LAMENTAZIONI DALLA SELVA OSCURA

di CARLO ALBERTO FALZETTI

In quale mondo viviamo!

Basta scorrere il giornale. Basta ascoltare la televisione. Potremmo esibire analisi dotte sul momento che viviamo Mi limito ad esibire una variante delle bibliche “ Lamentazioni” alla luce di Dante. Vezzo erudito? Forse, ma almeno acquisisco il vantaggio di respirare aria fresca .Essendo” Lamentazioni” l’ordine segue l’alfabeto ebraico.

Aleph- Siamo nella selva oscura.

Beth-Lo siamo ma non lo sappiamo. O non vogliamo saperlo.

Ghimel-Non vogliamo saperlo perché le tre fiere, che impediscono l’uscita, ci affascinano.

Dalet-La razionalità che noi esprimiamo è una razionalità calcolante, sa fare di calcolo, è calcolo.

He-Noi siamo diventati “definitivamente”uomini ad una dimensione. La dimensione dell’utile.

Vau-La sovrastruttura che abbiamo creato sopra questa unica dimensione è il successo.

Zain-Chi non ha successo ha colpa. Chi ha successo è assolto a prescindere dai modi con i quali è avvenuto il successo(leciti o illeciti che siano).

Het-Una macchina vittimaria che crea frustrazione dal momento che l’omologazione è il suo carburante.

Tet-Ed intanto, attorno a noi gente sempre più misera, affamata, gravata da noia, colma di odio omicida.

 Iod-Lupa famelica… che di tutte brame sembrava carca nella sua magrezza e molte genti fè già viver grame.

Caf- Nella caverna platonica il saggio sapeva discostarsi dalla turba inebetita dalle ombre che scambiava per realtà. Ma il saggio è ormai materia d’altri tempi. La caverna è sostituita dalla selva aspra e forte che appare molto più subdola perché attrae affascinando, oltre che inebetire.

Lamed –Se il dramma vero della selva di oggi è quello di sedurre, allora Dante ha poca presa.

 Mem- Dante insegna l’uomo in rivolta. Lo fa prima ancora di Camus.

Nun- La selva è crisi ma anche possibilità di redenzione. Alla discesa segue la risalita. Ma ciò, dice il poeta, è frutto di un potere politico (imperium) che governa con dignitas per il benessere in hac vita.

Samec-  E di un potere religioso che segue l’originale fulgore della paupertas. Due soli che oggi sono del tutto spenti.

Ain- Forse dovremmo cominciare ad intuire che il grande progetto della modernità nato nel ‘Seicento stia per tramontare dal momento che la razionalità è finita per essere solo strumentale privando l’uomo della Intelligenza (che nulla ha a che vedere con l’“artificiale”, frutto della razionalità calcolante)-.

Pe-  Di Dante potremmo dire: ciò che è noto non è mai conosciuto!

Sade- Tutti sanno di Dante (anche i ministri della Repubblica). Eppure Dante è sconosciuto ai più mentre a tutti è noto.

 Kof- Queste poche righe tentano di attualizzare Dante ma Dante è eterno, non abbisogna di essere attualizzato!! E, allora?

 Res- E’ possibile questo solo se con il termine di “attualizzazione” intendiamo il processo di trasformare la potenza Dante in atto, una continua trasformazione valida anche e soprattutto per il nostro mondo. Dante come “chiave interpretativa” dei mali odierni.

Sin- Quando sarà che un uomo, poi due, e tre e cento e mille potranno dire fra loro e agli altri: noi non apparteniamo a questo tempo, noi non siamo attuali, questo mondo non è il nostro mondo. E cominciare ad uscire ad uno ad uno dalla selva selvaggia apra e forte? Quando?

Tau– Quando cominceremo ad entrare nelle arche accogliendo compagni di viaggio, animali e resti di natura attendendo che la grande marea cali ed una colomba si intraveda nel cielo nebuloso e la terra riaffiori?

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Finale delle Lamentazioni:

Ci hai forse rigettati per sempre

e  senza limite sei sdegnato contro di noi?

CARLO ALBERTO FALZETTI

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