazza Leandra 2, Palazzo Manzi. Conosce Gioconda Gallinari, una ragazza del posto. La sposa e mette su famiglia.
Nella mente le dosi della ricetta segreta del suo liquore; nel sangue ideali patriottici. Nel frattempo continua ad avere contatti con la terra natia. Per affari e forse anche per rimanere vicino ai paesani che la pensano come lui. Fa avanti e indietro e spesso in compagnia di qualcuno dei suoi sette figli.
Domenica 19 giugno 1864, Garibaldi arriva a Ischia per cure termali, le stesse che continuerà alla Ficoncella. Luigi Manzi è onorato. C’è festa per quell’evento. Clima sobrio, soprattutto familiare. Il piccolo Cornelio Manzi quel giorno è con il papà. L’ Eroe dei due mondi lo coccola amorevolmente mentre gusta la Sambuca prodotta oltre Roma, a Civitavecchia. Non la conosce e la sorseggia per la prima volta.
Possiamo immaginare quello che succede in un’atmosfera di sincerità, come accade tra amici veri.
Gli piace… ottima veramente.
Ringrazia. Mai bevuto niente di così buono e particolare. I complimenti con un sorriso di gradimento che illumina lo sguardo e dice molto di più delle parole. Il padrone di casa è felice e soddisfatto per le congratulazioni dell’ illustre ospite e gliene fa avere una scorta, per brindare all’Italia, anche in altre occasioni.
Il nuovo secolo, le guerre, le distruzioni.
Dopo i bombardamenti del 1943 Angelo Molinari, ex dipendente della Ditta Manzi, si mette in proprio.
La fatica non lo spaventa. Tra le macerie s’impegna nelle dinamiche della ripresa economica, anche con le esportazioni, alla ricerca di nuovi mercati.
L’intuito e il lavoro lo premiano: la Sambuca diventa famosa nel mondo.
FLAVIO MARTINO

Bel contributo, a casa mia le “molinarette”, le bottiglie mignon di sambuca, non mancavano mai:mio padre lavorava in un bar del Centro.
Nota di colore: mamma le metteva a noi figlie nella calza della Befana per poi togliercele immediatamente dalle mani, era liquore e ci faceva male. Alla domanda del perché le mettesse , la risposta era:” Per figura!”.
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